Di recente osservando accuratamente alcune stelle, per la precisione le nane rosse, alcuni esperti hanno potuto constatare che all'interno della nostra galassia potrebbero esistere decine di miliardi di pianeti ritenuti adeguati per ospitare forme di vita. In pratica si tratterebbe di una miriade di pianeti rocciosi della Via Lattea che avrebbe, appunto, la giusta temperatura per avere acqua allo stadio liquido e quindi potremmo non essere gli unici nella nostra galassia. A sostenerlo è stato un team internazionale di astronomi e astrofisici guidati dall'Observatoire des sciences de l'univers di Grenoble, in Francia, dopo un lungo ed attento monitoraggio durato ben sei anni attraverso l'utilizzo dello spettrografo HARPS dell'European Southern Observatory, (conosciuto con l'acronimo ESO), montato sul telescopio di 3,6 metri di diametro a La Silla, in Cile. Inoltre in passato sono stati scoperti diversi pianeti in orbita attorno ad alcune nane rosse. Infatti nel 2005 è stato individuato attorno alla stella Gliese 581 un pianeta di massa simile a quella di Nettuno, e nel 2007 è stato scoperto un secondo pianeta sempre in orbita attorno a Gliese 581 al quale è stato dato il nome Gliese 581g e che teoricamente è risultato abitabile. Comunque il suddetto team europeo di astronomi e astrofisici, dopo l'osservazione di 102 stelle nane rosse nei cieli australi, ha quindi fissato al 40% la probabilità che attorno a queste stelle orbiti una cosiddetta super-Terra abitabile; infatti hanno sostenuto che le super-Terre, (vale a dire dei pianeti che misurano da una a dieci volte le dimensioni della nostra Terra), siano più ricorrenti in prossimità di questo tipo di stelle. Oltretutto nella sola Via Lattea le stelle conosciute con il nome di nane rosse sono all'incirca 160 miliardi, (equivalenti, secondo gli studi, all'80% dell'intera galassia), e alcune distano solo, si fa per dire, 30 anni luce dal nostro Sole. E dunque a quanto pare il numero di pianeti sui quali sarebbe possibile vivere risulta alquanto enorme. Tuttavia l'abitabilità dei corpi celesti intorno alle nane rosse è stata oggetto di dibattito poiché, nonostante il loro elevato numero e la durata del loro ciclo vitale, esistono diversi fattori che andrebbero a pregiudicare lo sviluppo della vita. Al riguardo Xavier Bonfils, alla guida dello studio, ha spiegato: "Le nostre osservazioni stabiliscono che attorno a circa il 40% di questa categoria di stelle orbita una super-Terra, sulla cui superficie può esistere l'acqua allo stato liquido". Per di più le nane rosse sono più piccole e fredde del Sole, ma, come già detto prima, sono anche le più diffuse nell'universo. Però la condizione per cui una zona sia definita abitabile, ovvero la presenza di una temperatura in grado di mantenere l'acqua allo stato liquido, è la necessità che un pianeta appartenente a queste stelle si avvicini maggiormente all'astro rispetto a quanto fa la Terra nei confronti del Sole. Tuttavia, considerando che le nane rosse sono soggette a eruzioni stellari e brillamenti che potrebbero inondare un pianeta di raggi X oppure ultravioletti, la necessaria vicinanza potrebbe rendere il pianeta non adatto alla vita, nonostante la presenza dell'acqua. Infatti, secondo un primo bilancio della Missione Kepler della NASA che ha l'obiettivo di analizzare i pianeta extrasolari, diffuso all'inizio del mese, dei 2.321 pianeti individuati finora, e quindi dati sicuri e non presunti come il suddetto studio dell'ESO, risultano simili alla Terra meno dell'1%. Comunque, infine, la quantità di pianeti presenti nella Via Lattea resta un numero elevatissimo e quindi bisognerebbe verificare quali siano realmente abitabili e quali no.
