Identificati 6 sottotipi ben distinti di pre-diabete.


Apparentemente nelle persone che si trovano nelle fasi preliminari del diabete mellito di tipo 2 esistono 6 sottotipi chiaramente distinguibili, che si differenziano per lo sviluppo della malattia, il rischio di diabete e lo sviluppo di malattie secondarie; o almeno questo è quanto hanno scoperto alcuni ricercatori dell'Institute for Diabetes Research and Metabolic Diseases of the Helmholtz Center Munich at the University of Tübingen, dell'University College London e dello German Center for Diabetes Research, in occasione di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, il quale potrebbe aiutare in futuro a prevenire la manifestazione del diabete o lo sviluppo di complicanze diabetiche attraverso una prevenzione mirata. In pratica, anche se il diabete rappresenta una pandemia mondiale, (dal 1980 il numero di persone affette da questo disturbo è quadruplicato in tutto il mondo e, secondo le stime, la tendenza è in continuo aumento), come già risaputo, il diabete mellito di tipo 2 non si sviluppa da un giorno all'altro: spesso le persone attraversano, infatti, una fase preliminare più lunga, in cui i livelli di glucosio nel sangue sono già elevati, ma i soggetti colpiti non sono ancora malati. Al riguardo Hans-Ulrich Häring, uno dei principali autori della suddetta ricerca, ha dichiarato: "Per le persone con pre-diabete non è stato possibile fino ad ora prevedere se avrebbero sviluppato il diabete e sarebbero stati a rischio di gravi complicazioni come l'insufficienza renale, o se avrebbero avuto solo una forma innocua con livelli di glucosio nel sangue leggermente più alti, ma senza rischi significativi per la loro salute. Tuttavia tale distinzione è importante per la prevenzione mirata della malattia metabolica e quindi per contrastare la pandemia diabetica". Ad ogni modo adesso, come già anticipato, gli scienziati hanno raggiunto un importante traguardo: utilizzando la cosiddetta "cluster analysis" nelle persone affette da pre-diabete, hanno, infatti individuato ben 6 distinti sottotipi con un diverso rischio di diabete. In sostanza si tratta di una classificazione differenziata di pre-diabete e diabete che potrebbe permettere di effettuare una prevenzione ed una terapia individuale e precoce del diabete e delle sue malattie secondarie in modo adeguato allo sviluppo della malattia. Insomma, per arrivare a tali conclusioni gli studiosi hanno condotto analisi dettagliate sul metabolismo delle persone affette da pre-diabete che erano ancora considerate sane: le persone sottoposte ai test, (ossia un totale di 899), provenivano dallo Tübingen Family Study e dallo Study of the Tübingen Lifestyle Program e negli ultimi 25 anni si sono sottoposti più volte ad intensivi esami clinici, chimici di laboratorio, risonanza magnetica ed esami genetici. In ogni caso sulla base di parametri metabolici chiave, (come, ad esempio, i livelli di glucosio nel sangue, il grasso del fegato e la distribuzione del grasso corporeo), i ricercatori sono stati in grado di identificare, appunto, 6 sottotipi di pre-diabete. In merito a ciò Robert Wagner, altro principale responsabile del nuovo lavoro, ha affermato: "Come nel diabete manifesto, ci sono anche diversi tipi di malattia nella fase preliminare del diabete, che differiscono nei livelli di glucosio nel sangue, nell'azione e nella secrezione di insulina, nella distribuzione del grasso corporeo, nel grasso del fegato e nel rischio genetico". Inoltre entrando un po' più nei particolari, stando ai risultati ottenuti, tre di questi gruppi, (ovvero i cluster 1, 2 e 4), sono risultati essere caratterizzati da un basso rischio di diabete: i partecipanti allo studio nei cluster 1 e 2 erano sani; le persone magre erano per la maggior parte membri del cluster 2 ed avevano un rischio particolarmente basso di sviluppare complicazioni; il cluster 4 era composto da persone in sovrappeso, il cui metabolismo era, però, ancora relativamente sano; mentre i tre sottotipi rimanenti, (cioè i cluster 3, 5 e 6), erano formati da individui associati ad un aumento del rischio di diabete e/o di malattie secondarie. Tra l'altro si è visto che le persone appartenenti al sottotipo 3 producevano troppo poca insulina ed avevano un alto rischio di sviluppare il diabete; quelle del cluster 5 avevano un fegato grasso pronunciato ed un rischio molto alto di diabete poiché il loro corpo si è dimostrato essere resistente all'effetto di abbassamento del glucosio nel sangue da parte dell'insulina; invece nel sottotipo 6 i danni ai reni si erano verificati anche prima della diagnosi di diabete e pure in questo caso il rischio di mortalità era particolarmente elevato. Comunque sia per indagare se tale classificazione in 6 sottotipi di pre-diabete potesse essere confermata anche in altri studi gli scienziati hanno successivamente esteso le loro analisi a quasi 7.000 soggetti che avevano preso parte alla Whitehall II Cohort in London ed anche lì hanno identificato i medesimi sottotipi di pre-diabete. A tal proposito Andreas Fritsche, uno degli altri primi autori dell'indagine in questione, ha, infine, concluso spiegando: "Stiamo già pianificando altri progetti. Prossimamente, negli studi prospettici, cercheremo prima di tutto di determinare in che misura le nuove scoperte sono applicabili per la classificazione delle singole persone in gruppi a rischio. In caso affermativo le persone con un profilo di rischio elevato potrebbero essere identificate precocemente e ricevere un trattamento specifico".

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