Anonymous torna in azione attaccando i siti del Ministero dell'Interno, della Difesa e dei Carabinieri.


La notizia è di qualche ora fa: dopo i ripetuti attacchi al sito del Vaticano di alcune settimane fa, i tanto temuti hacker della divisione italiana della famosa legione Anonymous sono tornati all'azione mettendo a punto un nuovo "TANGO DOWN". Questa volta ad essere messi fuori uso e quindi irrangiungibili sono stati: il sito del Ministero della Difesa, (www.difesa.it), quello del Ministero dell'Interno, (www.interno.it), ed anche quello dell'Arma dei Carabinieri, (www.carabinieri.it). Inoltre anche questa volta, come di consueto, gli hacker hanno reso pubblico un comunicato ufficiale sui loro vari profili Facebook, (il famoso Social Network in Blu), Twitter, (il noto Social Network dai 140 caratteri), ed anche sul blog ufficiale di Anonymous Italia nel quale gli hacker hanno spiegano le ragioni in merito a questo loro gesto, rivolgendosi direttamente alle vittime del loro TANGO DOWN. Infatti gli hacker hanno iniziato scrivendo: "Salve, Ministero dell'Interno, Difesa e CarabinieriAnonymous vi dedica la sua attenzione per motivi che sicuramente non vi sono nuovi. Vi dichiarate i difensori della legalità, i detentori della sicurezza ed i mediatori della giustizia, ma il Popolo assiste continuamente alle vessazioni che fingete di non vedere e delle quali molto spesso siete complici". E successivamente dopo hanno proseguito dichiarando: "Signori Carabinieri, alcuni giorni fa avete tentato di sopprimere la rabbia degli Operai Alcoa con i vostri feroci manganelli. Insieme a quei padri di famiglia, insieme a quei giovani, insieme a quei dignitosi cittadini in rivolta vittime della violenza di Stato, c'eravamo anche noi: la vostra ferocia si scaglia contro il corpo, ma le idee sono immuni a qualsiasi barbaria e varcano ogni tentativo di oppressione". Ed ancora hanno continuato con un riferimento ai fatti avvenuti durante il G8: "Il 13 Aprile nelle sale cinematografiche uscirà il film "Diaz": una preziosa ricostruzione su quelli che furono i tragici fatti del G8 2001, anch'essi vittima del bavaglio di Stato. Il Ministero dell'Interno, tramite una circolare, ha vietato alle Forze di Polizia di parlarne e di esprimersi in merito. Ciò si configura come un becero ed antidemocratico tentativo di imbavagliare chi volesse offrire la propria testimonianza in merito agli orrori che quel torrido Luglio ospitò". Per di più gli hacker hanno fatto sapere di avere scoperto infiltrati tra le loro file, infatti, hanno proseguito spiegando: "Siamo consapevoli anche degli infiltrati che quotidianamente ci fanno visita nei nostri chan; sarebbero i benvenuti, se solo manifestassero un chiaro e cristallino comportamento. In realtà trascorriamo con loro interminabili momenti di ilarità di cui loro, molto probabilmente, non sanno di essere protagonisti". Ed, infine, hanno concluso affermando: "Vogliamo, inoltre, invitarvi ad abbandonare i nostri server quali agenti infiltrati, fatevi pure avanti, non abbiamo nulla da nascondere. Fin tanto che questo comportamento si perpetuerà, i nostri attacchi diverranno ciclici".

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