In questi giorni J. Paul Raines, amministratore delegato di GameStop, (una delle più famose catene di negozi di videogames al mondo, dove è possibile scegliere tra vasti assortimenti di videogiochi, magliette e gadget a tema, dispositivi per il gioco, carte regalo iTunes, Google Play e tanto altro), ha annunciato che nei prossimi mesi verrà attuata la chiusura di ben 150 punti vendita, (al momento non è dato sapere quali Paesi saranno coinvolti), i quali rappresentano tra il 2-3% di tutti i suoi oltre 7.500 negozi sparsi in 14 Paesi. Tuttavia, nonostante tale annuncio arrivi dopo un periodo natalizio un po' deludente, (con il quarto trimestre del 2016 terminato lo scorso 28 Gennaio che ha visto un calo nelle vendite di software del 19.3% e di hardware del 29.1%), questa mossa non è il segnale di una crisi aziendale: si tratta semplicemente di un piano strutturale strategico volto ad incentivare la vendita di altre categorie di prodotti che finora non hanno avuto il successo sperato. In pratica la chiusura degli store fa parte di un piano annunciato dalla compagnia circa 3 anni fa, ma pare che dopo il suddetto deludente trimestre il numero di store da chiudere sia aumentato. Ad ogni modo contemporaneamente a queste chiusure, GameStop ha fatto sapere che aprirà 35 nuovi store dedicati ai collezionabili e 65 nuovi punti vendita incentrati su brand tecnologici come Spring Mobile AT&T e Cricket Wireless. In ogni caso resta il fatto che per GameStop non si tratta di un periodo facile: non solo il recente calo in Borsa in seguito all'annuncio di Xbox Game Pass da parte di Microsoft, ma anche la concorrenza sempre più spietata dei giochi in versione digitale, (soprattutto su Steam), e dei grandi store online, con Amazon in testa e le sue tantissime offerte giornaliere, (senza poi contare Black Friday e Cyber Monday). Difatti sembra proprio che la concorrenza di Amazon e delle altre grandi catene online ha colpito duramente GameStop sul versante hardware, considerato il suddetto calo del 29,1% durante un periodo in cui sono state rilasciate sul mercato console attesissime come la PlayStation 4 Pro, quella Slim ed il PlayStation VR. Comunque sia, come già spiegato, il piano vedrà un ridimensionamento del concetto di GameStop come puro negozio di vendita di videogame, cercando di evidenziare come la catena sia attiva in generale nella vendita di accessori e prodotti tecnologici: forse i responsabile dell'azienda si aspettano che una parziale deviazione rispetto al concetto comune che si ha dei punti vendita, possa portare, infine, ad un miglioramento dei futuri risultati operativi del gruppo.
In questi giorni J. Paul Raines, amministratore delegato di GameStop, (una delle più famose catene di negozi di videogames al mondo, dove è possibile scegliere tra vasti assortimenti di videogiochi, magliette e gadget a tema, dispositivi per il gioco, carte regalo iTunes, Google Play e tanto altro), ha annunciato che nei prossimi mesi verrà attuata la chiusura di ben 150 punti vendita, (al momento non è dato sapere quali Paesi saranno coinvolti), i quali rappresentano tra il 2-3% di tutti i suoi oltre 7.500 negozi sparsi in 14 Paesi. Tuttavia, nonostante tale annuncio arrivi dopo un periodo natalizio un po' deludente, (con il quarto trimestre del 2016 terminato lo scorso 28 Gennaio che ha visto un calo nelle vendite di software del 19.3% e di hardware del 29.1%), questa mossa non è il segnale di una crisi aziendale: si tratta semplicemente di un piano strutturale strategico volto ad incentivare la vendita di altre categorie di prodotti che finora non hanno avuto il successo sperato. In pratica la chiusura degli store fa parte di un piano annunciato dalla compagnia circa 3 anni fa, ma pare che dopo il suddetto deludente trimestre il numero di store da chiudere sia aumentato. Ad ogni modo contemporaneamente a queste chiusure, GameStop ha fatto sapere che aprirà 35 nuovi store dedicati ai collezionabili e 65 nuovi punti vendita incentrati su brand tecnologici come Spring Mobile AT&T e Cricket Wireless. In ogni caso resta il fatto che per GameStop non si tratta di un periodo facile: non solo il recente calo in Borsa in seguito all'annuncio di Xbox Game Pass da parte di Microsoft, ma anche la concorrenza sempre più spietata dei giochi in versione digitale, (soprattutto su Steam), e dei grandi store online, con Amazon in testa e le sue tantissime offerte giornaliere, (senza poi contare Black Friday e Cyber Monday). Difatti sembra proprio che la concorrenza di Amazon e delle altre grandi catene online ha colpito duramente GameStop sul versante hardware, considerato il suddetto calo del 29,1% durante un periodo in cui sono state rilasciate sul mercato console attesissime come la PlayStation 4 Pro, quella Slim ed il PlayStation VR. Comunque sia, come già spiegato, il piano vedrà un ridimensionamento del concetto di GameStop come puro negozio di vendita di videogame, cercando di evidenziare come la catena sia attiva in generale nella vendita di accessori e prodotti tecnologici: forse i responsabile dell'azienda si aspettano che una parziale deviazione rispetto al concetto comune che si ha dei punti vendita, possa portare, infine, ad un miglioramento dei futuri risultati operativi del gruppo.
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