Svelato che la forma del virus può determinare gli esiti dell'infezione da RSV.


La scorsa estate gli operatori sanitari hanno registrato un picco fuori stagione riguardante il virus respiratorio sinciziale, (più comunemente noto come RSV), vale a dire un agente patogeno altamente contagioso, che può risultare molto pericoloso e persino fatale per i bambini piccoli e gli anziani, e che generalmente causa malattie da Ottobre a Marzo. Inoltre, sebbene tale virus si stato riconosciuto per la prima volta negli anni '50, attualmente non è disponibile nessun tipo di vaccino o trattamento veramente efficace che possa fermare la diffusione. Tuttavia recentemente alcuni ricercatori della Washington University di St. Louis, durante uno studio pubblicato sulla rivista eLife, hanno sviluppato un sistema fluorescente che permette di monitorare le interazioni tra le particelle di virus e le proteine del sistema immunitario che aiutano l'organismo a difendersi contro le infezioni, (conosciute come proteine del complemento): attraverso questo sistema, hanno scoperto che i virus prodotti durante l'infezione da RSV cambiano forma, convertendosi da particelle lunghe ed a forma di bastoncino a quelle più arrotondate; ed è ciò a fare la differenza per quel che concerne l'attivazione o la disattivazione di queste proteine del complemento. Al riguardo Michael D. Vahey, uno dei principali autori della suddetta ricerca, ha spiegato: "Affinché i virus dell'RSV infettino una cellula, le membrane che circondano ciascuno di loro devono fondersi insieme attraverso l'azione della proteina F dell'RSV. Gli anticorpi che si legano alla proteina F possono impedire ai virus di infettare le cellule. Ma la proteina F è un famoso "mutaforma", il che la rende notoriamente instabile. Idealmente vorremmo che il sistema immunitario prendesse di mira la forma della proteina F che può causare l'infezione, ma questo non sempre accade. Abbiamo scoperto che quando l'RSV cambia forma da bastoncini a sfere, anche la proteina F tende a cambiare forma. Quello che ne consegue è una situazione in cui le particelle del virus che attivano il sistema del complemento hanno spesso la forma sbagliata della proteina F sulla loro superficie. Questo può fare sì che il sistema immunitario vada dietro al bersaglio sbagliato". Ed ha, infine, concluso dichiarando: "I nostri risultati mostrano che le proprietà biofisiche di un virus, (comprese dimensioni e forma), contano in termini di come viene riconosciuto dal sistema immunitario e possono essere importanti da considerare quando si sviluppano potenziali trattamenti o vaccini".

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