SLAYER: Kerry King e l'importanza di aver suonato al "Big 4".


Durate una recente lunga intervista concessa al Las Vegas Review-Journal, (oltre al nuovo album ed alla vita a Las Vegas), Kerry King, chitarrista degli Slayer, ha parlato dell'heavy metal in generale ed anche dell'importanza di aver suonato al "Big 4", noto festival che vedeva esibirsi i Metallica, i Megadeth, gli Slayer e gli Anthrax, (noti, appunto, come i "Big Four del thrash metal"), e la cui ultima edizione è stata nel 2011. In pratica parlando di musica metal il chitarrista ha dichiarato: "Che ci crediate o no, è tutto ciò che ascolto. È più che musica per me, è uno stile di vita. I fan, soprattutto quelli degli Slayer, sanno che noi siamo esattamente come loro. Quando sentivo un brano metal alla radio da ragazzino e mi riferisco a "Breaking the Law" e "Living After Midnight", non avevo idea di chi fossero i Judas Priest, ma sentivo che avevano un'anima metal. Amavo il cantante, le due chitarre, era ciò che volevo fare. Quindi mi sono procurato "British Steel" ed ho sentito il vero metal, non le hit. Avete presente cose tipo "Rapid Fire". In quel momento realizzi che devi recuperare tutti i dischi che ti sei perso, precedenti a quello. Li compri e fai i "compiti a casa". Uno di quei dischi è ancora tra i miei preferiti. "Stained Class" è l'album dei Judas Priest che preferisco. All'epoca conoscevo ogni dettaglio di tutte le canzoni". Mentre parlando dell'influenza degli Slayer nel mondo del metal Kerry King ha spiegato: "Ho appena avuto un autografo di Glenn Tipton. Non penso di averne mai avuto uno prima. Me lo sono procurato da un ragazzo che si occupa di relazioni con gli artisti alla EMG pickups. Gli ho detto: "Hey, amico, fagli firmare qualcosa per me"; e lui l'ha fatto, scrivendo: "Screaming for Slayer". Che figata! Quelli sono i miei eroi assieme ai Black Sabbath. Diciamocelo, non esisterebbero riff metal senza Tony Iommi. Non mi sarei mai aspettato che gli Slayer avrebbero potuto lasciare una tale eredità nel metal. Quando l'anno scorso King Diamond durante il Mayhem Festival mi ha chiesto di suonare una canzone dei Mercyful Fate con lui è stato fantastico, un'esperienza pazzesca. Se l'avessi detto al Kerry King diciottenne mi avrebbe risposto di andare a cagare. Non avrei mai creduto che sarebbe potuto succedere". Ad ogni modo il chitarrista ha proseguito parlando degli anni '90 affermando: "Abbiamo fatto grande festa quasi per tutti gli anni Novanta. Se potessi rifare qualcosa daccapo, rifarei gli anni Novanta. Non prestavamo attenzione. I soldi non erano un problema e di certo non abbiamo inciso i nostri album migliori. Abbiamo fatto delle ottime canzoni, questo senza dubbio, ma mi ricordo che quando stavamo registrando "Diabolous in Musica" ero molto disilluso per quanto riguarda la musica. Non riuscivo a capire perché fosse così popolare e questa cosa in qualche modo mi ha abbattuto. È l'unica volta nella vita che mi è successo. Lo si capisce da come è venuto fuori "God Hates Us All", con tanta rabbia. Quello ero io, dispiaciuto per le mie povere radici metal, odiando la direzione che stava prendendo la musica. Ho lasciato che questa cosa prendesse il sopravvento su di me". Mentre parlando del "Big 4", (ed in particolare della serata migliore trascorsa con gli Slayer), ha, infine, concluso dichiarando: "Una cosa che è stata davvero figa per me, (ed onestamente non pensavo che lo potesse essere), è stato suonare al Big 4. Credo che sia stato importante. Agli inizi credevo che sarebbe stata una figata per i fan, ma lo è stato anche per me. Una delle cose più divertenti nella storia di Kerry King e degli Slayer è stata noi con i Metallica. Non siamo mai stati nello stesso giro. Per quanto simili, non eravamo mai stati in tour con quei ragazzi. Suonare con loro al Big 4 è stato in realtà davvero figo per me. Andavo dietro dove Lars va quando finisce una canzone, (la chiamavano "la terra di Lars"), ed andavamo a guardare lo show da lì. Era una figata! Era figo anche solo passare il tempo. Kirk veniva e cazzeggiava con noi ed andavamo in giro con Lars. Era figo!".

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