Si chiama Li-Fi, (sigla che sta per Light Fidelity), e si tratta di una nuova particolare tecnologia che permette di trasmettere messaggi, immagini e dati vario tipo attraverso la luce, (in modo che risultino invisibili all'occhio umano, ma rilevabili tramite la fotocamera di un comune Pc o smartphone), e che potrebbe essere adoperata per attenuare, almeno in parte, il problema della congestione dello spazio radio, (occupato in maniera sempre più crescente dalle normali trasmissioni wireless), ed allo stesso tempo aprire nuovi scenari per quanto riguarda la diffusione di informazioni; commerciali e non. Inoltre uno degli utilizzi ipotizzati in un recente studio presentato alla conferenza della Intel per gli sviluppatori, riguarda il cosiddetto "line of sight marketing". In pratica grazie al Li-Fi sarebbe teoricamente possibile codificare messaggi pubblicitari, o di altro tipo, all'interno di tabelloni luminosi, che una volta inquadrati con uno smartphone o qualunque altro dispositivo hi-tech, rivelerebbero il loro contenuto "segreto". E dunque in un futuro abbastanza prossimo potrebbe diventare un qualcosa di abitudinario, ad esempio, camminare in un supermercato e ricevere informazioni sulle ultime offerte dalle lampade collocate sul soffitto. Comunque sia si è parlato, (pubblicamente), di Light Fidelity per la prima volta almeno un paio di anni fa, durante un evento del TEDGlobal svoltosi ad Edinburgo nel Luglio 2011. In quell'occasione Harald Haas, professore dell'Università di Edimburgo, nonché pioniere nell'ambito delle cosiddette tecnologie "Visible Light Communication", (spesso noto con la sigla VLC), dimostrò come fosse possibile trasmettere attraverso la luce, (in particolare tramite una lampadina a LED), addirittura un video in alta definizione. Ad ogni modo oggi il professor Harald Haas è responsabile tecnico di pureVLC, vale a dire una startup edimburghese che punta a commercializzare i primi prodotti basati sul Li-Fi entro la fine del 2013. Infatti tra i tanti esempi mostrati sul sito dell'azienda stessa, vi è una semplice "lampada da scrivania", dotata, appunto, di una lampadina a LED appositamente modificata, in grado di proiettare un video sullo schermo di un qualsiasi Pc. In ogni caso, scopi pubblicitari a parte, gli utilizzi di questa particolare tecnologia sono praticamente infiniti: ad esempio, si potrebbe ipotizzare di inviare ai navigatori satellitari delle auto informazioni sul traffico mediante gli impianti di illuminazione stradale; oppure per avere informazioni su paziente, e non solo, in una sala operatoria; o ancora registrare sul proprio smartphone il film trasmesso in un determinato momento in televisione, semplicemente raccogliendo i dati trasmessi dalla sorgente luminosa. Tuttavia di certo, anche nel caso del Li-Fi ci sono alcuni limiti; il più evidente dei quali è il fatto che la luce, a differenza delle onde radio, non è in grado di passare attraverso pareti e/o corpi solidi: per poter adoperare dispositivi di questo tipo, sarà necessario mantenere sempre sgombro lo spazio fra ricevente e trasmettitore, (oppure deviare la luce). Per di più anche una semplice nebbia potrebbe rivelarsi un problema. Per questo motivo, secondo alcuni, il Li-Fi si presta meglio ad utilizzi "indoor", ed il fatto di non poter attraversare barriere solide lo renderebbe più sicuro, come canale di comunicazione, delle attuali trasmissioni Wi-Fi, che risultano più facili da intercettare anche da "osservatori" distanti.
Di seguito il video della presentazione del Li-Fi al TEDGlobal 2011:
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