Dimostrato che durante l'era glaciale le iene popolavano i territori dell'Artico.


Che le iene moderne sono conosciute come le cacciatrici e le "spazzine" degli ecosistemi asiatici ed africani come la savana è una cosa abbastanza risaputa, ma pare che nell'antichità questi potenti carnivori vagavano in un paesaggio molto diverso da quello attuale: durante l'ultima era glaciale, infatti, popolavano il gelido Artico; o almeno questo è quanto hanno fatto sapere alcuni ricercatori dell'Università di Buffalo attraverso uno studio pubblicato in questi giorni sulla rivista Open Quaternary, il quale ha documentato i primi fossili di iena ritrovati per la prima volta, appunto, nell'Artico. In pratica gli scienziati hanno rivelato di aver scoperto due denti fossili glaciali nel territorio dello Yukon che appartenevano ad un esemplare di Chasmaporthetes, la cosiddetta "iena ghepardo" o "iena che corre". In sostanza questi fossili, (recuperati addirittura negli anni '70), sono stati negli anni oggetto di studio di diversi altri paleontologi che avevano tentato di fare risalire la loro provenienza proprio alle iene, ma la suddetta nuova ricerca è stata la prima a confermare la loro vera identità ed a riportarli in dettaglio, assegnando loro un genere basato su confronti con un campione globale di fossili di iena. Insomma questi risultati vanno a colmare un'importante lacuna nella conoscenza degli studiosi di come le iene abbiano raggiunto il Nord America: in precedenza i fossili di Chasmaporthetes erano stati rinvenuti in luoghi situati a Nord soltanto la in Mongolia e negli Stati Uniti meridionali, senza siti intermedi. Al riguardo Jack Tseng, uno dei principali autori dello studio in questione, ha, infatti, affermato: "Fossili di questo genere di iene erano stati trovati in Africa, in Europa, in Asia ed anche negli Stati Uniti del Sud. Ma dove e come sono arrivati ​​questi animali nel Nord America? I denti che abbiamo studiato, (anche se erano solo due), hanno iniziato a darci delle risposte a queste domande". Praticamente una delle teorie più plausibili formulate dai ricercatori è che probabilmente antichi esemplari di iene entrarono nel Nord America attraverso la Beringia, ovvero un'area compresa tra l'Alaska ed, appunto, il territorio dello Yukon, la quale durante le ere glaciali collegava l'Asia al Nord America nei periodi di bassa marea: da qui gli animali si sarebbero diretti a sud fino in Messico. In merito a ciò Grant Zazula, altro principale autore della ricerca, ha dichiarato: "È incredibile immaginare le iene che prosperano nelle dure condizioni del Circolo polare artico durante l'era glaciale. Gli esemplari di Chasmaporthetes probabilmente cacciavano branchi di caribù e cavalli dell'era glaciale oppure spolpavano carcasse di mammut nella vasta steppa-tundra che si estendeva dalla Siberia al territorio dello Yukon". Mentre lo stesso Jack Tseng ha proseguito spiegando: "La nostra precedente comprensione di dove vivevano queste iene di vasta portata si basava su documenti fossili nel Nord America meridionale da una parte, ed in  Asia, Europa ed Africa dall'altra. Questi rari fossili di iena nell'Artico riempiono un enorme vuoto in un luogo in cui ci aspettavamo prove del loro passaggio tra i continenti, ma che finora non avevamo. Questi denti fossili potrebbero risalire a circa 1,4 milioni o 850.000 anni fa, ma le prime iene attraversarono il Nord America molto prima, poiché i primi fossili di iena conosciuti nel continente risalgono a circa 5 milioni di anni fa". Ad ogni modo, come già anticipato, i resti in questione furono raccolti negli anni '70 durante le spedizioni paleontologiche nella remota regione del fiume Old Crow nel nord dello Yukon: uno dei denti fu scoperto da Richard "Dick" Harington, Gerry Fitzgerald e Charlie Thomas; invece l'altro da Brenda Beebe e William Irving. Tra l'altro, nonostante questi resti, (conservati nelle collezioni del Canadian Museum of Nature), sono tra i 50.000 altri fossili recuperati dall'area nel secolo scorso, la loro vera identità è rimasta un enigma fino ai giorni d'oggi, quando hanno catturato l'attenzione degli scienziati, dopo la riscoperta di note vecchie di decenni di Lars Werdelin, l'altro coautore della suddetta ricerca: Jack Tseng si è recato nel luogo nel Febbraio 2019 per osservare da vicino questi fossili ed, (in quanto esperto sull'evoluzione e documentazione fossile delle iene), è stato in grado di identificarli come appartenenti, appunto, al genere Chasmaporthetes. In ogni caso anche se ad oggi esistono solo 4 specie viventi, (tre specie "schiaccia ossa", più l'aardwolf "mangia formiche"), sempre stando alle dichiarazioni degli studiosi, le iene antiche hanno avuto una storia familiare diversificata, con molte dozzine di specie trovate in località che attraversano l'emisfero settentrionale. Comunque sia questi animali sono scomparsi dal Nord America prima che arrivassero le prime persone: sebbene le ragioni di questa estinzione, (avvenuta in un arco temporale compreso tra un milione e 500.000 anni fa), non siano ancora ben chiare, secondo i ricercatori, è possibile che le popolazioni di tali iene siano state, infine, sostituite dagli imponenti Arctodus simus, (noti anche come "orsi giganti dal muso corto"), che hanno vissuto in tutto il Nord America fino alla fine del l'era glaciale, circa 12.000 anni fa.

Commenti