Sembra proprio che le persone alte abbiano maggiori probabilità di soffrire di vene varicose; o almeno questo è quanto hanno dimostrato di recente alcuni ricercatori della Stanford University School of Medicine e dell'Università di Uppsala durante un loro studio pubblicato in queste settimane sulla rivista Circulation. Al riguardo Nicholas Leeper, autore senior della ricerca, ha affermato: "I geni che predicono la statura di una persona potrebbero essere alla base del legame tra altezza e vene varicose e fornire indizi su come trattare questa condizione". In pratica per arrivare a tali conclusioni gli scienziati hanno analizzato i dati sanitari e genetici raccolti dalla UK Biobank, (ovvero sia uno studio a lungo termine che un deposito genetico che include dati genomici di circa mezzo milione di persone), e relativi a 413.519 persone ed hanno esaminato tutte le informazioni a disposizione usato un algoritmo di apprendimento automatico per scoprire eventuali fattori di rischio precedentemente sconosciuti. Successivamente gli studiosi sono ricorsi all'analisi genetica utilizzando studi sull'associazione genomica in 337.536 partecipanti, (tra cui 9.577 soffrivano, appunto, di vene varicose), per individuare le variazioni del DNA che possono essere associate ad un maggior rischio di sviluppare una determinata malattia, (in questo caso i varici, ossia vene gonfie e contorte che è possibile osservare subito sotto la superficie della pelle, di solito nelle gambe). In merito a ciò Erik Ingelsson, altro autore senior, ha commentato: "Questi metodi rappresentano nuovi modi di pensare alla ricerca. Entri senza un'ipotesi su un meccanismo biologico specifico e cerchi qualcosa di nuovo. Si potrebbe dire dire che accendi la macchina e la lasci libera. In questo caso abbiamo incluso 2.716 predittori di vene varicose in questo algoritmo di apprendimento automatico. Quindi abbiamo lasciato che gli algoritmi trovassero i predittori più forti delle vene varicose". Ad ogni modo così facendo i ricercatori hanno identificato le 30 geni associate allo sviluppo di questa patologia e ad una forte correlazione genetica con la trombosi venosa profonda. A tal proposito Alyssa Flores, una delle principali responsabili dell'analisi, ha spiegato: "Questa condizione è incredibilmente prevalente ma si sa poco sulla sua biologia. Non ci sono terapie mediche che possono prevenirla o invertirla una volta che si presenta. Attualmente il trattamento è principalmente limitato alle procedure chirurgiche, come il trattamento laser o lo stripping venoso. Speriamo che con queste nuove informazioni, possiamo creare nuove terapie, dal momento che il nostro studio evidenzia diversi geni che possono rappresentare nuovi obiettivi traduttivi". Tra l'altro questa ricerca ha anche confermato che i fattori attualmente noti, (come essere più anziani, donne, sovrappeso o in gravidanza, oppure avere alle spalle una storia di trombosi venosa profonda), sono tutti associati allo sviluppo delle vene varicose. Al riguardo lo stesso Nicholas Leeper ha proseguito dichiarando: "Abbiamo confermato che avere sofferto di trombosi venosa profonda in passato aumenta il rischio di sviluppare le vene varicose. Ricerche recenti suggeriscono che anche il contrario potrebbe essere vero. Avere le vene varicose accresce il pericolo di sviluppare questi coaguli di sangue". Ma non è tutto, poiché lo studio in questione ha anche dimostrato che la familiarità con la malattia, la mancanza di movimento, il fumo e la terapia ormonale rappresentano fattori di rischio. Tuttavia gli studiosi si sono detti abbastanza sorpresi nello scoprire una correlazione tra altezza e vene varicose, e di conseguenza hanno deciso di condurre ulteriori test utilizzando la "randomizzazione mendeliana", (vale a dire una tecnica statistica che consente di testare un effetto causale in presenza di fattori confondenti), per verificare se si trattasse di una causa reale della malattia. A tal proposito Alyssa Flores ha affermato: "Siamo rimasti molto sorpresi nel constatare che anche l'altezza è emersa dalle nostre analisi di apprendimento automatico"; mentre lo stesso Erik Ingelsson ha, infine, concluso spiegando: "I nostri risultati suggeriscono fortemente che l'altezza è una causa, non solo un fattore correlato. Si tratta di un meccanismo sottostante che porta allo sviluppo delle vene varicose. Dopo aver condotto il più grande studio genetico mai eseguito sulle vene varicose, ora abbiamo una migliore comprensione delle alterazioni biologiche presenti nelle persone che corrono il rischio di sviluppare la malattia".