Di recente osservando accuratamente alcune stelle, per la precisione le nane rosse, alcuni esperti hanno potuto constatare che all'interno della nostra galassia potrebbero esistere decine di miliardi di pianeti ritenuti adeguati per ospitare forme di vita. In pratica si tratterebbe di una miriade di pianeti rocciosi della Via Lattea che avrebbe, appunto, la giusta temperatura per avere acqua allo stadio liquido e quindi potremmo non essere gli unici nella nostra galassia. A sostenerlo è stato un team internazionale di astronomi e astrofisici guidati dall'Observatoire des sciences de l'univers di Grenoble, in Francia, dopo un lungo ed attento monitoraggio durato ben sei anni attraverso l'utilizzo dello spettrografo HARPS dell'European Southern Observatory, (conosciuto con l'acronimo ESO), montato sul telescopio di 3,6 metri di diametro a La Silla, in Cile. Inoltre in passato sono stati scoperti diversi pianeti in orbita attorno ad alcune nane rosse. Infatti nel 2005 è stato individuato attorno alla stella Gliese 581 un pianeta di massa simile a quella di Nettuno, e nel 2007 è stato scoperto un secondo pianeta sempre in orbita attorno a Gliese 581 al quale è stato dato il nome Gliese 581g e che teoricamente è risultato abitabile. Comunque il suddetto team europeo di astronomi e astrofisici, dopo l'osservazione di 102 stelle nane rosse nei cieli australi, ha quindi fissato al 40% la probabilità che attorno a queste stelle orbiti una cosiddetta super-Terra abitabile; infatti hanno sostenuto che le super-Terre, (vale a dire dei pianeti che misurano da una a dieci volte le dimensioni della nostra Terra), siano più ricorrenti in prossimità di questo tipo di stelle. Oltretutto nella sola Via Lattea le stelle conosciute con il nome di nane rosse sono all'incirca 160 miliardi, (equivalenti, secondo gli studi, all'80% dell'intera galassia), e alcune distano solo, si fa per dire, 30 anni luce dal nostro Sole. E dunque a quanto pare il numero di pianeti sui quali sarebbe possibile vivere risulta alquanto enorme. Tuttavia l'abitabilità dei corpi celesti intorno alle nane rosse è stata oggetto di dibattito poiché, nonostante il loro elevato numero e la durata del loro ciclo vitale, esistono diversi fattori che andrebbero a pregiudicare lo sviluppo della vita. Al riguardo Xavier Bonfils, alla guida dello studio, ha spiegato: "Le nostre osservazioni stabiliscono che attorno a circa il 40% di questa categoria di stelle orbita una super-Terra, sulla cui superficie può esistere l'acqua allo stato liquido". Per di più le nane rosse sono più piccole e fredde del Sole, ma, come già detto prima, sono anche le più diffuse nell'universo. Però la condizione per cui una zona sia definita abitabile, ovvero la presenza di una temperatura in grado di mantenere l'acqua allo stato liquido, è la necessità che un pianeta appartenente a queste stelle si avvicini maggiormente all'astro rispetto a quanto fa la Terra nei confronti del Sole. Tuttavia, considerando che le nane rosse sono soggette a eruzioni stellari e brillamenti che potrebbero inondare un pianeta di raggi X oppure ultravioletti, la necessaria vicinanza potrebbe rendere il pianeta non adatto alla vita, nonostante la presenza dell'acqua. Infatti, secondo un primo bilancio della Missione Kepler della NASA che ha l'obiettivo di analizzare i pianeta extrasolari, diffuso all'inizio del mese, dei 2.321 pianeti individuati finora, e quindi dati sicuri e non presunti come il suddetto studio dell'ESO, risultano simili alla Terra meno dell'1%. Comunque, infine, la quantità di pianeti presenti nella Via Lattea resta un numero elevatissimo e quindi bisognerebbe verificare quali siano realmente abitabili e quali no.
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