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Sembra che in futuro si potranno utilizzare stampanti 3D per realizzare anche delle bistecche.
A quanto pare di recente il multimiliardario Peter Thiel, co-fondatore di PayPal, (il famoso sistema di pagamento online), tramite il "Breakout Labs", ovvero un fondo che promuove le tecnologie rivoluzionare e l'innovazione scientifica, avrebbe finanziato con circa 350.000 dollari, (equivalenti a circa 280.000 euro), una nuova startup statunitense chiamata Modern Meadow. In sostanza si tratta di un progetto che prevede la realizzazione bistecche di maiale tridimensionali attraverso l'impiego di alcune stampanti 3D, (è stata scelta la carne bianca è più facile da stampare di quella, per così dire, "a colori"). In effetti le stampanti 3D sono già da alcuni anni una realtà produttiva, (al riguardo qualche mese fa l'Economist ha parlato dell'avvento di una "terza rivoluzione industriale"). Tuttavia al momento le cosiddette "bio-printer" si trovano in fase di sperimentazione, e sono già state impiegate per esempio, nel settore della medicina rigenerativa. Difatti gli scienziati sono già riusciti a "stampare" da un computer delle porzioni di pelle, di muscolo ed addirittura di vasi sanguigni. E dunque non è escluso che in futuro si riescano ad ottenere anche degli organi complessi. Inoltre per quanto riguarda il cibo, alcuni ricercatori della Cornell University sono già riusciti a "stampare" dei dolcetti molto semplici, chiamati cupcakes. Per di più queste stampanti 3D sono state usate anche per creare scarpe, armi ed alcuni pezzi di biciclette. Comunque sia, secondo i ricercatori del progetto Modern Meadow, produrre un filetto non dovrebbe essere più difficile; infatti nella richiesta inviata al ministero dell'Agricoltura americano hanno spiegato: "La carne è un tessuto post mortem, la vascolarizzazione del prodotto finale è meno critica di quello che avviene per le applicazioni mediche". Oltretutto, secondo Peter Thiel, ciò rappresenta un modo per avere sempre una fonte sostenibile di proteine animali per i consumatori di tutto il mondo. In ogni caso queste stampanti 3D funzionano a strati, vale a dire che il software del computer manda alla stampante le informazioni dell'oggetto da stampare come se lo dividesse in tante sottilissime porzioni digitali in sezioni trasversali. Successivamente ciascuna porzione viene stampata l'una in cima all'altra per creare l'oggetto 3D. In ogni caso, secondo quanto ha dichiarato Andras Forgacs, il co-fondatore di Modern Meadow: "Questo non solo un modo per diventare ricchi, infatti, se si guarda all'intensità delle risorse che si utilizzano per un hamburger ci si rende conto che siamo di fronte ad un disastro ambientale". E dunque a quanto pare i promotori puntano al mercato dei vegetariani che non mangiano carne per ragioni etiche. Infatti quello che Modern Meadow promette è che in un futuro non troppo lontano basterà premere un semplice pulsante e dare il via ad una stampante 3D per avere nel proprio piatto l'esatta copia della bistecca a cui si è abituati: stesso gusto, stesse proteine, stessa consistenza. E quindi apparentemente la differenza è sostanzialmente una sola: non sarà più necessario uccidere ed allevare nessun animale. In pratica il progetto prevede la fabbricazione di tessuti cellulari di maiale e farli maturare in muscoli grazie ad una stimolazione elettrica all'interno di un bioreattore. Comunque, sempre secondo i promotori, l'idea avrebbe effetti positivi sia sul problema alimentare che su quello ambientale. Ad ogni modo i costi delle stampe, almeno inizialmente, potrebbero risultare abbastanza elevati.
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