Poco meno di un mese fa in Sud Sudan, (e più precisamente nell'Equatoria Occidentale), è stata scoperta una nuova specie di pipistrello che, secondo molti, potrebbe rientrare nell'elenco degli "animali più carini del pianeta"; questo perché somiglia ad una sorta di "mini-panda" con le ali. Infatti si tratta di quello che i ricercatori hanno ribattezzato come Niumbaha Superba, ovvero un pipistrellino minuscolo che sta comodamente sul palmo di una mano, e che ha l'inconsueta caratteristica di essere ricoperto di una morbida peluria bianca e nera, con un motivo a macchie che ricorda molto, appunto, la pelliccia dei panda. In pratica questo esemplare di Niumbaha Superba è stato catturato nella riserva di Bangangai da un team di ricercatori guidato da DeeAnn Reeder, docente di biologia alla Bucknell University, (in Pennsylvania). Inoltre una volta rientrati negli USA, gli scienziati hanno iniziato a scavare negli archivi, scoprendo che in realtà una specie analoga era stata osservata in Congo nel lontano 1939. Tuttavia all'epoca l'esemplare era stato collocato in una classe già esistente. Ad ogni modo dopo aver esaminato il "pipistrello-panda", DeeAnn Reeder è giunta ad una conclusione diversa: "Le caratteristiche del cranio e delle ali, le sue dimensioni, le orecchie ed ogni aspetto osservabile non collima con nessun'altra classificazione. È talmente inconsueto che dobbiamo creare una nuova classe". In sostanza il nome, Niumbaha, significa "raro" o "inconsueto"; ed i ricercatori l'hanno preso in prestito dallo Zande, (il linguaggio degli Azande, vale a dire un gruppo etnico che vive proprio nell'Equatoria Occidentale). Tuttavia il Sud Sudan, lacerato per quasi mezzo secolo da quella che in molti definiscono come "la guerra civile più lunga del mondo", si trova soltanto agli esordi per quanto riguarda il campo della tutela ambientale. Infatti i parchi naturali esistono sulla carta, ma gli investimenti per renderli effettivi, (sia in quanto rifugio per animali, sia come potenziale attrazione turistica), non ci sono ancora; poiché finora il governo di Juba e la comunità internazionale sono stati impegnati in ben altre emergenze, dallo sminamento alla sicurezza alimentare. E dunque il potenziale del Paese, in termini di biodiversità, è ancora tutto da esplorare. Al riguardo Matt Rice, responsabile per il Sud Sudan di Fauna & Flora International, (nota anche con la sigla FFI), ha commentato: "Questa scoperta mette in luce l'importanza biologica del Sud Sudan, e suggerisce che questo Paese ha parecchie meraviglie naturali ancora da scoprire, e da proteggere". Infatti a partire dal confine con l'Uganda a quello, (ancora in discussione), con il Sudan, (da cui il Paese si è ufficialmente reso indipendente nel Luglio 2011), da quello con la Repubblica Democratica del Congo a quello etiope, il Sud Sudan offre una varietà estrema di tipologie ambientali: foresta tropicale, savana bassa e la sterminata distesa paludosa del Sudd. In sostanza il problema è che sopra e sotto il suolo sudsudanese si nascondono risorse che fanno gola a molti; e non si tratta solo del famigerato petrolio, ma anche le miniere d'oro o le foreste di legname pregiato. E quindi il rischio è che, come già accaduto in molti Paesi del mondo, (non soltanto in Africa), gli interessi immediati prendano il sopravvento su un investimento per il futuro. Ed inoltre esempi concreti di quanto la tutela del patrimonio ambientale possa contribuire all'economia di un Paese sono il Kenya oppure la Namibia. Perciò la speranza di molti è che la neonata Repubblica del Sud Sudan possa seguire, almeno in parte, i loro passi.
Di seguito alcune immagini del Niumbaha Superba:
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