A quanto pare le spore patogene fungine sfruttano le cellule immunitarie dell'ospite per sfuggire ai polmoni ed ottenere l'accesso al cervello e causare malattie fatali, come la meningite; o almeno questo è quanto hanno fatto sapere alcuni ricercatori dell'Università del Wisconsin-Madison tramite uno studio pubblicato di recente sulla rivista PLOS Pathogens. In pratica si tratta di intuizioni sulle interazioni tra le spore fungine patogene e le cellule immunitarie polmonari che offrono nuove opportunità per la comprensione delle malattie fungine mediate, appunto, da spore. Difatti attualmente si sa ancora poco su come le spore inalate da agenti patogeni fungini umani causano infezioni e si diffondono ad altre parti del corpo: la causa più frequente di una malattia fungina inalata è il Cryptococcus, un fungo patogeno che generalmente causa, appunto, la meningite. Ed è stato proprio per capire come tutto questo sia possibile che gli scienziati hanno valutato due tipi di cellule, (le spore ed i lieviti), in un modello murino, confrontando i ceppi di lievito che non possono causare malattie con la prole di spore prodotte durante la riproduzione sessuale. Così facendo hanno scoperto che il lievito parentale non virulento ha originato spore che erano completamente infettive e che provocavano la meningite nel 100% dei topi. Inoltre gli studiosi hanno osservato che questa differenza risultava essere associata al movimento delle spore al sistema linfatico: i topi infettati con spore avevano il Cryptococcus nei loro linfonodi drenanti polmonari, ma i topi infetti da lievito no. Tra l'altro quando venivano infettati dei topi privi di cellule immunitarie nei polmoni, nei loro linfonodi non si trovavano spore: questo, secondo i ricercatori, significherebbe che invece di proteggere i topi dall'infezione da spore, le cellule immunitarie spostano le spore dai polmoni al sistema linfatico, da dove potrebbero poi arrivare al cervello. Insomma, come già anticipato, questi risultati potrebbero aprire nuove strade per lo sviluppo di nuove terapie che potrebbero essere efficaci nella prevenzione della criptococcosi e di altre malattie causate dalle spore di patogeni fungini umani invasivi. Al riguardo Christina Hull, una delle principali autrici della ricerca in questione, ha, infine, spiegato: "L'inalazione di spore fungine causa infezioni gravi e persino mortali più spesso di quanto la maggior parte delle persone capisca. Comprendendo come le spore si spostano dai polmoni agli altri tessuti, possiamo sviluppare nuove strategie per prevenire malattie fungine mediate da spore e imparare come trattare i pazienti in modo più efficace".
A quanto pare le spore patogene fungine sfruttano le cellule immunitarie dell'ospite per sfuggire ai polmoni ed ottenere l'accesso al cervello e causare malattie fatali, come la meningite; o almeno questo è quanto hanno fatto sapere alcuni ricercatori dell'Università del Wisconsin-Madison tramite uno studio pubblicato di recente sulla rivista PLOS Pathogens. In pratica si tratta di intuizioni sulle interazioni tra le spore fungine patogene e le cellule immunitarie polmonari che offrono nuove opportunità per la comprensione delle malattie fungine mediate, appunto, da spore. Difatti attualmente si sa ancora poco su come le spore inalate da agenti patogeni fungini umani causano infezioni e si diffondono ad altre parti del corpo: la causa più frequente di una malattia fungina inalata è il Cryptococcus, un fungo patogeno che generalmente causa, appunto, la meningite. Ed è stato proprio per capire come tutto questo sia possibile che gli scienziati hanno valutato due tipi di cellule, (le spore ed i lieviti), in un modello murino, confrontando i ceppi di lievito che non possono causare malattie con la prole di spore prodotte durante la riproduzione sessuale. Così facendo hanno scoperto che il lievito parentale non virulento ha originato spore che erano completamente infettive e che provocavano la meningite nel 100% dei topi. Inoltre gli studiosi hanno osservato che questa differenza risultava essere associata al movimento delle spore al sistema linfatico: i topi infettati con spore avevano il Cryptococcus nei loro linfonodi drenanti polmonari, ma i topi infetti da lievito no. Tra l'altro quando venivano infettati dei topi privi di cellule immunitarie nei polmoni, nei loro linfonodi non si trovavano spore: questo, secondo i ricercatori, significherebbe che invece di proteggere i topi dall'infezione da spore, le cellule immunitarie spostano le spore dai polmoni al sistema linfatico, da dove potrebbero poi arrivare al cervello. Insomma, come già anticipato, questi risultati potrebbero aprire nuove strade per lo sviluppo di nuove terapie che potrebbero essere efficaci nella prevenzione della criptococcosi e di altre malattie causate dalle spore di patogeni fungini umani invasivi. Al riguardo Christina Hull, una delle principali autrici della ricerca in questione, ha, infine, spiegato: "L'inalazione di spore fungine causa infezioni gravi e persino mortali più spesso di quanto la maggior parte delle persone capisca. Comprendendo come le spore si spostano dai polmoni agli altri tessuti, possiamo sviluppare nuove strategie per prevenire malattie fungine mediate da spore e imparare come trattare i pazienti in modo più efficace".
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