A quanto pare diversi dolcificanti artificiali approvati dalla Food and Drug Administration, (nota più comunemente con la sigla FDA), ed alcuni integratori sportivi potrebbero avere degli effetti tossici sui microbi intestinali digestivi; o almeno questo è quanto hanno fatto sapere di recente alcuni ricercatori dell'Università Ben-Gurion del Negev e dall'Università tecnologica di Nanyang tramite un loro studio pubblicato qualche settimana fa sulla rivista Molecules. In pratica si tratta di una nuova ricerca che ha indicato la tossicità relativa di 6 dolcificanti artificiali, (ovvero l'aspartame, il sucralosio, la saccarina, il neotamo, l'advantame e l'acesulfame K), e di 10 integratori sportivi contenenti questi dolcificanti sintetici, e che ha scoperto come i batteri del sistema digestivo possano, appunto, diventare tossici se esposti alle suddette sostanze in concentrazioni di appena 1 mg/ml. Al riguardo Ariel Kushmaro, uno dei principali autori dello studio, ha spiegato: "Abbiamo modificato i batteri bioluminescenti di E. coli, che si illuminano quando rilevano sostanze tossiche ed agiscono come un modello di rilevamento rappresentativo del complesso sistema microbico. Questa è un'ulteriore prova del fatto che il consumo di dolcificanti artificiali influisce negativamente sull'attività microbica intestinale, il che può causare una vasta gamma di problemi di salute". In sostanza, come già noto, i dolcificanti artificiali sono utilizzati in innumerevoli prodotti alimentari e bevande analcoliche a ridotto contenuto di zuccheri e spesso molte persone consumano questo ingrediente aggiunto a loro insaputa. Inoltre, anche se saranno necessarie ricerche più approfondite, andrebbe considerato che studi precedenti hanno identificato tali sostanze anche come inquinanti ambientali emergenti, e possono essere trovati nelle acque potabili e di superficie e nelle falde acquifere sotterranee. A tal proposito lo stesso Ariel Kushmaro ha, infine, concluso dichiarando: "I risultati di questo studio potrebbero aiutare a comprendere meglio la tossicità relativa dei dolcificanti artificiali ed i potenziali effetti negativi sulla comunità microbica intestinale e sull'ambiente. Inoltre il gruppo batterico bioluminescente testato può essere potenzialmente utilizzato per rilevare i dolcificanti artificiali nell'ambiente".
A quanto pare diversi dolcificanti artificiali approvati dalla Food and Drug Administration, (nota più comunemente con la sigla FDA), ed alcuni integratori sportivi potrebbero avere degli effetti tossici sui microbi intestinali digestivi; o almeno questo è quanto hanno fatto sapere di recente alcuni ricercatori dell'Università Ben-Gurion del Negev e dall'Università tecnologica di Nanyang tramite un loro studio pubblicato qualche settimana fa sulla rivista Molecules. In pratica si tratta di una nuova ricerca che ha indicato la tossicità relativa di 6 dolcificanti artificiali, (ovvero l'aspartame, il sucralosio, la saccarina, il neotamo, l'advantame e l'acesulfame K), e di 10 integratori sportivi contenenti questi dolcificanti sintetici, e che ha scoperto come i batteri del sistema digestivo possano, appunto, diventare tossici se esposti alle suddette sostanze in concentrazioni di appena 1 mg/ml. Al riguardo Ariel Kushmaro, uno dei principali autori dello studio, ha spiegato: "Abbiamo modificato i batteri bioluminescenti di E. coli, che si illuminano quando rilevano sostanze tossiche ed agiscono come un modello di rilevamento rappresentativo del complesso sistema microbico. Questa è un'ulteriore prova del fatto che il consumo di dolcificanti artificiali influisce negativamente sull'attività microbica intestinale, il che può causare una vasta gamma di problemi di salute". In sostanza, come già noto, i dolcificanti artificiali sono utilizzati in innumerevoli prodotti alimentari e bevande analcoliche a ridotto contenuto di zuccheri e spesso molte persone consumano questo ingrediente aggiunto a loro insaputa. Inoltre, anche se saranno necessarie ricerche più approfondite, andrebbe considerato che studi precedenti hanno identificato tali sostanze anche come inquinanti ambientali emergenti, e possono essere trovati nelle acque potabili e di superficie e nelle falde acquifere sotterranee. A tal proposito lo stesso Ariel Kushmaro ha, infine, concluso dichiarando: "I risultati di questo studio potrebbero aiutare a comprendere meglio la tossicità relativa dei dolcificanti artificiali ed i potenziali effetti negativi sulla comunità microbica intestinale e sull'ambiente. Inoltre il gruppo batterico bioluminescente testato può essere potenzialmente utilizzato per rilevare i dolcificanti artificiali nell'ambiente".
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