Dopo la recente scoperta di oltre 1.700 pianeti al di là del Sistema Solare, ecco arrivare l'osservazione del pianeta extrasolare che tutti cercavano: il "cugino" della Terra. Infatti, tramite l'utilizzo del telescopio spaziale Kepler, i ricercatori della NASA hanno identificato un nuovo pianeta dalle dimensioni molto simili a quelle del nostro pianeta ed il quale ruota ad una distanza dalla sua stella anch'essa simile a quella della Terra dal Sole, che renderebbe la sua superficie abitabile. Difatti su di essa le temperature sono tali che l'acqua, (qualora esistesse), potrebbe scorrere senza problemi allo stato liquido: elemento fondamentale per far sì che la vita esista così come la conosciamo sulla Terra. Ad ogni modo per il momento a questo pianeta è stato assegnato il nome Kepler 186f, (in quanto si trova nel "sistema extrasolare" caratterizzato dalla stella nota come Kepler 186), il quale si trova a circa 500 anni luce dal nostro pianeta, più precisamente all'interno della costellazione del Cigno. Inoltre insieme al pianeta appena scoperto ne sono stati scoperti in precedenza altri quattro: Kepler 186b, Kepler 186c, Kepler 186d e Kepler 186e, i quali ruotano attorno alla suddetta stella madre, (una nana rossa che ha una massa equivalente a circa la metà del nostro Sole), una volta rispettivamente ogni 4, 7, 13 e 22 giorni e ad una distanza tale che li rende troppo caldi per ospitare la vita. Comunque sia Kepler 186f non è il primo pianeta ad essere stato scoperto nella cosiddetta "zona abitabile", ma la differenza è che tutti avevano dimensioni superiori a quelle terrestri almeno del 40% e ciò ha reso difficile capire quali possono essere gli ambienti che ne caratterizzano la superficie. Al riguardo Paul Hertz, direttore dell'Astrophysic Division della NASA ha spiegato: "La scoperta di Kepler 186f è un passo in avanti davvero significativo verso la ricerca di altri mondi simili alla nostra Terra e questo fa si che con la costruzione e la messa in orbita del Telescopio Spaziale James Webb e del Transiting Exoplanet Survey Satellite ci fa sperare di trovare molte altri pianeti simili al nostro". Tra l'altro al momento non è possibile dire con estrema precisione quale sia la massa e la composizione di Kepler 186f, anche se tuttavia ricerche precedenti suggeriscono che esso possa essere roccioso, proprio come la Terra. Infatti Elisa Quintana, ricercatrice dell'Ames Research Center che lavora per il SETI alla NASA, nonché autrice principale della ricerca pubblicata su Science, ha sottolineato: "Per adesso conosciamo un solo pianeta con la vita, la Terra, ma ogni volta che ne troviamo uno nella fascia abitabile di un'altra stella è un passo estremamente significativo per trovarne un secondo". In ogni caso Kepler 186f ruota attorno a Kepler 186 una volta ogni 130 giorni e da questo riceve circa un terzo dell'energia che la Terra riceve dal Sole. Quindi, facendo le debite proporzioni, si può immaginare che a mezzogiorno su Kepler 186f la luce che arriva sia simile a quella che giunge sulla Terra circa un'ora prima del tramonto. Tuttavia in tal proposito Thomas Barclay, ricercatore presso il Bay Area Environmental Research Institute, nonché coautore della ricerca, ha, infine, puntualizzato: "Il fatto che il pianeta si trovi nella zona abitabile non significa necessariamente che sulla superficie ci sia vita, perché essa dipende da molti fattori, tra i quali il tipo di atmosfera che lo ricopre"; ma la scoperta è comunque sensazionale.
Di seguito il confronto tra sistema di Kepler-186 e Sistema Solare:
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