Apparentemente l'assunzione combinata di antibiotici ed oppioidi può aumentare il rischio di abuso di quest'ultime sostanze; o almeno questo è quanto hanno scoperto alcuni ricercatori dell'Università della California, San Diego nel corso di un loro nuovo studio condotto su modello murino e pubblicato in questi giorni sulla rivista eNeuro. In pratica, come già noto, l'abuso di oppioidi e la dipendenza da essi affliggono milioni di persone in tutto il mondo: molti fattori svolgono una parte in questa epidemia degli oppioidi, tuttavia a quanto pare tra questi il microbiama intestinale potrebbe giocare un ruolo più ampio di quanto si pensasse in precedenza. Difatti diverse ricerche passate hanno dimostrato che il mondo dei batteri che popolano l'intestino può influenzare la salute del cervello ed avere un peso abbastanza importante in una serie di disturbi cerebrali, (compresa la dipendenza). Inoltre, considerando che spesso dopo un intervento chirurgico i medici prescrivono in genere sia gli oppioidi che gli antibiotici per trattare il dolore mentre combattono le infezioni, gli scienziati hanno deciso di esplorare la relazione tra questi due tipi di farmaci ed hanno visto che questa strategia uccide anche i batteri nel microbioma. Ad ogni modo entrando un po' più nei dettagli nel corso dei loro esperimenti gli studiosi hanno somministrato degli antibiotici ad un gruppo di topi da laboratorio per 2 settimane, (in modo da esaurire il microbioma intestinale di tali animali), e successivamente hanno dato loro una dose giornaliera di ossicodone. Così facendo hanno osservato che rispetto agli esemplari che avevano ricevuto soltanto il suddetto oppioide, quelli che avevano seguito un trattamento con antibiotici che aveva ucciso i batteri dell'intestino mostravano profondi cambiamenti nel modo in cui il loro cervello rispondeva all'ossicodone. In sostanza, per farla breve, i ricercatori hanno rilevato che i topi in questione mostravano un'alterata sensibilità agli oppioidi nelle aree cerebrali implicate nella dipendenza e che il loro microbioma impoverito peggiorava gli effetti dell'intossicazione ed indeboliva quelli dell'astinenza. Al riguardo gli autori del sopracitato studio hanno spiegato: "Abbiamo misurato l'effetto della deplezione del microbioma sull'attivazione di complessi neuronali rilevando l'attivazione del neurone Fos-positivo, (o Fos+), durante l'intossicazione e l'astinenza usando un modello murino di dipendenza da ossicodone. La somministrazione giornaliera di ossicodone, (di 2 mg/kg), ha aumentato le soglie del dolore ed ha aumentato i neuroni Fos+ nell'amigdala basolaterale durante l'intossicazione, con una diminuzione delle soglie del dolore ed un aumento dei neuroni Fos+ nella sostanza grigia periaqueduttale, nel nucleo centrale dell'amigdala, nel locus ceruleus, nel nucleo paraventricolare del talamo, nella corteccia insulare agranulare, nel nucleo del letto della stria terminalis e nella regione parvocellulare mediale dell'abenula laterale durante l'astinenza. L'esaurimento del microbioma ha prodotto cambiamenti diffusi, ma specifici per regione e stato, nell'attivazione dell'insieme neuronale. L'intossicazione e l'astinenza da ossicodone hanno anche aumentato la connettività funzionale tra le regioni del cervello. L'esaurimento del microbioma ha provocato una decorrelazione di questa rete funzionale". Ed hanno, infine, concluso dichiarando: "Questi dati indicano che l'esaurimento del microbioma da parte degli antibiotici produce cambiamenti diffusi nel reclutamento di insiemi neuronali che sono attivati dall'intossicazione e dall'astinenza da ossicodone, suggerendo che il microbioma intestinale può svolgere un ruolo nell'uso e nella dipendenza da oppioidi. Tuttavia sono necessari studi futuri per comprendere meglio gli effetti molecolari, neurobiologici e comportamentali dell'esaurimento del microbioma su comportamenti simili alla dipendenza".
