USA: "I cartoni come Spongebob fanno male ai bambini".


Dal 30 Agosto 2004 in Italia tutti abbiamo conosciuto per la prima volta SpongeBob (SpongeBob SquarePants), una serie animata americana. La quale fu realizzata dal biologo marino e disegnatore, Stephen Hillenburg, e venne prodotta dalla sua compagnia, la United Plankton Pictures. Sebbene la sua prima trasmissione sia avvenuta in America l'1 Maggio 1999, la serie era stata ideata diversi anni prima. In America, come anche in tutto il resto del mondo, hanno avuto molto successo anche i gadget ispirati al cartone animato quali ad esempio: T-shirt, portachiavi, cappelli, pupazzetti, peluchecaschi per scooter, scarpe, infradito, monitor per Pc, addirittura una mini chitarra per bambini, e tanto altro ancora... La serie è ambientata a Bikini Bottom, una cittadina sul fondo dell'Oceano Pacifico, ed i suoi protagonisti sono creature marine che vivono in un mondo simile a quello umano. I personaggi principali sono: SpongeBob SquarePants, da cui il cartone prende il nome, una spugna allegra e spensierata che vive in un'ananas e che ha degli amici un po' particolari; il suo migliore amico, nonché suo compagno di avventure, Patrick, una stella marina rosa un po' tonta; la sua migliore amica che viene dal Texas, Sandy, uno scogliattolo femmina che con la sua geniale mente è riuscita a trovare un modo per vivere sott'acqua; la sua lumaca marina domestica Gary; il suo vicino Squiddy, un polpo verde chiaro sempre nervoso e quasi mai emotivo, nonché suo collega di lavoro; il suo datore di lavoro Mr. Krabs, un granchio rosso un po' troppo taccagno; ed il rivale in affari di quest'ultimo, Plankton, il quale cerca in tutti i modi, senza però riuscirci, di rubere la formula segrata dei Krabby Patty, i famosi panini preparati nel Krusty Krab da Spongebob; la figlia adottiva di Mr. KrabsPerla, una giovane balena molto allegra e moderna, ma scontenta di suo padre che la mette in imbarazzo davanti alle sue amiche facendole regali banali o assurdi; l'insegnante di guida di Spongebob, La Signora puff, una pesce palla che cerca in ogni modo di evitarlo, arrivando in un'occasione ad assegnargli la patente pur di toglierselo di mezzo; ed, infine, gli idoli di SpongeBob e Patrickdue Supereroi d'altri tempi, Waterman & Supervista pensionati che vivono in una casa di riposo, anche se, a loro dire, sono ancora in attività in quanto "Il male è sempre in agguato!". Inoltre dalla serie è stato tratto un film, uscito nelle sale americane nel 2004, mentre in quelle italiane nel 2005. Però un recente studio americano ha lanciato un'allarme che ha dichiarato che SpongeBob ed altri cartoni animati simili, dal ritmo molto frenetico, fanno male ai bambini, peggiorandone per esempio, la capacità di concentrazione. I risultati della ricerca, condotta dalla dottoressa Angeline Lillard della University of Virginia, sono stati rilanciati dai principali quotidiani del Regno Unito e degli USA, dove il cartone sulla spugna animata gode di particolare successo, (basti pensare che anche il presidente Obama lo ha menzionato una volta fra le sue serie tv preferite). Durante la suddetta ricerca, gli psicologi statunitensi hanno messo a paragone bambini di quattro anni che avevano appena guardato nove minuti di spezzoni di SpongeBob o cartoni dello stesso genere, con altri coetanei che avevano guardato qualcos'altro dai ritmi più tranquilli, oppure niente del tutto; i risultati hanno dimostrato che i primi sono andati significativamente peggio in una serie di test che misuravano le funzioni esecutive del cervello fra cui l'attenzione, il lavoro di memoria e l'auto-regolamentazione, tutti parametri fortemente collegati al successo negli studi. Nello specifico i bambini che hanno guardato SpongeBob hanno totalizzato circa il 10% di punti in meno rispetto agli altri 2 gruppi. Secondo gli psicologi, la spiegazione più probabile è la sovrastimolazione. Infatti il programma più lento cambiava scena nello spazio di 34 secondi, mentre quello veloce la cambiava ogni 11 secondi, con un'andatura, definita dagli studiosi, "innaturale". Un'altra spiegazione, sempre secondo gli studiosi, potrebbe essere quella della volontà del bambino di imitare il comportamento confusionario del loro personaggio Tv preferito. Tra l'altro Angeline Lillardcitata dai quotidiani britannici The Daily Telegraph e Daily Mailha precisato che i suoi esperimenti dimostrano come le performance dei bambini peggiorino solo immediatamente dopo la visione dei cartoni animati; inoltre questa scoperta è andata a confermare altri studi sugli effetti negativi che la televisione può avere sul lungo termine. Al riguardo Angeline Lillardil cui studio è stato interamente pubblicato sull'ultimo numero della rivista Pediatrics, ha spiegato: "I nostri risultati confermano altre ricerche che mostravano un rapporto negativo fra l'intrattenimento Tv e l'attenzione". Ed ha concluso dicendo: "Vista la popolarità di alcuni cartoni animati dai ritmi nevrotici fra i bambini piccoli è importante che i genitori siano avvertiti sulla possibilità di un livello più basso di alcune funzioni esecutive dei bambini, almeno subito dopo che hanno visto questi cartoni".

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