Negli ultimi anni anche in Italia il sushi ha riscosso un buon successo, tanto che ormai sono molti i ristoranti tipici che lo servono. Ma tuttavia a quanto pare anche questo tipo di specialità può avere i suoi rischi; infatti di recente il pesce con cui vengono preparati alcuni di questi piatti, (come ad esempio il tonno), è risultato essere contaminato da alti livelli di metilmercurio, vale a dire un metallo tossico che tra l'altro può essere causa di alterazioni dello sviluppo cerebrale, di deficit e declino cognitivo e perfino di malattie cardiovascolari. Ma non solo; un'altra cattiva notizia per gli amanti del pesce, (che sono soliti assumerlo per via del suo buon contenuto di omega-3), è che il metilmercurio interferisce anche con questi acidi grassi essenziali, noti soprattutto per essere utili contro il colesterolo, le malattie cardiache, l'ipertensione, gli ictus, alcuni tumori ed anche i parti pretermine. O almeno questo è quando è stato fatto sapere da un recente studio che è stato condotto da alcuni ricercatori della Rutgers University e del Robert Wood Johnson Medical School, (nota anche con la sigla RWJMS), pubblicato sul Journal of Risk Research, ed ha coinvolto oltre 1.200 persone che sono state oggetto di intervista sul loro consumo di pesce in generale e di sushi. In pratica i dati raccolti, sia in base alle analisi sulla presenza di metilmercurio nel pesce che sul consumo da parte dei partecipanti, ha permesso di stabilire che il 10% di questi aveva abbondantemente superato i limiti di assunzione di tale sostanza stabiliti dai Centri per la prevenzione ed il controllo delle malattie, (noti anche con la sigla CDC), e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, (conosciuta anche con la sigla OMS). In ogni caso, secondo la dottoressa Joanna Burger, che ha coordinato lo studio, il problema maggiore pare sussistere nell'assunzione di sashimi, (spesso servito come sushi), che contiene tonno: prima di tutto per via del contenuto di metilmercurio che in questo tipo di pesce pare sia il più alto in assoluto, e poi anche perché la crescente domanda sta mettendo in serio pericolo la specie. Mentre, infine, la buona notizia, (se così si può considerare), è che il sushi preparato con anguille, granchi, salmoni ed alghe è risultato avere i livelli più bassi di metilmercurio.
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