Apparentemente l'assunzione combinata di antibiotici ed oppioidi può aumentare il rischio di abuso di quest'ultime sostanze; o almeno questo è quanto hanno scoperto alcuni ricercatori dell'Università della California, San Diego nel corso di un loro nuovo studio condotto su modello murino e pubblicato in questi giorni sulla rivista eNeuro. In pratica, come già noto, l'abuso di oppioidi e la dipendenza da essi affliggono milioni di persone in tutto il mondo: molti fattori svolgono una parte in questa epidemia degli oppioidi, tuttavia a quanto pare tra questi il microbiama intestinale potrebbe giocare un ruolo più ampio di quanto si pensasse in precedenza. Difatti diverse ricerche passate hanno dimostrato che il mondo dei batteri che popolano l'intestino può influenzare la salute del cervello ed avere un peso abbastanza importante in una serie di disturbi cerebrali, (compresa la dipendenza). Inoltre, considerando che spesso dopo un intervento chirurgico i medici prescrivono in genere sia gli oppioidi che gli antibiotici per trattare il dolore mentre combattono le infezioni, gli scienziati hanno deciso di esplorare la relazione tra questi due tipi di farmaci ed hanno visto che questa strategia uccide anche i batteri nel microbioma. Ad ogni modo entrando un po' più nei dettagli nel corso dei loro esperimenti gli studiosi hanno somministrato degli antibiotici ad un gruppo di topi da laboratorio per 2 settimane, (in modo da esaurire il microbioma intestinale di tali animali), e successivamente hanno dato loro una dose giornaliera di ossicodone. Così facendo hanno osservato che rispetto agli esemplari che avevano ricevuto soltanto il suddetto oppioide, quelli che avevano seguito un trattamento con antibiotici che aveva ucciso i batteri dell'intestino mostravano profondi cambiamenti nel modo in cui il loro cervello rispondeva all'ossicodone. In sostanza, per farla breve, i ricercatori hanno rilevato che i topi in questione mostravano un'alterata sensibilità agli oppioidi nelle aree cerebrali implicate nella dipendenza e che il loro microbioma impoverito peggiorava gli effetti dell'intossicazione ed indeboliva quelli dell'astinenza. Al riguardo gli autori del sopracitato studio hanno spiegato: "Abbiamo misurato l'effetto della deplezione del microbioma sull'attivazione di complessi neuronali rilevando l'attivazione del neurone Fos-positivo, (o Fos+), durante l'intossicazione e l'astinenza usando un modello murino di dipendenza da ossicodone. La somministrazione giornaliera di ossicodone, (di 2 mg/kg), ha aumentato le soglie del dolore ed ha aumentato i neuroni Fos+ nell'amigdala basolaterale durante l'intossicazione, con una diminuzione delle soglie del dolore ed un aumento dei neuroni Fos+ nella sostanza grigia periaqueduttale, nel nucleo centrale dell'amigdala, nel locus ceruleus, nel nucleo paraventricolare del talamo, nella corteccia insulare agranulare, nel nucleo del letto della stria terminalis e nella regione parvocellulare mediale dell'abenula laterale durante l'astinenza. L'esaurimento del microbioma ha prodotto cambiamenti diffusi, ma specifici per regione e stato, nell'attivazione dell'insieme neuronale. L'intossicazione e l'astinenza da ossicodone hanno anche aumentato la connettività funzionale tra le regioni del cervello. L'esaurimento del microbioma ha provocato una decorrelazione di questa rete funzionale". Ed hanno, infine, concluso dichiarando: "Questi dati indicano che l'esaurimento del microbioma da parte degli antibiotici produce cambiamenti diffusi nel reclutamento di insiemi neuronali che sono attivati dall'intossicazione e dall'astinenza da ossicodone, suggerendo che il microbioma intestinale può svolgere un ruolo nell'uso e nella dipendenza da oppioidi. Tuttavia sono necessari studi futuri per comprendere meglio gli effetti molecolari, neurobiologici e comportamentali dell'esaurimento del microbioma su comportamenti simili alla dipendenza".
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