Anonymous Italia attacca il Ministero della Difesa e mette online molti dati personali di eserciti e governanti.
Dopo aver attaccato la Banca Dati dell'AIFA ed essersi scagliata contro l'EXPO 2015, (attaccato e messo fuori servizio il sito per l'acquisto dei biglietti e il sito del Padiglione Italia), la divisione italiana della popolare legione Anonymous è tornata all'attacco prendendo di mira il Ministero della Difesa e rendendo pubblici migliaia di dati personali. In pratica si tratta perlopiù nomi ed indirizzi e-mail, (per un totale di oltre 1.700 account privati), accompagnati in alcuni casi anche da numeri di telefono, appartenenti al personale dell'esercito, dell'aeronautica, ma anche di alcune aziende del settore. Naturalmente come di consueto gli hacker di Anonymous Italia hanno rivendicato la loro azione e spiegato le loro motivazioni in un breve comunicato pubblicato sul loro blog ufficiale nel quale si può leggere: «Cittadini del mondo: annunciamo che una lista di dati personali di eserciti e governanti di tutto il mondo è caduta nelle nostre mani. Alcuni lavorano per grandi industrie belliche come Selex, MDBA, Thales Group, altri operano presso i vari ministeri d'europa come ad esempio quello della difesa spagnolo che con i suoi uomini spara ai profughi africani che cercano di entrare in Europa, altri ancora si occupano di Cyber Defence, come i signori dell'HackingTeam che vendono ai governi software per spiare i propri cittadini, come evidenziato da Wikileaks». Ed successivamente gli hacker hanno proseguito rivolgendosi al suddetto personale, scrivendo: «Aguzzini degli eserciti e delle polizie di tutto il mondo, politicanti sfruttatori: il vostro sogno è quello di trasformare il pianeta in una gigantesca caserma dove gli esseri umani ignoranti sfruttati ed impauriti devono lottare per guadagnare ciò che a stento basta a sostentarli. Tutto ciò è aberrante ed Anonymous non si stancherà mai di combatterlo. Usurpatori e gendarmi: vogliamo che i rivoluzionari e le rivoluzionarie di tutto il mondo conoscano la vostra identità e si oppongano a voi come meglio credono, perciò abbiamo deciso di diffondere questi dati con l'intento di generare la più ferma opposizione possibile, contro il potere omicida degli Stati e delle industrie belliche che voi sostenete». Quindi gli hacker hanno concluso pubblicando alcuni link dai quali chiunque ne abbia desiderio possa scaricare i suddetti dati ed alcuni screenshot riguardanti la della tipologia di dati trafugati. Inoltre secondo alcune fonti questi dati provengono da un sottodominio del sito del Ministero della Difesa, (ovvero: eu2014.difesa.it), il quale era vulnerabile ad attacchi di tipo SQL injection e che adesso risulta non essere più online. Al riguardo un esponente di Anonymous Italia informato sui fatti avrebbe, infine, spiegato: "Dopo l'attacco il sito è durato solo tre giorni, evidentemente se ne sono accorti e non abbiamo avuto il tempo di recuperare altri documenti privati".
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