A quanto pare grazie alle nuove tecnologie d'ora in poi sarà possibile correggere i più comuni difetti della vista, (miopia, ipermetropia e presbiopia, che interessano dal 28% al 40% della popolazione italiana), in appena un minuto. O almeno questo è quanto promette un nuovo "super-laser a eccimeri", (chiamato Schwind Amaris e realizzato da alcuni ricercatori della Germania in collaborazione con alcuni ricercatori dell'Humanitas Centro Oculistico di Milano), che è in grado di restituire la vista in maniera non invasiva e veloce. In pratica questo nuovo laser unico al mondo, utilizzato nel suddetto centro dal dottor Paolo Vinciguerra e dalla sua équipe già da un paio di mesi, è in grado di ottenere, secondo i suoi ideatori, risultati mai raggiunti finora migliorando la qualità visiva e ponendosi addirittura come alternativa ai trapianti di cornea. Insomma lo Schwind Amaris, di fattura tedesca, rappresenta un'evoluzione di quelli già in uso in molti centri oculistici pubblici e privati italiani. Infatti il suo fascio di luce si muove mille volte al secondo, (2 o 3 volte più velocemente rispetto agli attuali sistemi laser), e grazie ad un sofisticato sistema di eye tracking, (ovvero di inseguimento oculare), permette in sede operatoria di seguire con estrema precisione tutti i possibili movimenti involontari dell'occhio su tutti i piani di riferimento: destra, sinistra, alto, basso, avanti, indietro e movimenti circolari ed angolari per interventi sempre più rapidi e più precisi. Inoltre il laser in questione è stato dotato anche di un complesso sistema di OCT, (sigla che indica la tomografia ottica a coerenza di fase), che consente di ottenere immagini dell'occhio ad altissima risoluzione, in modo tale che durante l'operazione sia possibile contemporaneamente controllare in tempo reale l'esatto spessore della cornea in ogni punto per un "taglio" di precisione e verificare i progressi dell'intervento. Ciò consente addirittura di pianificare anche trattamenti alternativi al trapianto di cornea, eliminando solo la parte malata del tessuto oppure creando una base per un innesto lamellare. Per di più anche in caso di cheratocono, (vale a dire una degenerazione della cornea tale da produrre una forma conica del tessuto), questo nuovo strumento, associato al cosiddetto cross-linking, (che in poche parole consiste nell'impregnare la cornea con una soluzione a base di riboflavina e destrano), consente il rafforzamento della struttura corneale e permette di scongiurare il trapianto. Al riguardo il dottor Paolo Vinciguerra ha spiegato: "La nostra parola chiave è percorso. Un percorso completo, integrato, ben definito in base alle prove di efficacia scientifica ed alle esigenze, anche pratiche, del paziente. Per ogni paziente e per il suo percorso di cura c'è un protocollo ben definito osservato da tutta l'equipe medica". Mentre per quanto riguarda i vantaggi di questo "super-laser", il dottor Paolo Vinciguerra ha dichiarato: "Si tratta di uno strumento estremamente sicuro ed efficace, che consente di rispettare al massimo la fisiologia dell'occhio, scolpendo la cornea con precisione sub-micrometrica mantenendone una forma naturale pur correggendo il difetto visivo". Ed ha proseguito spiegando: "Con le tecniche laser attualmente utilizzate la superficie della cornea viene scolpita e ne esce sì modificata, ma stravolta. Con questo nuovo strumento invece la luce del laser tamburella sulla cornea, modificandola, appunto, con precisione sub-micrometrica e lasciandola identica ad una forma fisiologica. In questo modo si risparmia tessuto corneale e l'intervento dura meno di 60 secondi". Insomma, da quel che si può capire, lo Schwind Amaris permetterà di effettuare interventi personalizzati e sempre meno invasivi anche grazie ai software appositamente sviluppati, preservando il più possibile la cornea, risparmiandone il tessuto, ed in un solo minuto di intervento.
Di seguito alcune immagine del laser Schwind Amaris:
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