Come risaputo, il fosfato è di fondamentale importanza per l'origine della vita, perché è onnipresente in biomolecole chiave alla base di tutti gli organismi, il DNA e l'RNA, tuttavia per anni la comunità scientifica si è interrogata per capire dove potesse trovarsi questo elemento in un ambiente povero come la Terra primitiva senza mai ottenere una risposta definitiva. O almeno così era stato finora poiché di recente alcuni ricercatori dell'Università di Washington, attraverso uno studio pubblicato sulla rivista PNAS, hanno fatto sapere che la soluzione a tale mistero arriva dopo quasi 50 anni dalla presenza di laghi con altissime concentrazioni di sali, chiamati carbonati. In pratica si tratta di composti chimici che si formano in ambienti asciutti, (come Mono Lake in California o il Lago Magadi in Kenya): non a caso è stato proprio analizzando le acquee di questi luoghi che gli scienziati hanno rilevato livelli di fosforo fino a 50.000 volte più alti rispetto a quelli trovati sia nell'acqua di mare sia in qualsiasi altro ambiente di acqua dolce. Al riguardo gli stessi studiosi hanno scritto: «Un grosso problema è che le sintesi prebiotiche usano fosfato concentrato per incorporare fosfato nelle biomolecole, mentre le acque naturali sono generalmente povere di fosfati perché il fosfato reagisce con il calcio per formare minerali di apatite a bassa solubilità. Nel nostro studio mostriamo che i laghi ricchi di carbonato possono concentrare il fosfato a livelli molali superiori ad 1, bloccando il calcio nei minerali carbonatici, che impedisce la rimozione del fosfato mediante la precipitazione dell'apatite. I laghi ricchi di fosfati possono essersi formati preferibilmente sulla Terra prebiotica a causa degli agenti atmosferici dell'acido carbonico in atmosfere ricche di CO2 e dell'assenza del consumo di fosfato microbico. Ciò indica specificamente un'origine della vita nei laghi ricchi di carbonato e quindi definisce le condizioni acquose che i chimici prebiotici dovrebbero considerare». Mentre Jonathan Toner, uno dei principali autori della ricerca in questione ha, infine, concluso spiegando: "Nella Terra primordiale questo processo deve essere stato molto comune perché i vulcani attivi erano numerosi e le rocce vulcaniche appena formate reagivano con l'anidride carbonica, fornendo carbonati ai laghi. Per questo motivo la Terra primordiale avrebbe potuto ospitare molti laghi ricchi di carbonati, con concentrazioni di fosforo tali da dare inizio alla vita".
Come risaputo, il fosfato è di fondamentale importanza per l'origine della vita, perché è onnipresente in biomolecole chiave alla base di tutti gli organismi, il DNA e l'RNA, tuttavia per anni la comunità scientifica si è interrogata per capire dove potesse trovarsi questo elemento in un ambiente povero come la Terra primitiva senza mai ottenere una risposta definitiva. O almeno così era stato finora poiché di recente alcuni ricercatori dell'Università di Washington, attraverso uno studio pubblicato sulla rivista PNAS, hanno fatto sapere che la soluzione a tale mistero arriva dopo quasi 50 anni dalla presenza di laghi con altissime concentrazioni di sali, chiamati carbonati. In pratica si tratta di composti chimici che si formano in ambienti asciutti, (come Mono Lake in California o il Lago Magadi in Kenya): non a caso è stato proprio analizzando le acquee di questi luoghi che gli scienziati hanno rilevato livelli di fosforo fino a 50.000 volte più alti rispetto a quelli trovati sia nell'acqua di mare sia in qualsiasi altro ambiente di acqua dolce. Al riguardo gli stessi studiosi hanno scritto: «Un grosso problema è che le sintesi prebiotiche usano fosfato concentrato per incorporare fosfato nelle biomolecole, mentre le acque naturali sono generalmente povere di fosfati perché il fosfato reagisce con il calcio per formare minerali di apatite a bassa solubilità. Nel nostro studio mostriamo che i laghi ricchi di carbonato possono concentrare il fosfato a livelli molali superiori ad 1, bloccando il calcio nei minerali carbonatici, che impedisce la rimozione del fosfato mediante la precipitazione dell'apatite. I laghi ricchi di fosfati possono essersi formati preferibilmente sulla Terra prebiotica a causa degli agenti atmosferici dell'acido carbonico in atmosfere ricche di CO2 e dell'assenza del consumo di fosfato microbico. Ciò indica specificamente un'origine della vita nei laghi ricchi di carbonato e quindi definisce le condizioni acquose che i chimici prebiotici dovrebbero considerare». Mentre Jonathan Toner, uno dei principali autori della ricerca in questione ha, infine, concluso spiegando: "Nella Terra primordiale questo processo deve essere stato molto comune perché i vulcani attivi erano numerosi e le rocce vulcaniche appena formate reagivano con l'anidride carbonica, fornendo carbonati ai laghi. Per questo motivo la Terra primordiale avrebbe potuto ospitare molti laghi ricchi di carbonati, con concentrazioni di fosforo tali da dare inizio alla vita".
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