La Turchia multa i Simpson perché "si fanno beffe di Dio".


A quanto pare ultimamente il premier turco, Recep Tayyip Erdoğan, ed il suo governo se la stanno prendendo spesso con la televisione, accusandola di trasmettere programmi poco rispettosi nei confronti della religione e di portare i cittadini sulla "cattiva strada". E così in questi giorni l'Alto Consiglio della Radio e della Televisione, (conosciuto anche con la sigla RTÜK), di Ankara ha deciso di multare la CNBC-e per aver trasmesso una puntata dei Simpson, (famosissima sitcom animata statunitense creata per la Fox Broadcasting Company dal fumettista Matt Groening alla fine degli anni '80), in cui, appunto, ci si fa beffe di Dio. Una cosa che è stata inconcepibile per gli ispettori della Turchia. In pratica nell'episodio in questione, Dio e Satana appaiono vestiti con sembianze umane mentre prendono un caffè, servito da Dio; il che ha scatenato l'Autority del Paese. Infatti nel rapporto della RTÜK si può leggere «Uno dei protagonisti sta abusando della fede religiosa di un altro per fargli commettere dei crimini. La Bibbia è data pubblicamente alle fiamme ed in una scena Dio e il Diavolo sono ritratti in corpi umani». Questo, almeno secondo la RTÜK, sarebbe da considerarsi "un insulto blasfemo" ed, inoltre, i Simpson avrebbero "incoraggiato i ragazzi a cominciare a bere durante le feste per il nuovo anno". Al riguardo Recep Tayyip Erdoğan, difendendo la decisione della Commissione suprema, ha spiegato: "Non conta che il cartone animato sia il più longevo degli Stati Uniti, esportato in decine di Paesi e da tempo vero e proprio fenomeno di costume visto da milioni di adulti e bambini. L'offesa ai valori religiosi vale anche per un cartone animato. Non è possibile trasmettere simili oscenità sulla televisione pubblica". Tuttavia la notizia della multa da 52.951 lire turche, (intorno ai 23.000 euro), non è stata ancora ufficializzata, ma ha già fatto il giro di tutta la stampa turca. Difatti, secondo quanto fatto sapere sul sito del quotidiano Zaman, la sanzione dovrebbe essere formalizzata entro la prossima settimana; mentre la CNBC-e ha fatto sapere che fino ad allora non rilascerà alcun commento. Per di più la settimana scorsa Recep Tayyip Erdoğan si era scagliato contro un altro fortunatissimo serial televisivo turco basato su Solimano il Magnifico, (che in Medio Oriente e nei Balcani ha circa 150 milioni di spettatori), minacciando di trascinare i produttori davanti alla giustizia perché da' troppo rilievo a sesso ed amori nell'harem del grande sultano e troppo poco alle sue conquiste territoriali. In tal proposito Mehmet Yilmaz, l'editorialista del Hürriyet, ha ironizzato: "In un Paese in cui il capo del governo pensa che un serial TV debba essere un documentario storico è del tutto normale che il RTÜK non capisca gli scherzi di un cartone animato". Ovviamente la censura nei riguardi della televisione ha dato il via alle proteste dell'opposizione secolarista che da diverso tempo accusa il premier turco, al potere da 10 anni, di possedere "un'agenda segreta di islamizzazione" del Paese che mina alle fondamenta l'eredità laica del fondatore della Turchia moderna, nonché considerato il "padre della patria", Mustafa Kemal Atatürk. Inoltre tra le decisioni di Recep Tayyip Erdoğan contestate ci sono anche quella riguardante la rimozione del divieto imposto da Mustafa Kemal Atatürk al velo islamico nelle università, il fatto che fa costruire moschee ovunque, (difatti una "enorme" è prevista ad Istanbul che "dovrà essere vista da ogni angolo" della megalopoli del Bosforo), ed il fatto che pensa al ripristino della pena di morte, perché, come prevede la tradizione islamica, solo le famiglie e non la società possono perdonare un assassino. Al riguardo Mehmet Yilmaz  ha scritto: «Sono curioso di vedere che cosa faranno gli sceneggiatori dei Simpson quando sapranno che in un Paese chiamato "Turkey" la loro ironia è punita con una multa: forse metteranno un ispettore della RTÜK accanto all'evangelista Flanders? Fra la casa di Homer e quella di Flanders magari ci sarà la casa di un musulmano timorato di Dio, di nome "Almond Mustache" ?». Nome che deriva dal fatto che in Turchia gli islamici religiosi portano baffi speciali ritagliati attorno alle labbra come Recep Tayyip Erdoğan, diversi da quelli tradizionali detti "alla turca", e che la gente chiama "Badem Biyik", che tradotto in italiano significa "baffo a mandorla", ed in inglese si scrive, appunto, "Almond Mustache".

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