Si sa, la leucemia mieloide acuta, (nota anche con la sigla AML), è un cancro aggressivo dei globuli bianchi con poche terapie mirate efficaci attualmente disponibili per trattarlo. Tuttavia recentemente alcuni ricercatori del Cold Spring Harbor Laboratory dell'University of Texas at Austin, e del St. Jude Children's Research Hospital, tramite uno studio pubblicato sulla rivista Cell Reports, hanno fatto sapere di aver scoperto che per il bene della loro sopravvivenza le cellule colpite dall'AML si affidano ad una specifica proteina precedentemente poco conosciuta e chiamata SCP4: ciò potrebbe indicare un potenziale nuovo approccio terapeutico per tale malattia. In pratica l'SCP4 è una fosfatasi, vale a dire un tipo di proteina che regola l'attività cellulare togliendo i fosfati da altre proteine; mentre un altro tipo di proteina, (chiamata chinasi), ha il compito di rimette quei fosfati lì dove sono stati tolti. Inoltre il numero di fosfati aggiunti o sottratti da una proteina, (ovvero il suo livello di fosforilazione), determina l'attività della stessa. In sostanza gli scienziati hanno osservato che l'SCP4 potrebbe accoppiarsi con una delle due chinasi simili denominate STK35 e PDIK1L: questo perché le cellule affette dall'AML sembrano avere bisogno che la fosfatasi e le chinasi lavorino insieme per sopravvivere; di conseguenza spegnere il gene che produce l'SCP4 potrebbe di fatto uccidere le cellule tumorali. Al riguardo Sofya Polyanskaya, una delle principali autrici della suddetta ricerca, ha affermato: "Sono rimasta sorpresa di trovare solo 12 articoli nella letteratura scientifica che menzionano l'SCP4. Di questi articoli nessuno discuteva un ruolo di queste proteine nel cancro. Quando si incontra qualcosa che non è mai stato studiato in precedenza nel contesto del cancro o non è stato capito affatto, è molto interessante". Ad ogni modo gli studiosi hanno ipotizzato che l'SCP4 possa controllare un importante percorso metabolico da cui dipendono le cellule dell'AML: i farmaci diretti contro questa proteina potrebbero affamare ed uccidere le cellule tumorali, permettendo ad altre cellule del sangue sane di crescere. A tal proposito la stessa Sofya Polyanskaya ha, infine, concluso dichiarando: "Fortunatamente altre fosfatasi sono state prese di mira con successo da farmaci prima d'ora. Sebbene decidere di studiare l'SCP4 sia stato rischioso, ora che il suo importante ruolo nelle cellule dell'AML è stato scoperto, gli altri ricercatori possono usare questo sistema e modificare altre cose per cercare di individuare il percorso esatto. Questo nostro lavoro sottolinea l'importanza della ricerca fondamentale per scoprire le terapie future".
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