Sembra proprio che a decidere se un bambino sarà destro o mancino, oltre alla genetica, ci sarebbe anche alcuni fattori esterni, come, ad esempio, l'allattamento al seno; o almeno questo è quanto hanno scoperto di recente alcuni ricercatori dell'Università di Washington, tramite uno studio pubblicato lo scorso mese sulla rivista Laterality: Asymmetries of Body, Brain and Cognition. In pratica, secondo quanto osservato dagli scienziati, la probabilità di usare una mano o l'altra cambia in base a quanto tempo i bambini vengono allattati: stando a quanto emerso, infatti, un utilizzo precoce del biberon può essere associato ad una maggior tendenza all'uso della mano sinistra, (e quindi ad essere mancini). In sostanza la spiegazione di ciò, sempre secondo a quanto hanno fatto sapere gli studiosi, sarebbe, appunto, da ricercare nel fatto che l'allattamento influisce su un fenomeno noto come lateralizzazione emisferica, vale a dire il processo che determina la localizzazione di specifiche funzioni cerebrali, come proprio quella che controlla la specializzazione delle mani, in uno dei due emisferi cerebrali. Entrando un po' più nei dettagli durante il loro studio i ricercatori hanno passato in rassegna i dati provenienti da 7 ricerche precedenti, coinvolgendo un totale di 60.000 coppie di madri e figli. Così facendo hanno rilavato che, come già anticipato, la maggior durata dell'allattamento corrisponde ad un aumento della possibilità dei bambini di rivelarsi destrorsi: non a caso si è visto che per chi è stato allattato al seno meno di un mese le probabilità di essere mancino scendevano del 9%; per chi aveva ricevuto il latte materno fino a 6 mesi del 15%; e per chi aveva superato i 6 mesi di allattamento del 22%. Tuttavia gli scienziati hanno anche osservato che superati i 9 mesi l'allattamento non è sembrato essere associato ad ulteriori modifiche nella tendenza ad usare la mano destra o sinistra. Naturalmente questo studio non implica che un bambino allattato al seno si rivelerà necessariamente destrorso o viceversa. Difatti al riguardo gli stessi studiosi hanno sottolineato: "È stato dimostrato da tempo che la "preferenza" per una mano, che sia quella destra o quella sinistra, ha inizio precocemente nella fase fetale ed è determinata almeno in parte dalla genetica. L'allattamento al seno aiuterebbe quindi a portare a termine il naturale processo di lateralizzazione iniziato già nel grembo materno, ed essendo la dominanza della mano destra più comune nella nostra specie, avrebbe come risultato una minore probabilità che il bambino si riveli mancino. Al contrario, l'utilizzo del biberon potrebbe alterare questi processi di lateralizzazione, aumentando le probabilità di mancinismo". Mentre Philippe Hujoel, uno dei principali autori della ricerca, ha, infine, spiegato: "Si tratta di una scoperta importante perché fornisce una nuova conferma del fatto che l'allattamento al seno dovrebbe probabilmente essere portato avanti fino ai 9 mesi".
Sembra proprio che a decidere se un bambino sarà destro o mancino, oltre alla genetica, ci sarebbe anche alcuni fattori esterni, come, ad esempio, l'allattamento al seno; o almeno questo è quanto hanno scoperto di recente alcuni ricercatori dell'Università di Washington, tramite uno studio pubblicato lo scorso mese sulla rivista Laterality: Asymmetries of Body, Brain and Cognition. In pratica, secondo quanto osservato dagli scienziati, la probabilità di usare una mano o l'altra cambia in base a quanto tempo i bambini vengono allattati: stando a quanto emerso, infatti, un utilizzo precoce del biberon può essere associato ad una maggior tendenza all'uso della mano sinistra, (e quindi ad essere mancini). In sostanza la spiegazione di ciò, sempre secondo a quanto hanno fatto sapere gli studiosi, sarebbe, appunto, da ricercare nel fatto che l'allattamento influisce su un fenomeno noto come lateralizzazione emisferica, vale a dire il processo che determina la localizzazione di specifiche funzioni cerebrali, come proprio quella che controlla la specializzazione delle mani, in uno dei due emisferi cerebrali. Entrando un po' più nei dettagli durante il loro studio i ricercatori hanno passato in rassegna i dati provenienti da 7 ricerche precedenti, coinvolgendo un totale di 60.000 coppie di madri e figli. Così facendo hanno rilavato che, come già anticipato, la maggior durata dell'allattamento corrisponde ad un aumento della possibilità dei bambini di rivelarsi destrorsi: non a caso si è visto che per chi è stato allattato al seno meno di un mese le probabilità di essere mancino scendevano del 9%; per chi aveva ricevuto il latte materno fino a 6 mesi del 15%; e per chi aveva superato i 6 mesi di allattamento del 22%. Tuttavia gli scienziati hanno anche osservato che superati i 9 mesi l'allattamento non è sembrato essere associato ad ulteriori modifiche nella tendenza ad usare la mano destra o sinistra. Naturalmente questo studio non implica che un bambino allattato al seno si rivelerà necessariamente destrorso o viceversa. Difatti al riguardo gli stessi studiosi hanno sottolineato: "È stato dimostrato da tempo che la "preferenza" per una mano, che sia quella destra o quella sinistra, ha inizio precocemente nella fase fetale ed è determinata almeno in parte dalla genetica. L'allattamento al seno aiuterebbe quindi a portare a termine il naturale processo di lateralizzazione iniziato già nel grembo materno, ed essendo la dominanza della mano destra più comune nella nostra specie, avrebbe come risultato una minore probabilità che il bambino si riveli mancino. Al contrario, l'utilizzo del biberon potrebbe alterare questi processi di lateralizzazione, aumentando le probabilità di mancinismo". Mentre Philippe Hujoel, uno dei principali autori della ricerca, ha, infine, spiegato: "Si tratta di una scoperta importante perché fornisce una nuova conferma del fatto che l'allattamento al seno dovrebbe probabilmente essere portato avanti fino ai 9 mesi".
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