Identificato uno specifico tipo di cellula i cui difetti possono causare la colite ulcerosa.


Sembra proprio che nell'intestino siano presenti molte varianti delle cosiddette "cellule goblet", (conosciute anche come cellule caliciformi mucipare), e tutte con funzioni diverse; o almeno questo è quanto hanno scoperto alcuni ricercatori dell'Università di Göteborg e dell'Università della California, Davis a seguito di uno studio i cui risultati sono stati pubblicati in questi giorni sulla rivista Science ed il quale ha indicato che i difetti in un particolare tipo di tali cellule possono essere un fattore che contribuisce alla colite ulcerosa, (ossia una malattia infiammatoria intestinale cronica ma intermittente). In pratica, come già noto, tutta la parte interna dell'intestino è ricoperta da un sottile strato di muco che protegge la fragile membrana della mucosa da batteri ed altri microrganismi, che se entrano ripetutamente a contatto con essa possono scatenare infiammazioni e persino cambiamenti cellulari; il che a sua volta può aumentare il rischio di cancro intestinale. Inoltre in un colon sano il suddetto strato di muco, (che si rinnova completamente ogni ora), ha uno spessore che può arrivare fino ad un millimetro ed è formato da uno speciale tipo di cellule, note, appunto, come cellule goblet. In sostanza durante la suddetta nuova ricerca gli scienziati hanno separato queste cellule dalle altre ed hanno studiato quali proteine esprimeno singolarmente ognuna di esse: in questo modo è emerso che, come già anticipato, ci sono molti sottotipi diversi di queste cellule goblet, ed anche le loro funzioni si sono rivelate essere più varie di quanto si era visto in precedenza. Al riguardo Malin Johansson, una delle principali autrici, ha affermato: "Crediamo che questa sia una conoscenza importante che potrebbe permetterci di influenzare la funzione protettiva dell'intestino in futuro. Il sistema che mantiene lo strato di muco intestinale protettivo sembra essere in grado di cambiare le sue funzioni, e potremmo utilizzare questa capacità riprogrammando lo strato con vari segnali, per esempio, utilizzando nuovi farmaci". Ad ogni modo entrando un po' più nei dettagli, gli studiosi hanno preso in esame una specifica tipologia di cellula goblet, che si trova sulla superficie più esterna della mucosa intestinale e che ha il compito di fornire un altro tipo di muco, il quale contribuisce alla protezione dell'intestino ed allo stesso tempo permette il passaggio di alcuni nutrienti. In merito a ciò la stessa Malin Johansson ha proseguito spiegando: "Se la funzione di queste cellule specifiche è compromessa, vediamo che sorgono superfici cellulari non protette. Queste portano all'infiammazione, sia in studi sui topi che in campioni di pazienti con colite ulcerosa". Tra l'altro nel corso delle loro analisi i ricercatori hanno anche osservato che nei pazienti affetti dalla malattia infiammatoria intestinale in questione le sopracitate specifiche cellule goblet sembravano essere respinte dalla mucosa prima del normale e di conseguenza  diventavano meno numerose. A tal proposito Malin Johansson ha, infine, concluso dichiarando: "Con nostra sorpresa siamo stati in grado di trovare tutto ciò sia nei pazienti con colite ulcerosa attiva sia in quelli che erano temporaneamente asintomatici. Questo indica che il rigetto prematuro delle particolari cellule goblet che abbiamo studiato danneggia la funzione protettiva del muco e che questo rappresenta una causa che contribuisce alla malattia infiammatoria intestinale. Potrebbe anche essere una spiegazione parziale per l'elevato rischio di cancro in questi pazienti".

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