Sembra proprio che le persone alte abbiano maggiori probabilità di soffrire di vene varicose; o almeno questo è quanto hanno dimostrato di recente alcuni ricercatori della Stanford University School of Medicine e dell'Università di Uppsala durante un loro studio pubblicato in queste settimane sulla rivista Circulation. Al riguardo Nicholas Leeper, autore senior della ricerca, ha affermato: "I geni che predicono la statura di una persona potrebbero essere alla base del legame tra altezza e vene varicose e fornire indizi su come trattare questa condizione". In pratica per arrivare a tali conclusioni gli scienziati hanno analizzato i dati sanitari e genetici raccolti dalla UK Biobank, (ovvero sia uno studio a lungo termine che un deposito genetico che include dati genomici di circa mezzo milione di persone), e relativi a 413.519 persone ed hanno esaminato tutte le informazioni a disposizione usato un algoritmo di apprendimento automatico per scoprire eventuali fattori di rischio precedentemente sconosciuti. Successivamente gli studiosi sono ricorsi all'analisi genetica utilizzando studi sull'associazione genomica in 337.536 partecipanti, (tra cui 9.577 soffrivano, appunto, di vene varicose), per individuare le variazioni del DNA che possono essere associate ad un maggior rischio di sviluppare una determinata malattia, (in questo caso i varici, ossia vene gonfie e contorte che è possibile osservare subito sotto la superficie della pelle, di solito nelle gambe). In merito a ciò Erik Ingelsson, altro autore senior, ha commentato: "Questi metodi rappresentano nuovi modi di pensare alla ricerca. Entri senza un'ipotesi su un meccanismo biologico specifico e cerchi qualcosa di nuovo. Si potrebbe dire dire che accendi la macchina e la lasci libera. In questo caso abbiamo incluso 2.716 predittori di vene varicose in questo algoritmo di apprendimento automatico. Quindi abbiamo lasciato che gli algoritmi trovassero i predittori più forti delle vene varicose". Ad ogni modo così facendo i ricercatori hanno identificato le 30 geni associate allo sviluppo di questa patologia e ad una forte correlazione genetica con la trombosi venosa profonda. A tal proposito Alyssa Flores, una delle principali responsabili dell'analisi, ha spiegato: "Questa condizione è incredibilmente prevalente ma si sa poco sulla sua biologia. Non ci sono terapie mediche che possono prevenirla o invertirla una volta che si presenta. Attualmente il trattamento è principalmente limitato alle procedure chirurgiche, come il trattamento laser o lo stripping venoso. Speriamo che con queste nuove informazioni, possiamo creare nuove terapie, dal momento che il nostro studio evidenzia diversi geni che possono rappresentare nuovi obiettivi traduttivi". Tra l'altro questa ricerca ha anche confermato che i fattori attualmente noti, (come essere più anziani, donne, sovrappeso o in gravidanza, oppure avere alle spalle una storia di trombosi venosa profonda), sono tutti associati allo sviluppo delle vene varicose. Al riguardo lo stesso Nicholas Leeper ha proseguito dichiarando: "Abbiamo confermato che avere sofferto di trombosi venosa profonda in passato aumenta il rischio di sviluppare le vene varicose. Ricerche recenti suggeriscono che anche il contrario potrebbe essere vero. Avere le vene varicose accresce il pericolo di sviluppare questi coaguli di sangue". Ma non è tutto, poiché lo studio in questione ha anche dimostrato che la familiarità con la malattia, la mancanza di movimento, il fumo e la terapia ormonale rappresentano fattori di rischio. Tuttavia gli studiosi si sono detti abbastanza sorpresi nello scoprire una correlazione tra altezza e vene varicose, e di conseguenza hanno deciso di condurre ulteriori test utilizzando la "randomizzazione mendeliana", (vale a dire una tecnica statistica che consente di testare un effetto causale in presenza di fattori confondenti), per verificare se si trattasse di una causa reale della malattia. A tal proposito Alyssa Flores ha affermato: "Siamo rimasti molto sorpresi nel constatare che anche l'altezza è emersa dalle nostre analisi di apprendimento automatico"; mentre lo stesso Erik Ingelsson ha, infine, concluso spiegando: "I nostri risultati suggeriscono fortemente che l'altezza è una causa, non solo un fattore correlato. Si tratta di un meccanismo sottostante che porta allo sviluppo delle vene varicose. Dopo aver condotto il più grande studio genetico mai eseguito sulle vene varicose, ora abbiamo una migliore comprensione delle alterazioni biologiche presenti nelle persone che corrono il rischio di sviluppare la malattia".
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