Dimostrato che la causa delle carie non è solo genetica ma potrebbe essere legata anche alla gravidanza.


Sembra proprio che soffrire di carie non sia esclusivamente una questione genetica, ma a rendere le persone più suscettibili a questa condizione dei denti potrebbe essere anche il peso delle madri durante la gravidanza; o almeno questo è quanto hanno scoperto alcuni ricercatori dell'Università di Melbourne e del Murdoch Children's Research Institute durante uno studio pubblicato in questi giorni sulla rivista Pediatrics, il quale ha stimato che un bambino australiano su tre soffre di carie dopo l'inizio della scuola. In pratica per arrivare a tali conclusioni e per comprendere se la predisposizione alle carie avesse una componente genetica, gli scienziati hanno analizzato un gruppo di 173 coppie di gemelli, alcuni identici ed altri no, dalla gravidanza fino ai 6 anni di vita, (per la precisione a 24 e 36 settimane di età gestazionale ed a 18 mesi ed, appunto, a 6 anni con un esame dentistico). In pratica i dati raccolti, (anche grazie a questionari sul peso della madre, le malattie, l'uso di farmaci, i livelli di vitamina D, lo stress, l'assunzione di alcool ed il fumo durante la gravidanza), hanno dimostrato che nei gemelli identici, cioè che hanno un genoma identico, il livello di carie era differente; il che significa che questa condizione dei denti non è strettamente legata al DNA, ma è influenzata da fattori ambientali. Difatti al riguardo Mihiri Silva, una delle principali autrici della ricerca, ha spiegato: "L'impatto della genetica sulla salute dentale non è stato spesso studiato. Questo è il primo studio sui gemelli che esamina sia la genetica che i fattori di rischio precoci, come le malattie e lo stile di vita. Abbiamo scoperto che i gemelli identici, con genomi identici, hanno vari gradi di decadimento dentale. Ciò significa che i fattori ambientali, (come, ad esempio, la mancanza di fluoro nell'acqua), sembrano essere la causa principale delle carie e non del corredo genetico". Ma non è tutto, in quanto gli studiosi sono anche riusciti ad identificare una connessione tra lo stato di salute e lo stile di vita della madre durante la gravidanza con le futura condizioni dei denti dei figli: nello specifico, sempre stando ai risultati, l'obesità in gravidanza rappresenta un marcatore definito che può incrementare il rischio di mettere al mondo bambini che soffriranno di carie. A tal proposito la stessa Mihiri Silva ha proseguito affermando: "La relazione tra obesità materna e carie infantile è complessa. Forse il peso della madre ha un'influenza biologica sul feto in via di sviluppo o forse il rischio di decadimento dentale aumenta a causa dell'aumento del consumo di zucchero in quella famiglia". Ad ogni modo, stando a quanto emerso dalla ricerca in questione un gemello studiato su tre, (ossia il 32,2%), aveva una carie dentaria e quasi uno su quattro, (cioè il 24,1%), aveva un decadimento dentale avanzato. Tuttavia, secondo i ricercatori, pensare che la causa sia soltanto genetica è rischioso; non a caso la principale autrice ha continuato dichiarando: "Se le persone pensano che la salute dei loro denti dipenda dalla loro composizione genetica, potrebbero non essere preparate a fare importanti cambiamenti nello stile di vita. Le nostre scoperte confermano anche quanto sia importante per i pediatri e gli altri professionisti della salute educare i bambini ad iniziare misure preventive nella prima fase della vita, prima dell'inizio del danno ai tessuti dentali". Inoltre Mihiri Silva ha anche detto che la carie è un grave problema di salute, perché in seguito si è avuto un chiaro legame tra le cavità infantili e lo sviluppo del diabete e delle malattie cardiovascolari; difatti le sue parole sono state: "La carie dentaria è anche la principale causa di degenze ospedaliere prevenibili per i bambini australiani". Comunque sia in merito a tutto ciò Katrina Scurrah, altra autrice della ricerca in questione, ha, infine, commentato: "Questi risultati illustrano i vantaggi dello studio dei gemelli per scoprire le condizioni di salute e l'importanza di considerare gli effetti della prima infanzia fattori di rischio e geni. È importante cercare di replicare questi risultati in altri studi che seguono i bambini fino all'età adulta e di esplorare altri fattori di rischio per la carie".

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