I sensi del corpo umano che tutti conosciamo fin'ora sono 5: Vista, Udito, Gusto, Olfatto e Tatto... Ma chi poteva mai immaginare che anche la nostra mente fosse dotata Tatto? Beh questa è stata l'ultima sensazionale scoperta realizzata da un team di scienziati della University of Southern California, (USC), il quale ha scoperto che, quando si guarda un oggetto, il nostro cervello non solo ne elabora l'aspetto ma ricorda anche come esso risponde al tatto. Ed, infatti, questa connessione è risultata così forte che un computer sarebbe in grado di capire quale oggetto stiamo effettivamente guardando solo esaminando i dati provenienti dalla parte del cervello che elabora le sensazione del tatto. Sulla base dei lavori precedenti che dimostrano un collegamento analogo tra settori visivi ed uditivi del cervello, il gruppo di ricerca di Antonio e Hanna Damasio, attivo presso l'USC Dornsife Brain and Creativity Institute, ha usato la risonanza cerebrale a scansione magnetica e dei computer appositamente programmati per scoprire l'interazione tra la memoria ed i nostri sensi. I risultati dello studio sono stati pubblicati sull'ultimo numero della rivista Cerebral Cortex. Il team dei Damasio ha chiesto ad un gruppo di partecipanti di vedere cinque video di mani che toccano vari oggetti, e successivamente hanno utilizzato la risonanza magnetica funzionale, (detta anche fMRI), per acquisire la parte del cervello dei partecipanti che è responsabile per l'elaborazione delle sensazioni tattili. Quando un computer appositamente programmato ha elaborato i dati generati dalla scansione, il computer era in grado di prevedere con precisione quale dei cinque video clip era stato visto dal partecipante. Ed, inoltre, Kaspar Meyer, autore principale dello studio, ha affermato: "Quando è stato chiesto di immaginare la differenza tra il toccare un freddo pezzo di metallo e la calda pelliccia di un gattino, molte persone hanno ammesso di sentire letteralmente le due sensazioni nella loro mente. Lo stesso è accaduto ai nostri pazienti, quando abbiamo mostrato loro i video clip di mani che toccano oggetti vari". Mentre Antonio Damasio ha concluso dicendo: "I nostri risultati mostrano che il "feeling con tocco della mente" attiva le stesse parti del cervello che risponde al tocco reale. Quando si tiene un pensiero nella mente su un oggetto particolare, non si tratta certo solo di un "fluff mentale"; ma si tratta piuttosto di un file di memoria dettagliata che sta rinascendo nel nostro cervello". Per capire meglio basta chiudere gli occhi e provare a pensare per esempio, ad un coltello affilato. Provare ad immaginare di accarezzarlo… Si potrà così sentire un piccolo brivido giù per la schiena che avverte che è qualcosa di pericoloso. Ecco, in questo modo si è riusciti a toccare un oggetto con la mente... Niente di più semplice e banale, potreste dire; eppure finora nessuno aveva mai analizzato questo aspetto della connessione cervello-sensi, ovvero come la nostra memoria conservi vivo e perfettamente intatto anche il ricordo di una sensazione tattile. Ed, inoltre, il suddetto studio ha dimostrato così come il nostro cervello registri non semplici ricordi fatti "d'aria", ma archivi dettagliati di informazioni utilizzabili in qualsiasi momento per ricreare una esperienza ben precisa. E chissà che, con il passare degli anni, magari, un giorno, non si possa arrivare a scoprire come utilizzare al 100% il potenziale del nostro cervello, (visto che per il momento ne utilizziamo meno del 10%).
I sensi del corpo umano che tutti conosciamo fin'ora sono 5: Vista, Udito, Gusto, Olfatto e Tatto... Ma chi poteva mai immaginare che anche la nostra mente fosse dotata Tatto? Beh questa è stata l'ultima sensazionale scoperta realizzata da un team di scienziati della University of Southern California, (USC), il quale ha scoperto che, quando si guarda un oggetto, il nostro cervello non solo ne elabora l'aspetto ma ricorda anche come esso risponde al tatto. Ed, infatti, questa connessione è risultata così forte che un computer sarebbe in grado di capire quale oggetto stiamo effettivamente guardando solo esaminando i dati provenienti dalla parte del cervello che elabora le sensazione del tatto. Sulla base dei lavori precedenti che dimostrano un collegamento analogo tra settori visivi ed uditivi del cervello, il gruppo di ricerca di Antonio e Hanna Damasio, attivo presso l'USC Dornsife Brain and Creativity Institute, ha usato la risonanza cerebrale a scansione magnetica e dei computer appositamente programmati per scoprire l'interazione tra la memoria ed i nostri sensi. I risultati dello studio sono stati pubblicati sull'ultimo numero della rivista Cerebral Cortex. Il team dei Damasio ha chiesto ad un gruppo di partecipanti di vedere cinque video di mani che toccano vari oggetti, e successivamente hanno utilizzato la risonanza magnetica funzionale, (detta anche fMRI), per acquisire la parte del cervello dei partecipanti che è responsabile per l'elaborazione delle sensazioni tattili. Quando un computer appositamente programmato ha elaborato i dati generati dalla scansione, il computer era in grado di prevedere con precisione quale dei cinque video clip era stato visto dal partecipante. Ed, inoltre, Kaspar Meyer, autore principale dello studio, ha affermato: "Quando è stato chiesto di immaginare la differenza tra il toccare un freddo pezzo di metallo e la calda pelliccia di un gattino, molte persone hanno ammesso di sentire letteralmente le due sensazioni nella loro mente. Lo stesso è accaduto ai nostri pazienti, quando abbiamo mostrato loro i video clip di mani che toccano oggetti vari". Mentre Antonio Damasio ha concluso dicendo: "I nostri risultati mostrano che il "feeling con tocco della mente" attiva le stesse parti del cervello che risponde al tocco reale. Quando si tiene un pensiero nella mente su un oggetto particolare, non si tratta certo solo di un "fluff mentale"; ma si tratta piuttosto di un file di memoria dettagliata che sta rinascendo nel nostro cervello". Per capire meglio basta chiudere gli occhi e provare a pensare per esempio, ad un coltello affilato. Provare ad immaginare di accarezzarlo… Si potrà così sentire un piccolo brivido giù per la schiena che avverte che è qualcosa di pericoloso. Ecco, in questo modo si è riusciti a toccare un oggetto con la mente... Niente di più semplice e banale, potreste dire; eppure finora nessuno aveva mai analizzato questo aspetto della connessione cervello-sensi, ovvero come la nostra memoria conservi vivo e perfettamente intatto anche il ricordo di una sensazione tattile. Ed, inoltre, il suddetto studio ha dimostrato così come il nostro cervello registri non semplici ricordi fatti "d'aria", ma archivi dettagliati di informazioni utilizzabili in qualsiasi momento per ricreare una esperienza ben precisa. E chissà che, con il passare degli anni, magari, un giorno, non si possa arrivare a scoprire come utilizzare al 100% il potenziale del nostro cervello, (visto che per il momento ne utilizziamo meno del 10%).
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