iKnife, il primo bisturi "intelligente" che riconosce i tumori dall'odore.


Di recente alcuni ricercatori dell'Imperial College di Londra hanno realizzato il primo bisturi "intelligente" in grado di stabilire automaticamente se il tessuto su cui si sta operando è colpito dal cancro, e con risultati alquanto stupefacenti: durante il primo studio per testare l'invenzione in sala operatoria, iKnife, (questo il nome con cui i ricercatori hanno chiamato il bisturi in questione), ha analizzato diversi campioni di tessuto con il 100% di precisione. Inoltre il suddetto studio, i cui risultati sono stati da poco pubblicati su Science Translational Medicine, è stato finanziato dal National Institute for Health Research, (noto anche con la sigla NIHR), dal Consiglio europeo per la ricerca e anche dal National Office for Research and Technology, (noto anche con la sigla NKTH). Ad ogni modo, secondo i suoi ideatori, tale sistema ridurrebbe drasticamente i tempi attuali dei test di laboratorio, fornendo informazioni praticamente in tempo reale. Infatti attualmente le forme di cancro che coinvolgono i cosiddetti "tumori solidi" e quindi la necessità di rimozione tramite un intervento chirurgico è generalmente la migliore speranza per il trattamento, anche se il chirurgo normalmente elimina il tumore con un margine di tessuto sano. Tuttavia spesso è impossibile stabilire solo con la vista qual è esattamente il tessuto è cancerogeno. E così alcuni malati di cancro, (ad esempio, una persona su cinque affetta da cancro al seno), devono sottoporsi solitamente ad un secondo intervento per rimuovere completamente il tumore. Oltretutto in caso di incertezza, il tessuto rimosso viene inviato ad un laboratorio per ulteriori esami mentre il paziente rimane in anestesia generale. E quindi iKnife invece potrebbe accellelare l'intero processo, saltando queste fasi. In sostanza lo speciale bisturi si basa sull'elettrochirurgia, (una tecnologia inventata nel 1920 e che viene comunemente usata ancora oggi), ovvero tagliando il tessuto per mezzo della corrente elettrica, ricudendo così al minimo la perdita di sangue e creando del fumo che viene normalmente risucchiato da sistemi di estrazione. Tuttavia l'inventore di iKnife, vale a dire il dottor Zoltan Takats dell'Imperial College, si è reso conto che questo fumo poteva essere una ricca fonte di informazioni biologiche, e quindi ha deciso di collegare un normale eletrobisturi ad uno spettrometro di massa, (ovvero uno strumento analitico utilizzato per identificare quali sostanze chimiche sono presenti in un determinato campione), ottenendo così il primo bisturi della storia dotato anche di un "naso". Per di più diversi tipi di cellule producono migliaia di metaboliti in diverse concentrazioni, cosicché il profilo dei prodotti chimici in un campione biologico può rivelare informazioni utili sullo stato di quel tessuto. In ogni caso durante lo studio, i ricercatori hanno prima usato iKnife per analizzare i campioni di tessuto raccolti da 302 pazienti, registrando le caratteristiche di migliaia di tessuti tumorali e non, (compresi cervello, polmone, mammella, stomaco, colon e tumori del fegato), in modo da creare una sorta di "biblioteca" da usare come riferimento. Infatti iKnife funziona facendo corrispondere le sue letture durante l'intervento chirurgico alla suddetta "biblioteca" di riferimento per determinare il tipo di tessuto tagliato, dando il risultato in meno di tre secondi. Al riguardo lo stesso dottor Zoltan Takats ha, infine, spiegato: "Questi risultati forniscono prove convincenti che iKnife può essere applicato ad una vasta gamma di procedure di chirurgia del cancro. Esso fornisce un risultato quasi istantaneamente, permettendo ai chirurghi di eseguire procedure con un livello di precisione che non era possibile prima. Crediamo che abbia il potenziale per ridurre i tassi di recidiva del tumore e permettere a più pazienti di sopravvivere".
   
 Di seguito alcune immagini:

...ed un video che mostra iKnife in azione:

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