Sin dalle sue prime osservazioni, (così come in quelle più moderne), Saturno si è sempre mostrato allo stesso modo in cui appare al giorno d'oggi, vale a dire con un'inclinazione assiale di alcune decine di gradi, ma finora il reale motivo alla base di questo fenomeno non è stato mai compreso fino in fondo. Tuttavia adesso un gruppo di ricercatori del CNRS, della Sorbonne Université e dell'Università di Pisa, (in collaborazione con l'Institute of Celestial Mechanics and Ephemeris Calculation), hanno pubblicato uno studio sulla rivista Nature Astronomy, all'interno del quale hanno avanzato una nuova teoria, secondo cui a spiegare la suddetta inclinazione nell'asse di rotazione del "Signore degli anelli" potrebbe essere l'influenza delle sue varie lune; ed il tutto sarebbe destinato ad aumentare ulteriormente nei prossimi miliardi di anni. In pratica gli scienziati hanno dimostrato che, un po' come la storia di Davide contro Golia, l'attuale inclinazione assiale di Saturno è causata dalla migrazione dei suoi satelliti naturali, ed in particolar modo da quella di Titano, (ossia quello più grande, nonché l'unico del Sistema Solare ad avere un'atmosfera significativa): recenti osservazioni hanno, infatti, dimostrato che tutte le 82 lune saturniane, (20 delle quali scoperte lo scorso anno), si stanno gradualmente allontanando dal pianeta in questione molto più velocemente di quanto gli astronomi avessero precedentemente stimato. Quindi, prendendo in considerazione questo aumento del tasso di migrazione nei loro calcoli, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che questo processo può influire, appunto, sull'inclinazione dell'asse di rotazione di Saturno: man mano che i suoi satelliti si allontanano, il pianeta si inclina sempre di più. Ad ogni modo si pensa che l'evento decisivo che ha inclinato il "Signore degli anelli" sia avvenuto in tempi relativamente recenti: per oltre 3 miliardi di anni dopo la sua formazione l'asse di rotazione di Saturno sarebbe rimasto solo leggermente inclinato, e soltanto circa un miliardo di anni fa il graduale movimento dei suoi satelliti avrebbe innescato un fenomeno di risonanza che continua ancora oggi: l'asse del pianeta avrebbe anche interagito con il percorso di Nettuno e si sarebbe gradualmente spostato fino a raggiungere l'odierna inclinazione di quasi 27°, (per la precisione 26,73°). In sostanza si tratta di risultati che hanno messo in discussione i precedenti scenari: gli astronomi erano, infatti, già d'accordo sull'esistenza di questa risonanza, ma credevano che si fosse verificata molto presto, (ovvero più di 4 miliardi di anni fa), per via di un cambiamento dell'orbita di Nettuno; da quel momento si pensava che l'asse di Saturno fosse rimasta stabile. In realtà l'asse del "Signore degli anelli" risulta essere tuttora inclinato, e quello che è possibile osservare oggigiorno è solo una fase transitoria di questo spostamento: come già anticipato, nei prossimi miliardi di anni, infatti, l'inclinazione assiale del pianeta in questione potrebbe più che raddoppiare. Comunque sia ci sarebbe anche da evidenziare come, attraverso un altra indagine pubblicata lo scorso Luglio sulla rivista Astronomy & Astrophysics, gli stessi ricercatori siano già arrivati a conclusioni simili per quanto riguarda Giove, il quale dovrebbe subìre un'inclinazione comparabile a causa della migrazione delle sue 4 principali lune, (cioé Io, Europa, Ganimede e Callisto), e della risonanza con l'orbita di Urano: secondo le loro previsioni, nei prossimi 5 miliardi di anni l'inclinazione dell'asse di tale gigante gassoso potrebbe, infine, passare dagli attuali 3,12° ad addirittura più di 30°.
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