Dimostrato che i figli di genitori incarcerati hanno più probabilità di abusare di sostanze e soffrire d'ansia da adulti.


Sembra proprio che i bambini di genitori incarcerati abbiano una probabilità 6 volte maggiore rispetto agli altri bambini di sviluppare un disturbo da uso di sostanze da adulti e quasi il doppio di probabilità di soffrire di un'ansia diagnosticabile; o almeno questo è quanto hanno fatto sapere alcuni ricercatori del Duke Center for Child and Family Policy,  (in collaborazione con l'Università di Zurigo e quella del Vermont), tramite uno studio pubblicato in questi giorni sulla rivista JAMA Network Open. Inoltre gli stessi scienziati hanno scoperto anche che i bambini i cui genitori sono stati incarcerati hanno maggiori probabilità di incontrare ostacoli significativi che passano all'età adulta, incluso essere accusati di un crimine, (il 35% contro il 11,5%), abbandonare la scuola superiore prima del tempo, (il 25,5% contro il 5,0%), diventare genitore da adolescente, (il 14,3% contro il 2,8%), avere difficoltà finanziarie, (il 37,2% contro il 17,5%), ed essere socialmente isolato, (il 24,5% contro il 9,4%). Al riguardo William E. Copeland, uno dei principali autori della ricerca, ha spiegato: "L'aumentato rischio di esiti avversi per adulti è rimasto dopo aver tenuto conto dello stato psichiatrico infantile e di altre avversità, suggerendo che l'incarcerazione dei genitori è associata ad effetti profondi e di lunga durata per i bambini. Questo aumento del rischio persisteva indipendentemente dal fatto che il genitore incarcerato fosse biologicamente correlato al bambino o meno. Il rischio di esiti avversi per adulti è aumentato ulteriormente con ogni figura genitoriale incarcerata aggiuntiva". In pratica per arrivare a tali risultati gli studiosi hanno analizzato i dati raccolti dal Great Smoky Mountains Study tra il 1993 ed il 2015 riguardanti le esperienze di vita dei bambini degli Appalachi nella Carolina del Nord occidentale dai 9 fino ai 30 anni. In sostanza i ricercatori hanno considerato tutti gli adulti che avevano una significativa responsabilità della disciplina o delle cure del bambino come "figure genitoriali" ed hanno anche intervistato famiglie 8 volte durante l'infanzia. Così facendo hanno osservato una prevalenza più elevata di incarcerazione da parte dei genitori, (ovvero il 23,9%), rispetto all'8-11% precedentemente documentato in altri studi. Tra l'altro dai dati è emerso che i tassi di detenzione per i genitori erano più elevati tra le minoranze razziali ed etniche: il 47,9% tra i nativi americani ed il 42,7% tra gli afroamericani, rispetto al 21,4% tra i bianchi; senza contare che i casi di incarcerazione dei genitori coinvolgevano in modo schiacciante i padri, (ovvero nell'87,9% dei casi). A tal proposito Beth Gifford, altra principale autrice dello studio in questione, ha, infine, dichiarato: "Le nostre scoperte indicano i costi sociali potenzialmente elevati legati alla detenzione dei caregiver per bambini; potenzialmente per le generazioni future. Dal punto di vista della salute pubblica, la prevenzione della detenzione dei genitori potrebbe migliorare il benessere di bambini e giovani adulti, così come potrebbe aiutare i bambini e le famiglie una volta incarcerato un genitore".

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