Ricavata albumina umana dalle piante di riso asiatico OGM.


Recentemente nell'ambito della scienza, grazie alle nuove tecnlogie che oggi si dispongono, è stato reso possibile trasfomare il riso in albumina umana, (HSA). E quindi sembrerebbe che le frontiere della biotecnologia non ha più confini. In generale l'albumina è una proteina del plasma prodotta dalle cellule epatiche; Che, inoltre, è contenuta anche nel latte e nell'albume dell'uovo, da cui prende il nome. In aggiunta la mora è uno dei pochi vegetali contenente l'albumina. Quest'ultima ha un peso molecolare di 69000 daltons, (unità di massa atomica unificata), e costituisce circa il 60% di tutte le proteine plasmatiche. Ed, inoltre, la concentrazione di albumina nel sangue umano, (detta anche albuminemia), varia fra 3.5 e 5.0 g/dL. L'albumina è necessaria per la regolazione ed il mantenimento della pressione oncotica, cioè la pressione osmotica necessaria per la corretta distribuzione dei liquidi corporei nel compartimento vascolare e nei tessuti. Oltretutto la molecola dell'albumina ha una carica negativa come la membrana del glomerulo renale e la repulsione elettrostatica impedisce quindi normalmente il passaggio dell'albumina nell'urina. Infatti nelle sindromi nefrosiche questa proprietà viene persa e di conseguenza si nota la comparsa di albumina nelle urine del malato. L'albumina per questo è considerata un importante marcatore di disfunzioni renali che compaiono anche a distanza di anni. Comunque quella di ricavare l'albumina umana dal riso è stata l'ultima trovata che arriva dalla Cina, e nello specifico dall'Università di Wuhan, dove, in collaborazione con i colleghi del National Research Council of Canada e del Center for Functional Genomics della Albany University, un team di ingegneri è riuscito a ricavare albumina da alcune piantine di riso geneticamente modificate. In particolare le piante che sono state utilizzate sono quelle del riso asiatico, (chiamato Oryza sativa). E, come già detto precedentemente, questa proteina, che è presente nel plasma ed è prodotta, appunto, dalle cellule epatiche, riveste, inoltre, una grande importanza poiché viene utilizzata in diversi ambiti come ad esempio, la cura delle ustioni, le emorragie gravi ed anche la cirrosi epatica, ed, inoltre, utilizzata anche nella produzione di farmaci e di alcuni vaccini. Inoltre è presente, oltre che nel plasma, anche in qualche alimento, come già detto in precedenza, e la sua produzione dal sangue umano è limitata dalla scarsa disponibilità nella donazione del sangue ed anche dall'alto rischio di trasmissione virale da parte dei donatori. Da qui la ricerca di un alternativa "non umana", ma, appunto, vegetale. Infatti dai chicchi di riso asiatico transgenico è possibile raggranellarne una certa quantità. Dallo studio, infatti, è emerso che il livello di raggiunto è pari al 10,58% della proteina solubile in un chicco di riso, (OsrHSA). Ed, inoltre, la produzione su larga scala di proteine OsrHSA, generate con una purezza superiore al 99% e con un tasso di produttività di 2,75 g/kg di riso integrale, significherebbe un ottimo risultato. E l'efficacia è pressoché garantita visto che la caratterizzazione fisica e biochimica dell'OsrHSA si è rivelata equivalente al plasma umano. Infatti l'efficienza della OsrHSA nella promozione della crescita delle cellule e curare la cirrosi del fegato nei ratti, come si evince dallo studio, è stata simile a quella dell'HSA. Gli esperti, coordinati da Yang He, sono dunque riusciti nell'intento di modificare geneticamente le piante di riso trasformandole in vere e proprie "fabbriche" in grado di produrre l'albumina. Ed al riguardo Roberto Defez, biotecnologo dell'Istituto di Genetica e biofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, (Cnr), di Napoli, ha spiegato: "È un risultato molto importante, che potrebbe aprire le porte anche alla realizzazione di altre varietà di riso ed altre piante in grado di produrre anche altri tipi di molecole".

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