Secondo una nuova ipotesi, l'Alba Cosmica ebbe luogo 250-350 milioni di anni dopo il Big Bang.


In apparenza la cosiddetta "Alba Cosmica", (ossia quando le stelle si formarono per la prima volta, fenomeno chiamato anche reionizzazione), avvenne in un periodo compreso tra 250 milioni e 350 milioni di anni dopo l'inizio dell'Universo a seguito del famigerato Big Bang; o almeno questa è la nuova teoria avanzata di recente sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society da parte di alcuni ricercatori dell'University College London, dell'Università di Cambridge, dell'Università della California-Santa Cruz, dell'Università del Texas e dell'Università della California, Los Angeles, i quali hanno suggerito che il James Webb Space Telescope della NASA, (noto anche con la sigla JWST ed il cui lancio è previsto per il prossimo Novembre o per l'inizio Dicembre a causa di slittamenti vari), sarà abbastanza sensibile da osservare direttamente la nascita delle galassie. In pratica per arrivare a tale conclusione gli scienziati hanno esaminato 6 delle galassie più lontane attualmente conosciute, la cui luce ha impiegato la maggior parte della vita del cosmo per raggiungere la Terra: così facendo hanno scoperto che la distanza di queste galassie dal pianeta corrispondeva ad un tempo di oltre 13 miliardi di anni fa, vale a dire quando l'Universo aveva solo, (si fa per dire), 550 milioni di anni. Inoltre analizzando le immagini dei telescopi spaziali Hubble e Spitzer, gli studiosi sono riusciti anche a calcolare che l'età di queste galassie va da 200 a 300 milioni di anni; il che ha permesso loro di fare una stima di quando si sono formate le loro stelle. Al riguardo Nicolas Laporte, uno dei principali autori della suddetta ricerca, ha spiegato: "I teorici ipotizzano che l'Universo sia stato un luogo buio per le prime centinaia di milioni di anni, prima che si formassero le prime stelle e galassie. Testimoniare il momento in cui l'Universo è stato immerso per la prima volta nella luce delle stelle è una ricerca importante in astronomia. Le nostre osservazioni indicano che l'Alba Cosmica è avvenuta tra 250 e 350 milioni di anni dopo l'inizio dell'Universo, e che al momento della loro formazione galassie come quelle che abbiamo studiato sarebbero state sufficientemente luminose da essere viste con il James Webb Space Telescope". In sostanza, come già anticipato, i ricercatori hanno analizzato la luce stellare delle galassie così come è stata registrata dai telescopi spaziali Hubble e Spitzer, esaminando un marcatore nella loro distribuzione di energia indicativo della presenza di idrogeno atomico, (ovvero quello che non è stato diviso in protoni ed elettroni), nelle loro atmosfere stellari: ciò ha, appunto, fornito una stima dell'età delle stelle che contengono. Tra l'altro questa firma di idrogeno aumenta di forza man mano che la popolazione stellare invecchia, ma diminuisce quando la galassia è più vecchia di un miliardo di anni: la dipendenza dall'età si verifica perché le stelle più massicce che contribuiscono a questo segnale bruciano il loro combustibile nucleare più rapidamente e quindi muoiono prima. In merito a ciò Romain Meyer, altro principale responsabile del nuovo lavoro, ha dichiarato: "Questo indicatore di età è usato per datare le stelle nelle nostre vicinanze nella Via Lattea, ma può anche essere usato per datare galassie estremamente remote, viste in un periodo molto precoce dell'Universo. Usando questo indicatore possiamo dedurre che, anche in questi primi tempi, le nostre galassie hanno tra i 200 ed i 300 milioni di anni". Ad ogni modo nell'analizzare i dati di Hubble e Spitzer, gli scienziati avevano bisogno di stimare il cosiddetto "redshift" di ogni galassia, che indica la loro distanza cosmologica e quindi il tempo di osservazione: per ottenerlo hanno intrapreso misurazioni spettroscopiche grazie all'impiego dell'intero arsenale di potenti telescopi terrestri, (tra cui l'Atacama Large Millimeter Array o ALMA; il Very Large Telescope o VLT; i telescopi gemelli Keck; ed il telescopio Gemini South). Insomma, per farla breve tali valutazioni hanno permesso agli studiosi di confermare che guardare queste galassie corrispondeva, appunto, a guardare indietro nel tempo ad un epoca in cui l'Universo aveva 550 milioni di anni. A tal proposito Richard Ellis, un altro dei principali autori dell'indagine in questione, ha, infine, concluso sostenendo: "Nell'ultimo decennio gli astronomi hanno spinto indietro le frontiere di ciò che possiamo osservare fino ad un tempo in cui l'Universo aveva solo il 4% della sua età attuale. Tuttavia a causa della limitata trasparenza dell'atmosfera terrestre e delle capacità dei telescopi spaziali Hubble e Spitzer, abbiamo raggiunto il nostro limite. Ora aspettiamo con ansia il lancio del James Webb Space Telescope, che crediamo abbia la capacità di assistere direttamente all'Alba Cosmica. La ricerca di vedere questo importante momento nella storia dell'Universo è stato un Santo Graal in astronomia per decenni. Poiché siamo fatti di materiale elaborato nelle stelle, questa è in un certo senso la ricerca delle nostre stesse origini".
 
Di seguito un breve video che mostra una simulazione dell'Alba Cosmica:

Commenti