L'Italia è tra i primi posti al mondo, almeno per quanto riguarda la speranza di vita.


Si sa con il passare degli anni e dei secoli ci sono sempre più anziani e sempre più a lungo. Tutto ciò è dovuto sia all'aumento della speranza di vita, che vede l'Italia tra i primi al mondo, (vale a dire 78,8 anni per gli uomini e 84,1 anni per le donne), sia ovviamente alla progressiva riduzione della mortalità, ma non solo riguardo alla mortalità generale, la quale, dal 1980, si è quasi dimezzata, ma anche alla mortalità infantile. Questi dati sono emersi da una recente relazione sullo stato di salute del Paese riguardante l'anno 2009/2010. Inoltre nella suddetta relazione, presentata dal ministro della SaluteRenato Balduzzi, viene sottolineato che: "L'Italia raggiunge il traguardo storico dei 60 milioni di abitanti, tra questi il 20,3% ha più di 65 anni. Al 1 Gennaio 2011 i residenti nel nostro Paese hanno raggiunto le 60.626.442 unità. Il Nord è la ripartizione con il maggior numero di residenti, 27 milioni e 700.000 unità, pari al 45,8% del totale. Al Centro i residenti sono, invece, quasi 12 milioni e rappresentano il 19,7%, mentre al Sud sono quasi 21 milioni, ovvero il 34,5%". E come si prosegue nel rapporto: "Nel 2010 la dinamica naturale, (vale a dire la differenza tra nascite e decessi), ha registrato un saldo negativo di 25.544 unità. Il numero dei nati vivi in Italia nel corso del 2010 è stato 562.000 unità, per un tasso di natalità pari al 9,3 per 1.000 abitanti. Invece il numero dei decessi è stato di 587.488 unità, equivalente ad un tasso di mortalità pari al 9,7 per 1.000 abitanti". Infatti una delle ragioni dell'allungamento della speranza di vita risiede nella maggiore efficacia delle cure nei confronti di malattie che un tempo erano del tutto mortali. Ad esempio la riduzione della mortalità per tumori, che ha avuto inizio più recentemente a partire dagli anni novanta, è circa del 20% fra gli uomini e del 10% fra le donne. Almeno questo è quanto è emerso dalla relazione sullo stato sanitario del Paese 2009/2010. Nella quale si può leggere: "Si prevede che nel 2010 in Italia si verifichino circa 122 mila decessi per tumore nella fascia d'età 0-84 anni, di cui il 59% costituito da uomini, (circa 73 mila). Tale cifra è il risultato della progressiva riduzione della mortalità per tumore, attesa anche per i prossimi anni in entrambi i sessi. Il risultato complessivo nel periodo 1998- 2005 è quello di un "trend" in riduzione della mortalità per tutti i tumori". Inoltre tra i vari dati contenuti nel rapporto sullo stato di salute nel Paese c'è anche qualche dato che riguarda i giovani. Infatti è emerso che il 91,8% dei bambini e ragazzi della fascia di età 0-14 anni è in buona salute, il 9,6% presenta una o più malattie croniche, mentre solo l'1,6% soffre di due o più malattie croniche. Inoltre nel suddetto rapporto si può leggere che: "Le patologie più frequentemente presenti per la fascia di età 0-14 anni sono le malattie allergiche, maggiori nei maschi, (cioè l'8,3%), rispetto alle femmine, (il 7,6%), la bronchite cronica, inclusa l'asma bronchiale, che rappresentano il 2,2%, i disturbi nervosi sono pari allo 0,6% nei maschi ed allo 0,3% nelle femmine. L'asma colpisce oggi il 10% della popolazione infantile, contro il 2,3% degli anni Settanta. La principale causa di morte per gli under 20 è rappresentata dagli incidenti stradali: 339 casi all'anno, 269 dei quali nella fascia d'età 15-19. Inoltre nella stessa fascia d'età la quarta causa di morte è rappresentata dal suicidio, che riguarda il 9% dei 15-24enni, che è di poco inferiore a quella dei morti per tumore (cioè l'11%). Infine i soggetti con dipendenza da sostanze, (ovvero i tossicodipendenti con bisogno di trattamento), sono 393.490 e rappresentano il 9,95 per 1.000 residenti di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Di questi 216 mila per oppiacei e 178 mila per cocaina". Questo accade perché negli ultimi anni si sta registrando un sempre più marcato spostamento dell'offerta di commercializzazione delle sostanze illecite attraverso Internet.

Commenti

  1. Lo sarà ancora per poco, secondo me. Vista la brutta situazione che si prospetta si verificheranno tanti suicidi di massa! .__.

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  2. Già Nytros basta leggere questo: http://dovesipuoparlarediognicosa.blogspot.com/2011/12/la-crisi-non-fa-bene-al-cuore-degli.html

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