Molte ricerche danno per scontata l'esistenza di un cervello "femminile" e di uno "maschile", con tratti e caratteristiche che renderebbero possibile distinguerli in due categorie. Tuttavia a quanto pare, contrariamente a quanto si pensava finora, il cervello umano è unisex, in quanto non esistono differenze tra i cervelli di uomini e donne; o almeno questo è quanto ha rivelato di recente uno studio pubblicato sulla rivista PNAS e condotto da alcuni ricercatori israeliani, tedeschi e svizzeri, (guidati da Daphna Joel dell'Università di Tel Aviv), i quali hanno analizzato tantissime immagini di cervelli ottenute grazie alla risonanza magnetica per un totale di oltre 1.400 individui di entrambi i sessi e provenienti da 4 diversi insiemi di dati. In pratica i ricercatori hanno confrontato diverse strutture anatomiche, (in particolare il volume, che è tra le caratteristiche di solito considerate più diverse), e la forma di diverse aree neurali nei cervelli di maschi e femmine, anch'essa più volte considerata un indice di differenza. Così facendo hanno scoperto che solo per un limitato sottogruppo di regioni neurali, (ossia il 6%), si possono riscontrate effettivamente alcune piccole differenze legate al sesso, ma, ciononostante, non è stato rilevato un vero e proprio dimorfismo sessuale del cervello. Difatti quel che è emerso chiaramente dalle suddette analisi è che il cervello di ciascun individuo, (indipendentemente dal fatto che si tratti di un uomo o una donna), è sempre un mix unico di caratteristiche maschili e femminili. Al riguardo gli autori dello studio in questione hanno spiegato: "Anche quando si considerano caratteristiche le più ampie differenze legate al sesso, ciascun cervello è un mosaico unico di tratti, alcuni dei quali possono essere più in comune con le femmine rispetto ai maschi, altri più con i maschi che con le femmine, ed altri ancora in comune con entrambi". Tra l'altro l'analisi è stata ripetuta su 4 distinti set di dati di imaging ed è emerso che è una condizione rarissima, (presente in appena l'8% dei cervelli esaminati), che il cervello di un individuo appaia o del tutto maschile, (ovvero dove tutte le regioni sessualmente dimorfiche si presentavano in "versione maschile"), oppure del tutto femminile, (ossia in cui tutte le regioni sessualmente dimorfiche si presentavano in "versione femminile"). Insomma, si tratta di risultati che, secondo gli stessi autori, smentiscono anche l'ipotesi fino ad oggi largamente sostenuta che il cervello sia femminile "di default" e che nel corso dello sviluppo siano le caratteristiche considerate maschili a differenziarsi dalla forma base. Infatti questi dati sono più in linea con la teoria che mascolinizzazione e femminilizzazione siano due processi separati, e che la differenziazione in un senso o nell'altro avvenga in maniera indipendente nei diversi tessuti del cervello. Comunque sia, oltre all'anatomia ed alla fisiologia dello sviluppo cerebrale, le conclusioni dei ricercatori riguardano anche aspetti più vicini alla vita quotidiana: anche prendendo in considerazione le misure di varie caratteristiche psicologiche, tratti del comportamento, abitudini ed interessi in relazione al sesso, (come, per esempio, preferenza per i videogiochi oppure per i talk show), gli studiosi non hanno trovato che sia possibile raggrupparle nelle tradizionali categorie "cose da maschi" e "cose da femmine". Quindi, come già spiegato, nella stragrande maggioranza dei casi, ogni individuo risulta, infine, un mix di preferenze che solitamente vengono considerate prettamente maschili o prettamente femminili.
Di seguito le immagini dei cervelli esaminati:
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