Scoperto un pianeta che potrebbe essere abitabile a soli 12 anni luce dalla Terra.


Il suo nome è Tau Ceti e si tratta di una stella simile al nostro Sole così vicina alla Terra che può essere vista anche ad occhio nudo. Ma la sua particolarità è che attorno ad essa sono stati appena scoperti cinque pianeti, di cui uno molto particolare. Infatti quest'ultimo si trova nella zona adatta ad ospitare la vita, ha un clima di superficie temperato e quindi potrebbe anche contenere acqua allo stato liquido; insomma pare si tratti di un pianeta molto simile alla Terra, dalla massa tra le due e le sei volte quella del nostro pianeta e molto vicino ad esso, (circa 12 anni luce). In pratica questo è quanto ha scoperto un recente studio, condotto dai ricercatori dall'Università della California, con la partecipazione di altre strutture accademiche, e che a breve dovrebbe essere pubblicato sul Journal of Astrophysics & Astronomy. Inoltre il suddetto studio si basa su un nuovo metodo di rilevazione spettrografica che si avvale di segnali molto potenti che teoricamente sarebbero il doppio rispetto a quelli utilizzati finora, la quale ha permesso di produrre flussi di rilevamento analizzabili nel dettaglio. Grazie a questa tecnica già qualche settimana fa i ricercatori avevano appurato che nella costellazione meridionale dell'Idra era presente HD 10180, vale a dire una stella simile al Sole, attorno alla quale ruotavano ben nove pianeti. Mentre adesso hanno, appunto, scoperto che nel sistema solare di Tau Ceti, (stella che, secondo quanto hanno fatto sapere gli esperti, ha una temperatura ed una luminosità che corrispondono quasi completamente a quelle del nostro Sole), orbitano cinque pianeti che non erano mai stati rilevati finora. Per di più è stato rilevato che Tau Ceti si trova a soli, si fa per dire, 11,89 anni luce dalla Terra, e che a differenza di gran parte delle stelle, che sono deboli, fresche e più piccole, si tratta di una nana gialla di tipo G, proprio come il Sole; caratteristiche che solo una su 25 stelle può vantare. Inoltre, a differenza di Alfa Centauri, (altro sistema vicino al nostro, che ospita anch'esso una stella di tipo G e persino un pianeta), Tau Ceti è "single"; infatti non c'è una seconda stella nel sistema la cui gravità può attirare i pianeti. Oltretutto, secondo i ricercatori, i tre pianeti più vicini a Tau Ceti, (noti come Tau Ceti b, c e d), probabilmente sono troppo caldi per sostenere la vita, considerata la distanza ridotta dal loro sole. Difatti il loro anno è rispettivamente di soli 14, 35, e 94 giorni. Per di più il più lontano dei tre, ovvero Tau Ceti d, è ancora più vicino alla sua stella di Mercurio rispetto al Sole. Tuttavia è stato il quarto pianeta, Tau Ceti e, ad incuriosire gli scienziati, secondo i quali, esso pur essendo più grande della Terra, con una massa quattro volte maggiore, potrebbe essere il vero candidato ad ospitare la vita. Inoltre gli eventuali abitanti di questo pianeta vedrebbero un bel sole giallo nel cielo, ma il loro anno durerebbe meno del nostro, solo 168 giorni. Mentre il quinto pianeta, Tau Ceti f, è il più esterno, completa la sua orbita in 640 giorni, ed è leggermente più vicino alla sua stella di Marte rispetto al Sole. Comunque sia in merito alla scoperta Hugh Jones, ricercatore dell'Università di Hertfordshire, ha dichiarato: "Abbiamo scelto Tau Ceti perché abbiamo pensato che fosse un banco di prova ideale per testare il nostro metodo per la rilevazione di piccoli pianeti". Mentre James Jenkins, ricercatore dell'Università del Cile, ha spiegato: "Quello di Tau Ceti è uno dei sistemi più vicini a noi ed è così luminoso che si potrebbe pensare di studiare le atmosfere dei suoi pianeti in un futuro non troppo lontano". Inoltre Gregory Laughlin, astronomo presso l'Università della California, Santa Cruz, ha spiegato: "È frustrante che i più interessanti pianeti dalle dimensioni della Terra, siano così difficili da rilevare. Devi avere tonnellate e tonnellate e tonnellate di misure di velocità per molti anni". Ed, infine, Steve Vogt, ricercatore dell'Università dell California, Santa Cruz, ha concluso affermando: "Questa scoperta confermerebbe l'idea che quasi tutte le stelle hanno pianeti, e la galassia deve quindi contenere un gran numero di pianeti potenzialmente abitabili con una dimensione simile alla nostra". Ma tuttavia per il momento il tutto deve essere ancora confermato.

Commenti