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Secondo una recente ricerca lo zucchero risulta tanto tossico e dannoso quanto l'alcool ed il tabacco.
Un recente studio ha fatto sapere che lo zucchero fa danni alla salute e rende dipendenti proprio come il tabacco e l'alcool e che quindi adesso anche la sua vendita dovrà essere regolata per legge. Il suddetto studio è stato effettuato da un gruppo di ricercatori dell'Università della California con sede a Los Angeles, (nota con l'acronimo UCLA), e pubblicato sulle pagine della prestigiosa rivista Nature. Inoltre l'anzicitato team ha sostenuto: "Lo zucchero sta alimentando la pandemia di obesità in tutto il mondo ed il suo consumo favorisce la comparsa di patologie come il diabete, le malattie cardiovascolari ed i tumori, che sono responsabili di 35 milioni di morti all'anno nel mondo". E successivamente sempre i ricercatori hanno aggiunto: "La potenzialità che lo zucchero ha di diventare una sostanza da abuso, unita alla sua tossicità ed alla sua onnipresenza nella dieta dei Paesi Occidentali, lo rende uno dei maggiori pericoli per la salute pubblica". E quindi se ne deduce che lo zucchero, (il cui consumo è triplicato negli ultimi cinquant'anni, e che, sempre secondo una stima effettuata dagli esperti, ogni giorno circa 500 calorie derivino dai dolcificanti), non è soltanto un alimento che fornisce al nostro organismo le cosiddette "calorie vuote", (vale a dire quelle calorie che si trovano in abbondanza ma che non apportano nessun elemento utile dal punto di vista nutrizionale; in poche parole la medesima cosa che fa, appunto, anche l'alcool), le quali sono responsabili dell'aumento di peso. Infatti, se viene consumato in gran quantità, lo zucchero è in grado di modificare il metabolismo, aumentare la pressione del sangue, alterare gli equilibri ormonali ed addirittura provocare danni al fegato. In parole povere più o meno gli stessi effetti che vengono prodotti dall'abbuso di alcool, (il quale, d'altro canto, deriva dagli zuccheri). Quindi da questa ricerca lo zucchero è risultato essere tossico e perciò sarebbe necessario convincere la gente di questo. Al riguardo Claire Brindis dell'UCLA ha spiegato: "Non è facile cambiare le abitudini delle persone. E comunque un intervento efficace per ridurre il consumo di questo alimento non può basarsi soltanto sul cambiamento dei comportamenti individuali, ma richiede soluzioni più ampie che coinvolgano l'intera comunità, come si è fatto per l'alcool e per il tabacco. A partire da un miglioramento dell'informazione su quello che la scienza dello zucchero sta scoprendo". Infatti alcune delle varie strategie adottate per la lotta all'alcool ed al fumo potrebbero essere utilizzate anche per lo zucchero come ad esempio, l'imposizione di tasse sulla vendita, il controllo dell'accesso ai cibi con elevato contenuto di zucchero ed anche l'adozione di regole più severe per i distributori automatici di snack che vendono prodotti dolci nelle scuole e sui luoghi di lavoro. In tal proposito Laura Schmidt, una scienziata del team di ricercatori, ha affermato: "Non si tratta di proibizionismo ed un'interferenza dello Stato nella vita delle persone, ma soltanto un modo per rendere il consumo di zucchero meno conveniente". Per di più alcuni Paesi hanno già deciso di mettere una tassa sui cosiddetti "cibi spazzatura". Per la precisione in Danimarca ed in Ungheria hanno aggito come sopra per quanto riguarda i grassi saturi, mentre in Francia per le bibite. Tuttavia, come è giusto che sia, non tutti sono d'accordo con questi provvedimenti. Infatti secondo quanto affermato, infine, da varie persone: "Demonizzare un singolo alimento non è di grande utilità per convincere una persona a seguire una dieta sana. Non solo, ma malattie come obesità, diabete e cardiopatie, sono multifattoriali e richiedono un approccio globale che non può prescindere da una dieta bilanciata e da una costante attività fisica".
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