In arrivo una sorta di "Facebook degli animali selvatici" per studiare i loro comportamenti.


Una recente ricerca ha annunciato l'arrivo di un nuovo tipo di Social Network appositamente studiato per comprendere i comportamenti degli animali selvatici, per capire come si associano in gruppi, come si procurano il cibo e come scelgono i propri compagni con cui accoppiarsi. Il tutto per saperne di più sulla nascita della socialità, ma anche sulla diffusione di malattie o sui comportamenti in relazione ad altre popolazioni. Il metodo è stato testato per la prima volta da un team di ricerca dell'Università di Oxford sulle cinciallegre, (conosciute con il nome scientifico di Parus major), in Inghilterra, utilizzando una metodologia del tutto innovativa. In pratica questo nuovo Social Network è stato realizzato per identificare automaticamente i periodi di intensa attività sociale sfruttando un gran numero di osservazioni; ad esempio, nell'anzicitato caso le osservazioni effettuate tra la popolazione di cinciallegre in un bosco di Oxford sono state circa un milione. Questo ha reso possibile esaminare molto dettagliatamente il comportamento di questi uccelli e scoprire quali di loro risultavano essere "veri amici", quali erano i frequentatori casuali, oppure quelli che erano alla ricerca di un compagno o di una compagna con cui potersi accoppiare. Inoltre comprendere le reti sociali degli animali e cercare di ricostruire il quadro di come gli individui sono collegati tra loro, rappresenta una vera e propria sfida quando si dispone di una grande quantità di dati da esaminare in un lungo flusso di osservazioni automatizzate. Comunque i risultati della suddetta ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Royal Society, ed al riguardo Ioannis Psorakis, del Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Oxford, che ha guidato la ricerca, ha spiegato: "I dati che noi umani troviamo in Facebook registrano chi sono i nostri amici, dove siamo stati, cosa condividiamo con gli altri. Quello che abbiamo dimostrato è che siamo in grado di analizzare i dati sul singolo animale, in questo caso le cinciallegre, per poter costruire una sorta di "Facebook per animali", rivelando con chi sono affiliati, chi sono i membri dello stesso gruppo, quali sono gli uccelli che stanno andando regolarmente a raduni oppure ad eventi". Infatti il suddetto gruppo di ricercatori ha testato questa nuova tecnica durante due stagioni riproduttive, ovvero tra l'Agosto 2007 ed il Marzo 2008 e tra l'Agosto 2008 ed il Marzo 2009. In sostanza per ricavare i dati sono stati utilizzati diversi transponder attaccati a migliaia di uccelli e molti sensori che hanno permesso la registrazione nel momento stesso in cui gli uccelli apparivano in uno dei 67 alimentatori sparsi per tutto bosco di Wytham nei pressi di Oxford. In questo modo i ricercatori hanno potuto identificare, appunto, gli uccelli "amici", che regolarmente si recavano ad assumere il cibo insieme, oppure gli uccelli che stavano iniziando il processo di accoppiamento o che erano già in coppia. In tal proposito sempre Ioannis Psorakis ha proseguito dichiarando: "Quello che abbiamo dimostrato è che la nostra tecnica può fornire informazioni sulle reti che legano insieme i singoli individui. Il nostro approccio rende possibile analizzare automaticamente enormi quantità di dati ed è solo il primo esempio di come gli zoologi possano cominciare ad utilizzare il nostro metodo per esplorare le reti sociali degli animali in un contesto di grandi quantità di dati". Oltretutto i primi risultati della ricerca sulle cinciallegre hanno suggerito che i singoli uccelli non si riuniscono a caso, ma scelgono gli altri membri con cui interagire. Difatti nella maggior parte dei casi è stato possibile osservare comunità fortemente legate tra loro ed in tali comunità gli individui che si cibano insieme sono anche partner oppure lo diventeranno in futuro per la stagione degli accoppiamenti. In ogni caso questo nuovo lavoro potrebbe aiutare i ricercatori a capire in che modo l'informazione si diffonde attraverso le popolazioni animali. Infatti in un futuro non troppo lontano ulteriori importanti sviluppi potranno combinare le informazioni sociali ottenute per mezzo di questo metodo, con altri tipi di informazioni come per esempio, quelle genetiche, per consentire ai ricercatori di esaminare le basi genetiche della vita sociale.

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