Il nuovo provvedimento del Cdm prevede divieto totale di fumo nelle scuole e patente a punti anche per minicar.


Da oggi in poi, o meglio a partire dal prossimo anno scolastico, anche i cortili delle scuola diventeranno area completamente "off-limits" per quanto riguarda il fumo. Inoltre il provvedimento riguarderà tutti, sia studenti che i professori e dipendenti degli istituti, ed andrà così ad estendere anche alle aree esterne il divieto, che fino ad ora riguardava soltanto l'interno degli edifici. O almeno questo è quando stabilisce il divieto totale al fumo, che tra l'altro riguarda non solo le sigarette normali ma anche quelle elettroniche, e che è stato inserito nel disegno di legge che l'attuale ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha presentato e fatto approvate quest'oggi in Consiglio dei Ministri, (spesso abbreviato con la sigla Cdm). Tuttavia, come ha dichiarato anche l'attuale premier, Enrico Letta, si tratterà di un provvedimento che farà discutere, condiviso dai presidi delle scuole, che però si sono detti preoccupati sulla possibilità di poter far rispettare la norma. Infatti al termine del Cdm il premier ha dichiarato: "Questo è un importante provvedimento che, anche se farà discutere, conferma ed inasprisce il divieto di fumo. Noi lo riteniamo necessario soprattutto nelle pertinenze degli edifici scolastici, dove spesso viene aggirato". Mentre Betrice Lorenzin ha spiegato: "La normativa estende la legge Sirchia ai luoghi pertinenti ai plessi scolastici. Divieto di fumo per tutti, non solo gli studenti, per dare un segnale molto forte. La scuola è un luogo di formazione ed educazione e deve educare i ragazzi anche ad un migliore modo di vivere. Il fumo è prima causa di morte nel nostro Paese, si comincia a fumare prestissimo, a 12 anni, e purtroppo anche il fatto che i bambini vedono le persone fumare normalizza questo uso". Per di più inizialmente nel testo era prevista un'altra norma contro il tabacco: un divieto al fumo in auto in presenza di donne in gravidanza e di minori, il quale di certo avrebbe sollevato non poche polemiche e provocato delle reazioni. Tuttavia il confronto fra ministri, proprio alla luce di alcuni rilievi, ha portato alla scelta di un rinvio. Al riguardo l'attuale ministro della Salute ha dichiarato:"Abbiamo dibattuto in Cdm sulla possibilità di introdurre una norma, che peraltro esiste già in altri Paesi, di tipo educazionale, e cioè il divieto di fumare in auto in presenza di minori e donne incinte, ma preferiamo lasciare questo tema al dibattito parlamentare, per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni alla prevenzione primaria e secondaria". Invece il Codacons, pur approvando l'accelerazione sul divieto di fumo in auto, non è d'accordo sulla parte sul divieto totale di fumo all'interno degli istituti scolastici. Infatti in tal proposito il presidente del Codacons, Carlo Rienzi ha affermato: "Esiste già dal 1975 e riguarda tutte le aree di pertinenza delle scuole, per questo le misure presentate oggi dal ministro Lorenzin ci paiono fumo negli occhi, poiché nulla aggiungono ai divieti già esistenti". Oltretutto il Codacons non ha ritenuto soddisfacenti i provvedimenti contenuti nel disegno di legge relativi alle sigarette elettroniche. Infatti al riguardo sempre Carlo Rienzi ha dichiarato: "Non basta vietare le e-cigarette solo all'interno delle scuole ma i divieti vanno estesi a tutti i luoghi pubblici, esattamente come avviene per le normali sigarette. A tal fine è sufficiente applicare le norme attualmente vigenti nel nostro Paese sul divieto di fumo". Mentre di diverso avviso è stata Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva, la quale ha spiegato: "Siamo del tutto favorevoli all'estensione del divieto di fumo in cortili e spazi all'interno delle scuole, ma sappiamo che esiste un problema di inadempienza alla legge visto che una scuola su quattro non espone i cartelli di divieto di fumo e che spesso il cattivo esempio proviene già da personale docente e non docente. Per gli stili di vita dei ragazzi c'è anche altro da fare: serve favorire l'attività motoria all'interno delle nostre scuole che, ben in un caso su due, sono prive di palestre o di spazi attrezzati per l'educazione fisica". Comunque sia questa non è la sola novità di oggi; infatti, come ha dichiarato Enrico Letta: "Il Consiglio dei Ministri ha approvato anche un testo di legge delega per la riforma del codice della strada per mettere maggiore premialità per i comportamenti virtuosi e maggiori sanzioni per le recidive e i comportamenti non virtuosi. Questo disegno di legge è pensato a difesa degli utenti deboli della strada, in particolare tocchiamo il tema dei ciclisti. Le strade sono riempite di quadricicli leggeri utilizzati da giovani tra 14 e 18 anni non sempre bravissimi a guidare e non sempre pienamente consapevoli dei rischi. Si da' delega al governo per intervenire per far sì che tutta la logica della patente a punti intervenga anche per utilizzo delle "macchinine", è necessario considerarle come le altre automobili. Il testo attuale ha 240 articoli e dal 1990 ad oggi ha subito 70 interventi. Serve un nuovo Codice della strada, con una razionalizzazione, una delegificazione e una manutenzione normativa". Mentre l'attuale ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha spiegato: "Sinora ai minorenni non potevano venire applicate le sanzioni in cui incorre l’adulto con la patente a punti. Con il nuovo Codice queste patenti sono in tutto e per tutto uguali a quelle a punti e potranno venire sospese e/o ritirate. Il 15% della mortalità deriva dallo stato delle nostre strade. Abbiamo l'obiettivo, anche con la riforma del Codice della strada, di dimezzare la mortalità, tutelando motociclisti e ciclisti e prevedendo che la manutenzione delle strade, penso ai guard rail, tenga conto di questi ultimi". Per di più il provvedimento contiene anche norme sulle sperimentazioni cliniche e sulla riforma degli Ordini professionali, e prevede: «disposizioni in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di riordino delle professioni sanitarie e formazione medico specialistica, di sicurezza alimentare, di benessere animale, nonché norme per corretti stili di vita». Ed, infine, è previsto anche un inasprimento delle pene per maltrattamenti nelle cliniche per disabili ed anziani e nei confronti degli animali.

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