Oltre a danneggiare il cuore, i polmoni, i reni, il cervello ed i denti, a quanto pare lo smog potrebbe anche essere in grado di "corrodere" ed indebolire le ossa, favorendo l'insorgenza di fratture e dell'osteoporosi. O almeno questo è quanto ha scoperto un gruppo di ricercatori della Columbia University's Mailman School of Public Health tramite uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Planetary Health nel quale è stato rilevato come i ricoveri per frattura aumentino al crescere dell'inquinamento atmosferico. Tra l'altro questa ricerca ha associato allo smog una perdita di densità ossea, (condizione tipica, appunto, dell'osteoporosi), ed una ridotta concentrazione di ormone paratiroideo nel sangue, (vale a dire quell'ormone noto anche come paratormone e che presiede all'assorbimento del calcio e che ha un ruolo nella mineralizzazione delle ossa). In pratica, per entrare un po' più nei dettagli, lo studio in questione si è svolta principalmente in due tempi: nella prima parte i ricercatori hanno studiato ben 9,2 milioni di ricoveri per fratture legate ad osteoporosi tra il 2003 ed il 2010 ed hanno rilevato che anche un piccolo aumento delle concentrazioni di particelle inquinanti, (ossia il cosiddetto particolato fine con diametro inferiore a 2,5 µm), porta ad un aumento delle fratture tra gli anziani. Mentre nella seconda parte della ricerca gli scienziati hanno studiato 692 individui di mezza età per verificare il legame tra prolungata esposizione al particolato carbonioso, (detto anche fuliggine o nerofumo), al particolato fine ed ai 3 marcatori dell'omeostasi del calcio, (ossia l'ormone paratiroideo, il calcio e la vitamina D). Così facendo gli autori dello studio hanno osservato che coloro che vivono in aree più inquinate presentano una minore densità ossea ed una minore concentrazione dell'ormone paratiroideo. Comunque sia al riguardo Andrea Baccarelli, uno degli autori della ricerca, ha, infine, concluso dichiarando: "Finora diverse ricerche precedenti avevano documentato i rischi dell'inquinamento per la salute, (dalle malattie cardiovascolari a quelle respiratorie, ai tumori ed ai disturbi cognitivi), ma adesso questo studio è andato ad aggiungere all'elenco dei rischi da inquinamento atmosferico anche l'osteoporosi".
Oltre a danneggiare il cuore, i polmoni, i reni, il cervello ed i denti, a quanto pare lo smog potrebbe anche essere in grado di "corrodere" ed indebolire le ossa, favorendo l'insorgenza di fratture e dell'osteoporosi. O almeno questo è quanto ha scoperto un gruppo di ricercatori della Columbia University's Mailman School of Public Health tramite uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Planetary Health nel quale è stato rilevato come i ricoveri per frattura aumentino al crescere dell'inquinamento atmosferico. Tra l'altro questa ricerca ha associato allo smog una perdita di densità ossea, (condizione tipica, appunto, dell'osteoporosi), ed una ridotta concentrazione di ormone paratiroideo nel sangue, (vale a dire quell'ormone noto anche come paratormone e che presiede all'assorbimento del calcio e che ha un ruolo nella mineralizzazione delle ossa). In pratica, per entrare un po' più nei dettagli, lo studio in questione si è svolta principalmente in due tempi: nella prima parte i ricercatori hanno studiato ben 9,2 milioni di ricoveri per fratture legate ad osteoporosi tra il 2003 ed il 2010 ed hanno rilevato che anche un piccolo aumento delle concentrazioni di particelle inquinanti, (ossia il cosiddetto particolato fine con diametro inferiore a 2,5 µm), porta ad un aumento delle fratture tra gli anziani. Mentre nella seconda parte della ricerca gli scienziati hanno studiato 692 individui di mezza età per verificare il legame tra prolungata esposizione al particolato carbonioso, (detto anche fuliggine o nerofumo), al particolato fine ed ai 3 marcatori dell'omeostasi del calcio, (ossia l'ormone paratiroideo, il calcio e la vitamina D). Così facendo gli autori dello studio hanno osservato che coloro che vivono in aree più inquinate presentano una minore densità ossea ed una minore concentrazione dell'ormone paratiroideo. Comunque sia al riguardo Andrea Baccarelli, uno degli autori della ricerca, ha, infine, concluso dichiarando: "Finora diverse ricerche precedenti avevano documentato i rischi dell'inquinamento per la salute, (dalle malattie cardiovascolari a quelle respiratorie, ai tumori ed ai disturbi cognitivi), ma adesso questo studio è andato ad aggiungere all'elenco dei rischi da inquinamento atmosferico anche l'osteoporosi".
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