Sembra proprio che la pubertà maschile, (come quella femminile), possa essere collegata a quella materna: l'età in cui i ragazzi entrano in questa fase dello sviluppo dipenderebbe, infatti, dal momento in cui la madre ha sperimentato il cosiddetto menarca. O almeno questo è quello che hanno scoperto alcuni ricercatori dell'Università di Aarhus durante uno studio pubblicato lo scorso Ottobre sulla rivista Human Reproduction, secondo cui nonostante fosse noto da tempo che lo sviluppo materno fosse collegato a quello delle figlie, non era mai stata osservata una correlazione con la pubertà dei figli maschi. In pratica per arrivare a tale conclusione gli scienziati danesi hanno monitorato lo sviluppo di 15.822 bambini, (7.697 maschi ed 8.125 femmine), nati tra il 2000 ed il 2003, li hanno seguiti fino ad Ottobre 2016 e durante questo periodo hanno intervistato le loro madri due volte: nel corso della gravidanza e quando i figli avevano compiuto 7 anni, chiedendo loro a quale età avessero avuto la prima mestruazione. Ad ogni modo a partire dall'età di 11 anni i piccoli partecipanti sono stati incaricati di svolgere ogni 6 mesi un questionario che prevedeva anche domande sulla pubertà. Così facendo al termine della loro indagine gli studiosi hanno scoperto che i figli delle donne che avevano sperimentato il menarca precocemente rispetto alle coetanee, manifestavano i segni della pubertà prima degli altri; mentre, viceversa, se il ciclo mestruale della mamma si era presentato più tardi, anche lo sviluppo dei figli avveniva un po' più avanti nel tempo. Al riguardo Nis Brix, uno dei principali autori della ricerca, ha spiegato: "Abbiamo scoperto che le madri che hanno avuto la prima mestruazione prima delle loro coetanee avevano figli maschi che sono entrati nella pubertà prima dei loro coetanei. La differenza più grande ha riguardato la crescita dei peli sotto le ascelle, iniziata in media circa 2 mesi e mezzo prima; le loro voci sono cambiate quasi 2 mesi prima; l'acne ha iniziato a svilupparsi quasi 2 mesi prima e la loro prima eiaculazione è avvenuta circa un mese e mezzo prima. Nei casi in cui le madri sono entrate nella pubertà più tardi rispetto alle loro coetanee, i figli hanno sperimentato la prima eiaculazione, la crescita dei peli delle ascelle e lo sviluppo dell'acne più tardi rispetto ai ragazzi della stessa età". Tra l'altro i ricercatori hanno precisato che risultati simili sono stati osservati anche nelle femmine: la differenza maggiore è stata osservata nello sviluppo del seno, che nelle figlie delle donne che avevano sperimentato precocemente il menarca è avvenuto fino a 6 mesi prima; invece si è verificato fino a 4 mesi più tardi nelle figlie delle donne che erano entrate nella pubertà più tardi rispetto alle coetanee. Comunque sia a tal proposito lo stesso Nis Brix ha, infine, concluso dichiarando: "La relazione tra il menarca delle madri e quello delle figlie è stata rilevata in diversi studi. La novità della nostra ricerca consiste nell'inclusione di altri indicatori dello sviluppo puberale nelle figlie, (come le diverse fasi di sviluppo del seno e dei peli pubici), e nell'analisi dei figli maschi; questa relazione con i figli era stata scarsamente studiata in precedenza".
Sembra proprio che la pubertà maschile, (come quella femminile), possa essere collegata a quella materna: l'età in cui i ragazzi entrano in questa fase dello sviluppo dipenderebbe, infatti, dal momento in cui la madre ha sperimentato il cosiddetto menarca. O almeno questo è quello che hanno scoperto alcuni ricercatori dell'Università di Aarhus durante uno studio pubblicato lo scorso Ottobre sulla rivista Human Reproduction, secondo cui nonostante fosse noto da tempo che lo sviluppo materno fosse collegato a quello delle figlie, non era mai stata osservata una correlazione con la pubertà dei figli maschi. In pratica per arrivare a tale conclusione gli scienziati danesi hanno monitorato lo sviluppo di 15.822 bambini, (7.697 maschi ed 8.125 femmine), nati tra il 2000 ed il 2003, li hanno seguiti fino ad Ottobre 2016 e durante questo periodo hanno intervistato le loro madri due volte: nel corso della gravidanza e quando i figli avevano compiuto 7 anni, chiedendo loro a quale età avessero avuto la prima mestruazione. Ad ogni modo a partire dall'età di 11 anni i piccoli partecipanti sono stati incaricati di svolgere ogni 6 mesi un questionario che prevedeva anche domande sulla pubertà. Così facendo al termine della loro indagine gli studiosi hanno scoperto che i figli delle donne che avevano sperimentato il menarca precocemente rispetto alle coetanee, manifestavano i segni della pubertà prima degli altri; mentre, viceversa, se il ciclo mestruale della mamma si era presentato più tardi, anche lo sviluppo dei figli avveniva un po' più avanti nel tempo. Al riguardo Nis Brix, uno dei principali autori della ricerca, ha spiegato: "Abbiamo scoperto che le madri che hanno avuto la prima mestruazione prima delle loro coetanee avevano figli maschi che sono entrati nella pubertà prima dei loro coetanei. La differenza più grande ha riguardato la crescita dei peli sotto le ascelle, iniziata in media circa 2 mesi e mezzo prima; le loro voci sono cambiate quasi 2 mesi prima; l'acne ha iniziato a svilupparsi quasi 2 mesi prima e la loro prima eiaculazione è avvenuta circa un mese e mezzo prima. Nei casi in cui le madri sono entrate nella pubertà più tardi rispetto alle loro coetanee, i figli hanno sperimentato la prima eiaculazione, la crescita dei peli delle ascelle e lo sviluppo dell'acne più tardi rispetto ai ragazzi della stessa età". Tra l'altro i ricercatori hanno precisato che risultati simili sono stati osservati anche nelle femmine: la differenza maggiore è stata osservata nello sviluppo del seno, che nelle figlie delle donne che avevano sperimentato precocemente il menarca è avvenuto fino a 6 mesi prima; invece si è verificato fino a 4 mesi più tardi nelle figlie delle donne che erano entrate nella pubertà più tardi rispetto alle coetanee. Comunque sia a tal proposito lo stesso Nis Brix ha, infine, concluso dichiarando: "La relazione tra il menarca delle madri e quello delle figlie è stata rilevata in diversi studi. La novità della nostra ricerca consiste nell'inclusione di altri indicatori dello sviluppo puberale nelle figlie, (come le diverse fasi di sviluppo del seno e dei peli pubici), e nell'analisi dei figli maschi; questa relazione con i figli era stata scarsamente studiata in precedenza".
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