Banche USA sotto attacco; si sospetta degli hacker russi.


In questi giorni si è scoperto ed ufficializzato che la JP Morgan Chase ed almeno altri quattro importanti istituti finanziari statunitensi sono stati vittima di un attacco hacker avvenuto durante quest'estate, (si parla della metà di Agosto). E, cosiderando che si è trattato di "una significativa violazione della sicurezza informatica", gli agenti dell'FBI hanno avviato le dovute indagini, ma tuttavia al momento non sono ben chiari quali siano i nomi delle altre banche, la durata e l'entità dell'attacco, e le potenziali violazioni a danno dei protagonisti dell'alta finanza americana. Inoltre gli stessi agenti dell'FBI hanno fatto sapere di essere in collaborazione "con i servizi segreti per determinare l'entità dei recenti attacchi a diverse istituzioni finanziarie americane"; anche se a quanto pare i criminali informatici, (che si sospetta siano russi), sarebbero entrati in possesso di un cospicuo numero di dati sensibili della JPMorgan Chase attraverso un particolare malware, avviato dal personal computer di un funzionario della banca, e mediante il quale sono poi riusciti a penetrare nei sistemi informatici dell'intera istituzione. Per di più gli esperti di sicurezza hanno descritto l'operazione come un "attacco cybernetico sofisticato", in quanto i cybercriminali sono riusciti non solo ad infiltrarsi nelle reti delle banche, ma anche a sottrarre gigabyte di dati, che comprendono il controllo e le informazioni sui conti bancari. Ad ogni modo né la motivazione né l'origine degli attacchi sono ancora del tutto chiare: potrebbero esser dovuti a questioni finanziarie, (vale a dire alla volontà di ottenere denaro facile), ma anche ad operazioni di spionaggio; attualmente si escludono motivazioni politiche. Al riguardo Patricia Wexler, portavoce della JPMorgan Chase, ha spiegato: "Le aziende delle nostre dimensioni sperimentano purtroppo attacchi informatici quasi ogni giorno. Abbiamo varie linee di difesa per bloccare eventuali minacce e controllare costantemente i livelli di frode". Mentre Joshua Campbell, un portavoce dell'FBI, ha fatto sapere: "L'agenzia sta lavorando assieme ai servizi segreti per valutare quanto avvenuto: la lotta contro le minacce informatiche e criminali rimane una priorità assoluta per il governo degli Stati Uniti". Tra l'altro le intrusioni sono state originariamente riportate dalla testata Bloomberg, che ha indicato come il tutto fosse avvenuto ad opera di criminali russi; anche se non è però ancora sicuro, visto che gli esperti di sicurezza e l'FBI hanno spiegato di non esser ancora giunti a quella conclusione. Oltretutto i sospetti su un coinvolgimento dei russi sarebbero avvalorati dal clima di tensione che negli ultimi mesi ha dominato i rapporti tra USA, Europa ed il governo Russo, con l'imposizione reciproca di embargo e restrizioni nei rapporti commerciali. Ed in particolare la stessa JPMorgan Chase aveva attirato su di sé le ire delle autorità russe bloccando un pagamento effettuato dall'ambasciata russa ad una banca americana sotto sanzione. E come se non bastasse pare che la Russia era già ricorsa a strategie simili in occasioni di altre crisi internazionali: all'epoca dei conflitti con Estonia e Georgia, alcuni hacker erano stati reclutati dal governo Russo per indebolire il sistema di difesa e comunicazione con infiltrazioni nei siti web governativi. Ma tuttavia il settore bancario americano è stato un frequente bersaglio per hacker e cracker negli ultimi anni; infatti in tal proposito Jack Lew, segretario al Tesoro americano, ha di recente messo in evidenza i crescenti rischi legati ai potenziali cyberattacchi, riprendendo l'allarme lanciato dall'International Organization of Securities Commissions, (noto anche con la sigla IOSCO), secondo la quale tali operazioni rappresentano la peggior minaccia per i mercati finanziari.

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