Che l'alcool alteri lo status di una persona non è di certo una novità, ma a quanto pare le varie bevande alcoliche influiscono in modo diverso sull'umore di un individuo: il vino, (soprattutto quello rosso), e la birra aiutano a sentirsi rilassati, mentre i superalcolici aumentano l'aggressività e la tristezza, ma anche la fiducia in sé stessi e la sensazione di essere "sexy". O almeno questo è quanto hanno scoperto di recente un gruppo di ricercatori del Public Health Wales e del King's College London tramite uno studio pubblicato sulla rivista BMJ Open, durante il quale è stato osservato il modo in cui i diversi tipi di bevande alcoliche sono, appunto, in grado d'influenzare sull'umore delle persone, con effetti differenti. In pratica per giungere a tale conclusione, gli scienziati britannici hanno coinvolto un totale di 29.836 individui, (sia uomini che donne), di età compresa tra i 18 ed i 34 anni, provenienti da 21 Paesi diversi, i quali hanno risposto in modo anonimo ad un'indagine denominata "Global Drug Survey", (noto anche con la sigla GDS): si tratta di un questionario online, (il più grande al mondo), che, oltre al consumo di droghe, prevede anche domande sulla frequenza del consumo di alcolici e sulle emozioni sperimentate quando si assumono i diversi tipi di bevande alcoliche, (alcool, birra, vino bianco, vino rosso e superalcolici). Nello specifico i partecipanti, (che nell'ultimo anno avevano bevuto tutti questi tipi di alcolici), dovevano indicare lo stato d'animo associato al consumo di ciascuna bevanda, scegliendo tra: aggressività, tristezza, sensazione di malessere, irrequietezza, stanchezza, relax, sicurezza di sé, tendenza a sentirsi energici o "sexy". Ad ogni modo, come già anticipato, al termine di questa indagine i ricercatori hanno scoperto che il vino rosso e la birra risultavano essere associati al relax ed alle emozioni positive rispettivamente nel 53% e nel 50% dei casi; mentre i superalcolici a sensazioni negative. In particolar modo è emerso che quest'ultimi, (oltre a risultare generalmente collegati alla tendenza a sentirsi irrequieti, tristi ed inclini al pianto), suscitavano aggressività in circa un terzo dei partecipanti, soprattutto negli uomini. Inoltre il 42,5% dei partecipanti al questionario ha dichiarato che i superalcolici li fanno sentire più "sexy" ed il 59% che li fanno sentire più energici e sicuri di sé; invece solo il 20% ha dichiarato di sentirsi rilassato quando beve superalcolici. Comunque sia al riguardo gli scienziati inglesi hanno spiegato: "Comprendere le emozioni associate al consumo di alcool è essenziale per poterne gestire l'abuso e per capire cosa influenza la scelta degli alcolici nei diversi gruppi di popolazione. Si tratta di una questione rilevante, dato che circa 3,3 milioni di decessi e circa un caso su 20 di malattie e di lesioni nel mondo sono direttamente attribuibili al consumo di alcool". Mentre Mark A. Bellis, uno dei principali autori della ricerca in questione, ha, infine, concluso osservando: "Per secoli la storia di rum, gin, vodka e degli altri superalcolici è stata collegata alla violenza. Questa indagine globale suggerisce che anche oggi il consumo dei superalcolici ha maggiore probabilità di provocare sentimenti aggressivi rispetto alle altre bevande alcoliche".
Che l'alcool alteri lo status di una persona non è di certo una novità, ma a quanto pare le varie bevande alcoliche influiscono in modo diverso sull'umore di un individuo: il vino, (soprattutto quello rosso), e la birra aiutano a sentirsi rilassati, mentre i superalcolici aumentano l'aggressività e la tristezza, ma anche la fiducia in sé stessi e la sensazione di essere "sexy". O almeno questo è quanto hanno scoperto di recente un gruppo di ricercatori del Public Health Wales e del King's College London tramite uno studio pubblicato sulla rivista BMJ Open, durante il quale è stato osservato il modo in cui i diversi tipi di bevande alcoliche sono, appunto, in grado d'influenzare sull'umore delle persone, con effetti differenti. In pratica per giungere a tale conclusione, gli scienziati britannici hanno coinvolto un totale di 29.836 individui, (sia uomini che donne), di età compresa tra i 18 ed i 34 anni, provenienti da 21 Paesi diversi, i quali hanno risposto in modo anonimo ad un'indagine denominata "Global Drug Survey", (noto anche con la sigla GDS): si tratta di un questionario online, (il più grande al mondo), che, oltre al consumo di droghe, prevede anche domande sulla frequenza del consumo di alcolici e sulle emozioni sperimentate quando si assumono i diversi tipi di bevande alcoliche, (alcool, birra, vino bianco, vino rosso e superalcolici). Nello specifico i partecipanti, (che nell'ultimo anno avevano bevuto tutti questi tipi di alcolici), dovevano indicare lo stato d'animo associato al consumo di ciascuna bevanda, scegliendo tra: aggressività, tristezza, sensazione di malessere, irrequietezza, stanchezza, relax, sicurezza di sé, tendenza a sentirsi energici o "sexy". Ad ogni modo, come già anticipato, al termine di questa indagine i ricercatori hanno scoperto che il vino rosso e la birra risultavano essere associati al relax ed alle emozioni positive rispettivamente nel 53% e nel 50% dei casi; mentre i superalcolici a sensazioni negative. In particolar modo è emerso che quest'ultimi, (oltre a risultare generalmente collegati alla tendenza a sentirsi irrequieti, tristi ed inclini al pianto), suscitavano aggressività in circa un terzo dei partecipanti, soprattutto negli uomini. Inoltre il 42,5% dei partecipanti al questionario ha dichiarato che i superalcolici li fanno sentire più "sexy" ed il 59% che li fanno sentire più energici e sicuri di sé; invece solo il 20% ha dichiarato di sentirsi rilassato quando beve superalcolici. Comunque sia al riguardo gli scienziati inglesi hanno spiegato: "Comprendere le emozioni associate al consumo di alcool è essenziale per poterne gestire l'abuso e per capire cosa influenza la scelta degli alcolici nei diversi gruppi di popolazione. Si tratta di una questione rilevante, dato che circa 3,3 milioni di decessi e circa un caso su 20 di malattie e di lesioni nel mondo sono direttamente attribuibili al consumo di alcool". Mentre Mark A. Bellis, uno dei principali autori della ricerca in questione, ha, infine, concluso osservando: "Per secoli la storia di rum, gin, vodka e degli altri superalcolici è stata collegata alla violenza. Questa indagine globale suggerisce che anche oggi il consumo dei superalcolici ha maggiore probabilità di provocare sentimenti aggressivi rispetto alle altre bevande alcoliche".
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