Inizialmente era il sogno di Bill Gates, ma all'epoca era impossibile realizzarlo; infatti alla metà degli anni '90 il fondatore di Microsoft si appassionava all'idea di Internet via satellite, così tanto che aveva accettato di dare il via ad un progetto faraonico investendo subito 10 milioni di dollari per iniziare il progetto. In pratica l'obiettivo era il lancio in orbita di una sorta di "costellazione" composta addirittura da 840 satelliti, in modo tale che la rete terrestre si sarebbe potuta materializzata grazie ad una rete satellitare parallela. Tuttavia il sogno si rivelò del tutto impraticabile, (sia per gli investimenti che per la tecnologia), è svanì rapidamente come era nato. O almeno finora; infatti passati quasi vent'anni, quell'idea è stata pesantemente rivista e doveva diventare realtà in questi giorni, con i primi quattro satelliti O3b dedicati, appunto, all'impiego di Internet via satellite utilizzando la banda Ka, (approssimativamente tra i 18 ed i 40 GHz). Ma tuttavia il lancio del razzo russo Soyuz è stato rinviato a causa di forti venti sulla Guyana francese. Ad ogni modo si tratterà del primo quartetto di una costellazione composta da 12 satelliti e che dovrebbe essere completata entro i primi mesi del 2014. Infatti il secondo gruppo, (composto anch'esso da 4 satelliti), dovrebbe essere spedito in orbita entro l'anno in corso. Comunque sia finora erano stati lanciati rari satelliti singoli dedicati alla banda Ka, (come, ad esempio, l'europeo KA-SAT della Eutelsat Communications nel 2010 e l'americano ViaSat-1 lanciato l'anno successivo), ma il vero passo in avanti nelle possibilità si compie ora con la "costellazione" O3b, dal nome della società fondata nel 2007 da Greg Wyler, la cui sigla è derivata dalle iniziali di Other 3 Billion: dove "3 Billion" rappresenta la popolazione del mondo che oggi non ha accesso ad Internet. Inoltre dal 2007 ad oggi sono entrate a far parte di questa società battezzata O3b Networks anche Google, HSBC, Ses World Skies, John Malone, (il magnate della Tv via cavo), più altre compagnie e gruppi bancari. In ogni caso i 12 satelliti pesanti 700 chilogrammi, saranno sistemati su orbite alte 8.000 chilometri, (quindi più vicini rispetto ai satelliti precursori che sono in orbita geostazionaria a 36.000 chilometri), e la "costellazione" servirà soprattutto gli Internet Service Provider e gli operatori di servizi mobili garantendo alta velocità, (simile a quella delle reti in fibra ottica), costi contenuti ed, appunto, Internet e servizi di telecomunicazione agli abitanti ed ai mercati dei Paesi emergenti. Per di più i satelliti copriranno con le loro antenne la fascia della Terra tra le latitudini 45° Nord e 45° Sud; vale a dire tutta la maggior parte del mondo abitato. Oltretutto ogni fascio di trasmissione in salita viaggia a 300 Mbps e ogni fascio in discesa a 100 Mbps, arrivando a coprire un'area circolare larga 600 chilometri. Come se non bastasse, 9 gateway saranno distribuite nei vari continenti ed a esse potranno connettersi le infrastrutture regionali in fibra ottica. Infine i satelliti sono stati realizzati nelle camere bianche di Thales Alenia Space di Roma, (diventata ormai la più grande catena di montaggio satellitare esistente al mondo), dove, oltre ai 12 satelliti O3b, sono stati prodotti anche 81 Iridium Next e 24 Globalstar II; il tutto organizzando un innovativo sistema produttivo che include nelle sale anche gli impianti di prova, così che all'uscita i satelliti siano pronti per essere spediti direttamente alla base di lancio.
Di seguito alcune immagini dei satelliti O3b:
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