A quanto pare Plutone è tornato ad essere riconosciuto come pianeta, o quasi; infatti, dopo un lungo "esilio", (durato ben 8 anni), dalla lista dei pianeti tecnici del Sistema Solare, Plutone potrebbe fare il suo ritorno come nostro nono "vicino di casa". In pratica la storia di Plutone ha avuto inizio con la sua scoperta e la successiva ammissione come il piccolo nono pianeta del Sistema Solare nel 1930; tuttavia alcuni scettici hanno iniziato a sollevare non pochi dubbi a partire dal 1970, quando alcune misurazioni satellitari rivelarono che Plutone non era solo piccolo, ma non era nemmeno il più grande pianeta nella sua orbita. Ciò nonostante il tutto è rimasto "nascosto" alla comunità astronomica, finché il 24 Agosto 2006, dopo una conferenza dell'Unione Astronomica Internazionale, o UAI, (nel corso della quale i funzionari hanno delineato i requisiti minimi per la designazione di pianeta, tra cui: orbitare intorno al Sole ed avere una massa sufficiente ad assumere l'equilibrio idrostatico; in poche parole "il pianeta deve essere sferico o quasi"), è stato eliminato l'itero "quartiere" attorno all'orbita di Plutone, in quanto gli scienziati hanno considerando che il pianeta nano "deve essere la cosa più grande nella sua orbita". Tuttavia Plutone orbita sì intorno al Sole ed ha una forma rotonda, ma non è il più grande pianeta nella sua orbita: il confinante Eris, ad esempio, è il 27% più grande. Ed è stato per questi motivi che 13 Settembre dello stesso anno il comitato ha votato è deciso di riclassificare Plutone inserendolo tra i pianeti nani, (assieme ad Eris e Disnomia), ed inserendolo nel catalogo del Minor Planet Center con la designazione di "134340 Pluto". Ad ogni modo adesso, come già anticipato, Plutone potrebbe tornare a reclamare il suo posto del Sistema Solare, in quanto di recente l'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, (noto anche con la sigla CfA), ha deciso di rivedere la sentenza dell'IAU ospitando un dibattito sulla definizione di pianeta; dibattito durante il quale sono intervenuti: il dottor Owen Gingerich, che presiede il comitato per la definizione dei pianeti all'interno dell'UAI; Il dottor Gareth Williams, direttore associato del Minor Planet Center; ed il dottor Dimitar Sasselov, direttore dell'Harvard Origins of Life Initiative. In sostanza durante il suddetto dibattito il dottor Owen Gingerich ha sostenuto che: "Pianeta è una parola culturalmente definita che cambia nel corso del tempo, e Plutone lo è". Mentre il dottor Gareth Williams ha continuato a difendere fermamente la decisione presa nel 2006, affermando che: "Plutone non è un pianeta". Invece il dottor Dimitar Sasselov ha definito un pianeta come: "Il più piccolo grumo sferico di materia che si è formata attorno a stelle o resti stellari"; il che significa che Plutone dovrebbe tornare ad essere considerato un pianeta, (più o meno). Certo il voto non era ufficiale ed in realtà non detiene alcun peso effettivo nella comunità scientifica, ma questo potrebbe essere un inizio.
A quanto pare Plutone è tornato ad essere riconosciuto come pianeta, o quasi; infatti, dopo un lungo "esilio", (durato ben 8 anni), dalla lista dei pianeti tecnici del Sistema Solare, Plutone potrebbe fare il suo ritorno come nostro nono "vicino di casa". In pratica la storia di Plutone ha avuto inizio con la sua scoperta e la successiva ammissione come il piccolo nono pianeta del Sistema Solare nel 1930; tuttavia alcuni scettici hanno iniziato a sollevare non pochi dubbi a partire dal 1970, quando alcune misurazioni satellitari rivelarono che Plutone non era solo piccolo, ma non era nemmeno il più grande pianeta nella sua orbita. Ciò nonostante il tutto è rimasto "nascosto" alla comunità astronomica, finché il 24 Agosto 2006, dopo una conferenza dell'Unione Astronomica Internazionale, o UAI, (nel corso della quale i funzionari hanno delineato i requisiti minimi per la designazione di pianeta, tra cui: orbitare intorno al Sole ed avere una massa sufficiente ad assumere l'equilibrio idrostatico; in poche parole "il pianeta deve essere sferico o quasi"), è stato eliminato l'itero "quartiere" attorno all'orbita di Plutone, in quanto gli scienziati hanno considerando che il pianeta nano "deve essere la cosa più grande nella sua orbita". Tuttavia Plutone orbita sì intorno al Sole ed ha una forma rotonda, ma non è il più grande pianeta nella sua orbita: il confinante Eris, ad esempio, è il 27% più grande. Ed è stato per questi motivi che 13 Settembre dello stesso anno il comitato ha votato è deciso di riclassificare Plutone inserendolo tra i pianeti nani, (assieme ad Eris e Disnomia), ed inserendolo nel catalogo del Minor Planet Center con la designazione di "134340 Pluto". Ad ogni modo adesso, come già anticipato, Plutone potrebbe tornare a reclamare il suo posto del Sistema Solare, in quanto di recente l'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, (noto anche con la sigla CfA), ha deciso di rivedere la sentenza dell'IAU ospitando un dibattito sulla definizione di pianeta; dibattito durante il quale sono intervenuti: il dottor Owen Gingerich, che presiede il comitato per la definizione dei pianeti all'interno dell'UAI; Il dottor Gareth Williams, direttore associato del Minor Planet Center; ed il dottor Dimitar Sasselov, direttore dell'Harvard Origins of Life Initiative. In sostanza durante il suddetto dibattito il dottor Owen Gingerich ha sostenuto che: "Pianeta è una parola culturalmente definita che cambia nel corso del tempo, e Plutone lo è". Mentre il dottor Gareth Williams ha continuato a difendere fermamente la decisione presa nel 2006, affermando che: "Plutone non è un pianeta". Invece il dottor Dimitar Sasselov ha definito un pianeta come: "Il più piccolo grumo sferico di materia che si è formata attorno a stelle o resti stellari"; il che significa che Plutone dovrebbe tornare ad essere considerato un pianeta, (più o meno). Certo il voto non era ufficiale ed in realtà non detiene alcun peso effettivo nella comunità scientifica, ma questo potrebbe essere un inizio.
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