L'Agenda Digitale apre alla consultazione pubblica che permetterà di raccogliere nuove idee e proposte.


Dopo la prima seduta tenutasi lo scorso Febbraio, adesso l'Agenda Digitale italiana ha aperto ufficialmente le porte all'intera popolazione ed alle aziende interessante a contribuire all'insieme di leggi e norme che avranno l'obiettivo di spingere la nostra Penisola verso quella che potrebbe essere deifinita come "l'era digitale". Infatti negli scorsi giorni la "cabina di regia" ha deciso di aprire la consultazione pubblica per far in modo che gli addetti ai lavori possano ricevere nuove proposte e suggerimenti da poter utilizzare come dei tasselli per costruire il nuovo muro della tecnologia made in Italy. Al riguardo in un avviso è stato spiegato: "Lo scopo è quello di pubblicizzare le attività della Cabina di regia, ma soprattutto raccogliere le indicazioni ed i suggerimenti che i cittadini e gli stakeholders vogliano far pervenire, al fine di definire insieme, in modo partecipativo, la strategia italiana per l'Agenda Digitale. È in allestimento una sezione dedicata ai singoli utenti, (Consultazione "social"),  per una consultazione aperta a tutti utile a raccogliere impressioni di contorno". Inoltre di fronte al Commissario Europeo Neelie Kroes, da molto tempo attivo nella promulgazione di leggi che possano guidare l'Europa verso un futuro all'insegna delle nuove tecnologie, la cabina di regia ha concretamente confermato l'inizio di un periodo nel quale chiunque, dai singoli cittadini ai dirigenti delle imprese coinvolte nel progetto, potrà dire la sua per far sì che l'Italia possa riprendersi da quell'inattività che caratterizza l'evoluzione tecnologica del nostro Paese, favorendo non solo lo sviluppo informatico della Penisola, ma portando anche dei benefici all'intera industria nazionale. Infatti lo scopo finale dell'Agenda Digitale è quello di creare da una parte delle infrastrutture necessarie all'impiego di tecnologie capaci di semplificare gli attuali processi produttivi e comunicativi, mentre dall'altra parte favorire il trasferimento verso il digitale in ogni sua forma. In tal senso alcuni esempi sono il progetto EuroSud, il quale prevede lo sfruttamento di oltre 1 miliardo di euro proveniente dall'Unione Europea per espandere in modo notevole la banda larga nelle regioni del Sud Italia, così come i vari tentativi di ridurre le tasse per le attività legate all'E-commerce, senza però trascurare le sovvenzioni e gli incentivi per le giovani aziende attive in questo settore. In pratica l'Agenda Digitale mira a rappresentare una fonte di nuova linfa vitale per lo sviluppo tecnologico italiano, combattendo il digital divide, semplificando una burocrazia troppo spesso motivo di problemi di ogni genere, incentivando i giovani ad innovare e suggerire nuove proposte, ma soprattutto stimolando le potenzialità che un Paese come l'Italia ha da sempre mostrato, per metterle in atto poi quasi sempre all'estero. Oltretutto nel suddetto comunicato viene spiegato: "La consultazione è suddivisa in 6 aree tematiche: "infrastrutture e sicurezza", "E-commerce", "Alfabetizzazione digitale e Competenze digitali", "eGovernment", "Ricerca & Innovazione" ed, infine, "Smart Cities & Communities". È possibile rispondere a tutte o solo ad alcune aree d'interesse. Ogni area tematica articola le proprie domande seguendo il medesimo schema: -Obiettivi e relative priorità; Ostacoli; -Azioni correttive proposte; -Ulteriori approfondimenti". Per quanto riguarda il tema infrastrutture e sicurezza, gli obiettivi del governo sono quelli di garantire una banda larga di base per tutti entro il 2013; banda larga veloce entro il 2020, vale a dire una copertura con banda larga pari o superiore a 30 Mbps per il 100% dei cittadini dell'Unione Europea; banda larga ultraveloce entro il 2020. Invece in merito all'E-commerce, si punta a promuovere gli acquisti online, ad abbattere le frontiere nazionali e ad aiutare le imprese. In aggiunta con l'alfabetizzazione digitale si cerca, fra l'altro, di estendere il modello della scuola digitale, di affrontare il problema dell'inclusione sociale anche attraverso soluzioni di telelavoro, di incentivare il target femminile all'utilizzo delle ICT, di favorire sicurezza ed uso critico e consapevole dei contenuti e dell'infrastruttura della rete. Mentre per quanto riguarda l'eGovernment, le aree prioritarie individuate sono i nuovi servizi designati attorno alle esigenze di cittadini ed imprese; il sostegno del mercato unico digitale; maggiore efficacia ed efficienza dei servizi erogati che porterà alla riduzione degli oneri amministrativi e migliorerà i processi organizzativi; lo sviluppo delle condizioni abilitanti di carattere infrastrutturale tecnologico e legale. Per di più nel campo della ricerca e dell'innovazione, fra gli obiettivi da raggiungere vi sono anche l'incremento dell'investimento privato in ricerca ed innovazione nel settore ICT attraverso gli strumenti del credito d'imposta e la conformazione dell'intervento pubblico per il sostegno alla ricerca e all'innovazione ICT pubblica e privata. Ed, infine, con il piano Smart Cities & Communities si punta a realizzare delle infrastrutture intangibili ed abilitanti per la realizzazione di progetti finalizzati al miglioramento della vita dei cittadini nei contesti urbani e nelle comunità diffuse. Comunque la consultazione ha scadenza prevista per il prossimo 15 Maggio quindi c'è ancora un po' di tempo per partecipare alla consultazione pubblica per raccogliere pareri sull'apposito sito web dedicato all'Agenda Digitale italiana.

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