A quanto pare chi è ansioso rischia più degli altri di sviluppare una forma di demenza; o almeno questo è quanto ha fatto sapere di recente uno studio condotto da alcuni ricercatori della University of Southern California e pubblicato su Alzheimer's & Dementia: The Journal of the Alzheimer's Association. In pratica, stando a quanto affermano ai dati emersi dalla suddetta ricerca, le persone ansiose hanno un rischio pari a 1,5 volte superiore di vedersi diagnosticare anche la demenza; mentre chi soffre, (o ha sofferto, in qualsiasi momento della propria vita), di livelli molto elevati di ansia ha il 48% di possibilità in più di sviluppare anche un declino cognitivo, rispetto a coloro che non hanno mai sofferto di tale problema. Inoltre, sempre secondo lo studio in questione, l'ansia finisce spesso per essere considerata un tratto della personalità di un soggetto, poiché talvolta lo accompagna praticamente per tutta la vita. Ad ogni modo si tratta di dati ricavati a seguito di un'analisi di 1.082 gemelli omozigoti, i quali sono stati seguiti per un lungo periodo di ben 28 anni. Entrando un po' più nel dettaglio durante tale ricerca i volontari hanno affrontato una serie di test ogni 3 anni e sono stati sottoposti ad uno screening per la demenza. Così facendo i ricercatori californiani hanno scoperto che i gemelli che avevano sviluppato la demenza mostravano anche una maggior propensione all'ansia ed era quelli con una storia di elevati livelli di ansia alle spalle, rispetto ai gemelli sani. In particolare, (come già spiegato), i soggetti che hanno segnalato di soffrire di ansia sono risultati una volta e mezza più a rischio di ammalarsi di demenza. Tuttavia, anche se in precedenza altre ricerche hanno collegato la demenza con problemi psicologici come la depressione e nevrosi, questo è stato il primo studio a stabilire un legame, appunto, tra ansia e demenza. Al riguardo Andrew Petkus, principale autore dello studio, ha spiegato: "L'ansia, soprattutto negli anziani, è stata relativamente poco studiata rispetto alla depressione. La depressione sembra più evidente in età adulta, ma di solito è episodica. L'ansia, però, tende ad essere un problema cronico per tutta le vita ed è per questo che le persone tendono a liquidare l'ansia come parte della personalità di qualcuno". Comunque sia, secondo i ricercatori, una delle possibili ragioni per le quali l'ansia favorisce la demenza è che i soggetti che ne soffrono tendono ad avere livelli più elevati di alcuni ormoni legati allo stress, tra cui il cortisolo. Difatti un livello cronicamente alto di questo ormone può provocare danni ad alcune parti del cervello, ed in particolare all'ippocampo, il quale è responsabile dei processi mnemonici, ed alla corteccia prefrontale, (responsabile a sua volta del pensiero). In ogni caso, a seguito di tale scoperta i ricercatori si augurano in futuro di riuscire a comprendere se, trattando il problema dell'ansia, si possa, infine, ridurre anche il rischio di demenza.
A quanto pare chi è ansioso rischia più degli altri di sviluppare una forma di demenza; o almeno questo è quanto ha fatto sapere di recente uno studio condotto da alcuni ricercatori della University of Southern California e pubblicato su Alzheimer's & Dementia: The Journal of the Alzheimer's Association. In pratica, stando a quanto affermano ai dati emersi dalla suddetta ricerca, le persone ansiose hanno un rischio pari a 1,5 volte superiore di vedersi diagnosticare anche la demenza; mentre chi soffre, (o ha sofferto, in qualsiasi momento della propria vita), di livelli molto elevati di ansia ha il 48% di possibilità in più di sviluppare anche un declino cognitivo, rispetto a coloro che non hanno mai sofferto di tale problema. Inoltre, sempre secondo lo studio in questione, l'ansia finisce spesso per essere considerata un tratto della personalità di un soggetto, poiché talvolta lo accompagna praticamente per tutta la vita. Ad ogni modo si tratta di dati ricavati a seguito di un'analisi di 1.082 gemelli omozigoti, i quali sono stati seguiti per un lungo periodo di ben 28 anni. Entrando un po' più nel dettaglio durante tale ricerca i volontari hanno affrontato una serie di test ogni 3 anni e sono stati sottoposti ad uno screening per la demenza. Così facendo i ricercatori californiani hanno scoperto che i gemelli che avevano sviluppato la demenza mostravano anche una maggior propensione all'ansia ed era quelli con una storia di elevati livelli di ansia alle spalle, rispetto ai gemelli sani. In particolare, (come già spiegato), i soggetti che hanno segnalato di soffrire di ansia sono risultati una volta e mezza più a rischio di ammalarsi di demenza. Tuttavia, anche se in precedenza altre ricerche hanno collegato la demenza con problemi psicologici come la depressione e nevrosi, questo è stato il primo studio a stabilire un legame, appunto, tra ansia e demenza. Al riguardo Andrew Petkus, principale autore dello studio, ha spiegato: "L'ansia, soprattutto negli anziani, è stata relativamente poco studiata rispetto alla depressione. La depressione sembra più evidente in età adulta, ma di solito è episodica. L'ansia, però, tende ad essere un problema cronico per tutta le vita ed è per questo che le persone tendono a liquidare l'ansia come parte della personalità di qualcuno". Comunque sia, secondo i ricercatori, una delle possibili ragioni per le quali l'ansia favorisce la demenza è che i soggetti che ne soffrono tendono ad avere livelli più elevati di alcuni ormoni legati allo stress, tra cui il cortisolo. Difatti un livello cronicamente alto di questo ormone può provocare danni ad alcune parti del cervello, ed in particolare all'ippocampo, il quale è responsabile dei processi mnemonici, ed alla corteccia prefrontale, (responsabile a sua volta del pensiero). In ogni caso, a seguito di tale scoperta i ricercatori si augurano in futuro di riuscire a comprendere se, trattando il problema dell'ansia, si possa, infine, ridurre anche il rischio di demenza.
Commenti
Posta un commento