Decide di suonare la chitarra durante la craniotomia per l'impianto di un pacemaker nel cervello.
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Immagine tratta dal video.
In questi giorni si è registrata, (nel vero senso della parola), un'operazione chirurgica unica nel suo genere. Infatti i medici del Medical Center dell'Università della California, Los Angeles, (conosciuta anche con la sigla UCLA), hanno impiantato un pacemaker nel cervello di un paziente affetto dal morbo di Parkinson, e trasmesso l'intervento in diretta su Twitter. Fin qui nulla di particolare, se non fosse che in pratica durante la procedura di craniotomia il paziente, (l'attore e musicista 39enne, Brad Carter), ha deciso di mettersi a suonare la chitarra. In sostanza al 39enne era stata diagnosticato il Parkinson nel 2006, e da quella data aveva iniziato a sviluppare i classici forti tremori alle mani che gli avevano fatto perdere la possibilità di suonare la sua tanto amata chitarra. Ad ogni modo, come già anticipato, nel corso dell'operazione i medici del Ronald Reagan UCLA Medical Center hanno impiantato un pacemaker al fine di stimolare l'attività delle cellule cerebrali e per tenere sotto controllo quei tremori involontari. Tuttavia Brad Carter, come ha spiegato il Los Angeles Times, durante una parte dell'operazione ha deciso di rimanere sveglio ed ha chiesto ai medici di poter suonare la sua chitarra in modo da aiutarli ad individuare il punto esatto in cui impiantare gli elettrodi nel subtalamo. Inoltre dal Ronald Reagan UCLA Medical Center hanno spiegato di aver acconsentito a trasmettere l'operazione in "live-tweet", (attraverso Vine, l'applicazione che permette di registrate e trasmettere in tempo reale video di breve durata, sviluppata e lanciata nel Gennaio scorso da Twitter), per togliere così un po' di paura ai futuri e potenziali pazienti. Il filmato in questione che raccoglie le mini clip dell'intervento chirurgico mostra il paziente che canta e strimpella la sua chitarra mentre i medici lo operano. Oltretutto gli utenti sul Web hanno avuto la possibilità di seguire il tutto attraverso Twitter ed anche Instagram e di commentare in tempo reale. Ovviamente l'operazione si è rivelata un successo, considerando che non era la la prima volta ma la 500esima volta che veniva eseguita all'interno di quella struttura.
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