In questi giorni durante quello che è stato chiamato "esperimento Borexino", tenutosi presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, (noti anche con la sigla LNGS), dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, (conosciuto anche con l'acronimo INFN), è stata misurata per la prima volta in tempo reale l'energia che fa brillare così intensamente il Sole. In pratica lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Nature, ha mostrato come l'attività solare è rimasta uguale negli ultimi 100.000 anni ed ha provato anche che il Sole è una grande centrale a fusione nucleare. Infatti, come hanno spiegato gli stessi ricercatori dell'INFN: "L'esperimento Borexino, frutto di una collaborazione fra diversi Paesi europei, (Germania, Italia, Francia e Polonia), Stati Uniti e Russia, è riuscito a realizzare in tempo reale la misura dell'energia del Sole rivelando i neutrini prodotti da reazioni nucleari all'interno della massa solare: queste particelle impiegano solamente pochi secondi ad uscire dalla massa solare ed 8 minuti per arrivare fino alla Terra". Insomma, si è trattato di un'impresa senza precedenti perché, come hanno proseguito i ricercatori: "Le precedenti misure dell'energia solare erano sempre state realizzate sulle radiazioni, (fotoni), che attualmente illuminano e scaldano la Terra e che si riferiscono alle stesse reazioni nucleari, ma avvenute circa 100.000 anni fa; difatti è questo il tempo che l'energia mediamente impiega per attraversare la densa materia solare e raggiungere la sua superficie". Quindi il confronto fra la misura dei neutrini pubblicata in occasione dell'esperimento Borexino e le precedenti misure riguardanti l'emissione di energia raggiante dal Sole ha mostrato che l'attività solare non è, appunto, cambiata negli ultimi 100.000 anni. Ma tuttavia, come già anticipato, la ricerca in questione ha anche provato che il Sole è una grande centrale a fusione nucleare; infatti al riguardo lo scienziato italiano Gianpaolo Bellini, cordinatore del suddetto esperimento per il nostro Paese, ha spiegato: "Grazie ai risultati di questa nuova ricerca di Borexino, tocchiamo con mano, mediante i neutrini prodotti nella reazione protone-protone, (o p-p), che è la catena di fusioni nucleari p-p a far funzionare il Sole, fornendo proprio l'energia che si misura con i fotoni. Insomma questo prova che il Sole è una grande centrale a fusione nucleare". Ed ha poi proseguito dichiarando: "Questo prova che il Sole è una grande centrale a fusione nucleare, dove due nuclei di idrogeno fondono per formare un nucleo di deuterio". Inoltre questa reazione iniziale produce circa il 99% dell'energia solare, (il restante 1% viene prodotta con il ciclo carbonio-azoto-ossigeno, che invece è la principale reazione nelle stelle di massa molto maggiore). Ad ogni modo la difficoltà della misurazione realizzata in passato al Gran Sasso era dovuta all'energia estremamente ridotta di questi neutrini, (che arriva al massimo a 420 keV), la più piccola rispetto agli altri neutrini emessi dal Sole. Inoltre, come ha osservato lo stesso Gianpaolo Bellini: "I neutrini non interagiscono con la materia, tanto che ogni secondo 420 miliardi particelle bombardano un metro quadrato di superficie terrestre senza lasciare traccia del loro passaggio. Riuscire a misurarli senza alcun disturbo ha permesso di misurarne esattamente il flusso e di calcolare la quantità di energia prodotta nel cuore del Sole. Il risultato ottenuto è una conferma diretta degli attuali modelli teorici sui neutrini e sulle reazioni nucleari che avvengono nel cuore delle stelle di piccola massa come la nostra". Comunque sia i risultati di questa ultima scoperta saranno, infine, presentati il prossimo 5 Settembre nel corso di un workshop scientifico presso gli stessi LNGS e subito dopo nel corso di una conferenza pubblica aperta a tutti che si terrà alle ore 18:00 presso l'Aula Magna del Gran Sasso Science Institute, (noto anche con la sigla GSSI), all'Aquila.
Di seguito un'immagine che riassume il tutto, (per quanto possibile):
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