Torrentz chiude i battenti di sua spontanea volontà, senza apparente motivo.


Dopo la chiusura di KickassTorrents e l'arresto del suo proprietario Artem Vaulin, avvenuto un paio di settimane fa, a quanto pare oggi l'universo del peer-to-peer e della pirateria è stato costretto a dire addio ad un altro dei suoi portali più conosciuti ed utilizzati. In pratica si tratta di Torrentz e per chi non lo conoscesse si tratta(va) di un sito fondato nell'ormai lontano 2003 e che non ha mai ospitato direttamente al suo interno file .torrent, (fatta eccezione del primissimo periodo), in quanto si è limitato ad indicizzare quelli forniti da altre piattaforme come, ad esempio, The Pirate Bay. Insomma, in altre parole il sito era quello che può essere definito un "meta-motore di ricerca": il più grande della sua tipologia, con milioni di utenti connessi ogni giorno. Tuttavia per il momento non è dato a sapere quali siano state le ragioni che hanno portato i responsabili di Torrentz alla cessazione dell'attività, dopo ben 13 anni di onorata carriera; anche se in realtà durante questi anni il portale è stato più volte preso di mira dalla RIAA e dalla MPAA poiché in grado di facilitare l'accesso a contenuti protetti da copyright e distribuiti senza autorizzazione. Mentre, secondo alcuni, tale decisione è stata maturata dopo che, con la chiusura e la confisca di KickassTorrents, le autorità statunitensi sono venute in possesso dei nomi di dominio di molti altri siti ad esso connessi. Ad ogni modo questa sembra essere una situazione ben diversa rispetto a quella di KickassTorrents, (messo sotto sequestro, appunto, nelle scorse settimane, ma tornato "in vita" pochi giorni dopo grazie a dei cloni); difatti la chiusura del sito in questione è avvenuta di sua spontanea volontà ed all'improvviso, senza che i gestori fornissero alcuna spiegazione. In sostanza ad accorgersene sono stati proprio gli utenti, che hanno notato la comparsa sulla homepage di un messaggio, (tuttora visibile), che rappresenta a tutti gli effetti un addio e nel quale si può leggere: «Torrentz era un meta-motore di ricerca gratuito, veloce e potente, che univa risultati da dozzine di motori di ricerca». Tra l'altro qualsiasi operazione, (ricerca, navigazione tra le sezioni del sito, login ecc...), risulta non funzionante; tutto ciò che compare se si prova ad eseguire una delle suddette operazioni è un semplice messaggio, tanto sintetico quanto chiaro nel suo contenuto, in cui si legge: «Torrentz vi amerà per sempre. Addio». Oltretutto, come già detto, l'avventura di Torrentz è iniziata nel 2003, (addirittura qualche settimana prima della nascita di The Pirate Bay), grazie a colui che in Rete è noto con lo pseudonimo di Flippy. Per di più, come già spiegato, in un primo momento ospitava i file .torrent sui propri server e proprio per violazione di copyright fu costretto nel 2004 ad interrompere le sue attività, per poi tornare poco dopo sotto forma di motore di ricerca e con una configurazione più robusta. Ma non è tutto; il sito in questione adottò il dominio di primo livello ".eu" dopo che l'US Department of Homeland Security aveva bloccato diversi altri domini: il nome di dominio Torrentz.eu risulta essere registrato, infatti, da una società denominata ‎‎Inventoris SP.‎‎, con un indirizzo postale a Varsavia. ‎Comunque sia, sebbene i siti torrent di grandi dimensioni rimasti in funzione sono ancora molti, (anche se ormai i siti torrent rappresentano solo il 17% della complessiva attività di pirateria, che ormai si è transita per la maggior parte sui siti di streaming: secondo uno studio condotto dalla società anti-pirateria britannica MUSO, ben il ‎74% delle attività illegali legate a film e contenuti televisivi transiterebbe ormai attraverso questo canale), come successo per KickassTorrents, in Rete c'è chi piange la sua interfaccia pulita, quasi minimalista.

Di seguito i suddetti due messaggi che compaiono sul sito:
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