Motorola brevetta il "tatuaggio-microfono".


A quanto pare nella giornata di ieri Motorola, (per essere precisi Motorola Mobility, ovvero la parte acquistata da Google), ha depositato una richiesta all'USPTO, (acronimo di United States Patent and Trademark Office), per la creazione di un tatuaggio elettronico che servirà a connettere chi li indossa ai propri dispositivi mobili. In pratica è stato definito "Coupling An Electronic Skin Tattoo To A Mobile Communication Device", e si tratta di un oggetto ancora non ben precisato che fungerà da microfono prendendo i suoni direttamente dalla gola. Insomma potrebbe trattarsi di roba da cyborg che dimostra come la tecnologia sia pronta a fare un ulteriore passo avanti e diventare da "indossabile" ed "integrata con il corpo umano", passando da oggetti come smartwatch o occhiali intelligenti a veri e propri innesti cibernetici, (come li definisce la letteratura di genere). Ad ogni modo leggendo la descrizione di Motorola, il sistema non ha un vero e proprio microfono ma un sensore che riceve il flusso audio, appunto, direttamente dalla gola, (catturando le vibrazioni della laringe, in modo da ridurre del tutto i rumori ambientali e le eventuali interferenze, perciò in un centro commerciale affollato, allo stadio o ad un concerto la comunicazione risulterà chiara come in una stanza insonorizzata), lo decodifica e poi lo invia sotto forma di suono allo smartphone o al tablet tramite Bluetooth o NFC. Chiaramente le applicazioni della nuova idea sono definite solo per grandi linee, visto che la paura che qualcuno se ne appropri è sempre alta, e quindi, come sempre è meglio essere cauti con le varie ipotesi. Tuttavia ciò che emerge dalla richiesta è che questo "tatuaggio-microfono" potrebbe essere applicato anche agli animali. Infatti nella suddetta richiesta si parla genericamente di gola, suoni e rumore e nulla esclude che altre specie, oltre alla nostra, possano beneficiare della nuova tecnologia. Per di più anche l'idea di tatuaggio lascia un po' perplessi; infatti potrebbe riferirsi ad un vero e proprio disegno permanente tracciato sulla pelle o, più probabilmente, ad una sorta di cerotto che aderisce al corpo e può essere rimosso in qualsiasi momento. Inoltre quest'ultima ipotesi sembra essere la più probabile soprattutto alla luce delle recenti ricerche di Google, che sta investendo nelle cosiddette "Biostamp", vale a dire dei cerotti trasparenti con dei circuiti elettronici che si collegano senza fili allo smartphone. Infatti alla fine dello scorso MaggioRegina Dugan, vice presidente del Dipartimento Ricerca e Sviluppo di Motorola Mobility, aveva dato una breve dimostrazione di questi cerotti: bastava avvicinare il cellulare al corpo per sbloccarlo senza toccare nulla. Certo, ancora si è ben lontani dalle prospettive futuristiche del "microfono senza suoni", ma a quanto pare le aziende stanno già lavorando per passare dalla realtà aumentata all'"umanità aumentata"; insomma non esattamente come i cyborg, ma un qualcosa di simile.

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