In questi giorni i ricercatori del CARMENES, (ovvero un consorzio di ricerca tedesco-spagnolo che si è prefissato l'obiettivo di scoprire pianeti attorno alle stelle più piccole), attraverso uno studio pubblicato in questi giorni sulla rivista Science, hanno annunciato di aver rilevato, appunto, un pianeta gigante in orbita attorno ad una piccola stella, il quale ha molta più massa di quanto prevedono gli attuali modelli teorici. In pratica gli scienziati hanno osservato che nonostante la nana rossa GJ 3512, (che si trova a 30 anni luce dalla Terra), sia solo circa un decimo della massa del Sole, possiede un pianeta gigante, chiamato GJ 3512b, che orbita intorno ad essa; il che ha rappresentato un'osservazione inaspettata. Al riguardo Christoph Mordasini, uno dei principali autori della ricerca, ha spiegato: "Intorno a queste stelle dovrebbero esserci solo pianeti delle dimensioni della Terra o "Super Terre" un po' più massicce. Tuttavia GJ 3512b è un pianeta gigante con una massa circa la metà di quella di Giove, e quindi almeno un ordine di grandezza più massiccio dei pianeti previsti da modelli teorici per stelle così piccole". In pratica per raggiungere il suddetto scopo il consorzio di ricerca ha costruito un nuovo spettrografo a infrarossi, che è stato installato presso l'Osservatorio Calar Alto, e le cui osservazioni hanno mostrato che GJ 3512 si muoveva regolarmente verso e lontano dalla Terra: un fenomeno innescato da un "compagno" che in questo caso doveva essere particolarmente massiccio. Inoltre poiché tale scoperta è stata così inaspettata, i ricercatori hanno contattato, (tra gli altri), un gruppo di ricerca dell'Università di Berna, guidato dallo stesso Christoph Mordasini, (ossia uno dei massimi esperti mondiali nella teoria della formazione dei pianeti), per discutere plausibili scenari di formazione dell'esopianeta GJ 3512b. In merito a ciò lo stesso studioso ha proseguito affermato: "Il nostro modello di formazione ed evoluzione dei pianeti prevede che intorno alle piccole stelle si formerà un gran numero di piccoli pianeti. Il nostro modello prevede che non ci dovrebbero essere pianeti giganti attorno a tali stelle". In sostanza una possibile spiegazione del fallimento della teoria attuale potrebbe essere il meccanismo alla base del modello, (noto come accrescimento del nucleo): i pianeti sono formati dalla graduale crescita di piccoli corpi in masse sempre più grandi, un qualcosa che gli esperti definiscono "un processo dal basso verso l'alto"; secondo le ipotesi degli scienziati, il gigantesco pianeta GJ 3512b era probabilmente formato da un meccanismo fondamentalmente diverso, un cosiddetto collasso gravitazionale. A tal proposito Christoph Mordasini ha, infine, concluso dichiarando: "Una parte del disco di gas in cui sono formati i pianeti collassa direttamente sotto la propria forza gravitazionale. Un processo "top-down". Ma anche questa spiegazione pone problemi. Perché in questo caso il pianeta non ha continuato a crescere e migrare più vicino alla sua stella? Ci si aspetterebbe entrambe le cose se il disco del gas avesse avuto abbastanza massa da diventare instabile sotto la sua gravità. Il pianeta GJ 3512b è quindi un'importante scoperta che dovrebbe migliorare la nostra comprensione di come si formano i pianeti attorno a tali stelle".
Di seguito un'immagine di confronto:
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